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da Punta Ala a Monteverdi Marittimo (GR-LI-PI) |
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Dalle
colline Grossetane si passa alle colline Livornesi
e Pisane nell'area dei soffioni boraciferi
sfruttati dalla geotermia. " La mappa
del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci
si è registrati, è possibile nelle
preferenze, convertire le miglia in km e viceversa.
Inoltre è anche possibile scaricare la
traccia per i GPS della Garmin Partendo
dalla zona campeggi di Punta Ala, si segue lo
stesso percorso già pubblicato in passato
per andare a Suvereto.
Cambia solo il fatto che all'ultimo bivio che
dà verso Suvereto si svolterà a dx
per Monteverdi Marittimo. Dal bivio mancano 15km di
cui 11km all'1% e i restanti 5km a 6% con punte del
10% Montioni
e Monteverdi Marittimo Qualsiasi
bici purchè molto scorrevole visti i km e le
salite da affrontare |
Come ho
scritto sopra, tutta la descrizione del percorso
fino a questo punto è già stata fatta
nel report per Suvereto. Si parte quindi
dall'ultimo bivio che dà Suvereto a soli
3km, da qui si svolta dalla parte opposta dove
Monteverdi è dato per 15km. Notare anche il
cartello per Larderello, si va dove la terra
"scotta" ovvero la zona ricca di affioramenti
geotermici nel sottosuolo. La strada
sale leggermente 0,5%-1% ed il paesaggio attorno
è fatto di campi con le colline abbastanza
distanti dalla strada. Di paesi non se ne
incontrano sino a Monteverdi Marittimo salvo
qualche casolare. Dopo 5km
arriviamo a questo bivio con una selva di cartelli,
dove non so se qualche buontempone si sia divertito
a spostarli. Mancano ancora 10 di chilometri, la
metà ancora in falsopiano sotto il sole, di
ombra non ce n'è, poi nel rimanente
c'è da tirare fuori la lingua. Passiamo
sul Fiume Cornia che va a sfociare nel mare in
località Torre del Sale, accanto alla
Centrale dell'Enel citata in questo report di
Piombino-Salivoli In fondo al
fiume, appollaiato su un ramo in mezzo all'acqua,
sono riuscito a riprendere un Airone cinerino,
segno che qualche cosa di cui cibarsi lo trova
anche in questo fiumiciattolo. Proseguendo
verso il bivio che incontra la S.P. Del Lodano,
passiamo su un altro ponte Sotto
scorre il Torrente Massera, limpide acque in basso
fondale, ma da queste parti quando piove forte
questi torrenti alzano di molto il loro
livello. Poco
più a valle questo torrente confluisce con
il fiume Cornia che avete visto poco
sopra. Dopo 3,7km
dal bivio della S.P. del Lodano, si arriva a questo
bivio è l'ultimo per Monteverdi Marittimo,
da qui mancano ancora 4km di salita che si fa
subito impegnativa. Salendo, si
vedono le cresta delle colline che percorreremo al
ritorno, passando per Sassetta e la sua bellissima
strada che collega Suvereto a Castagneto Carducci,
una strada che consiglio di percorrere almeno una
volta nella vita Andando
più avanti si incomincia ad intravedere il
borgo di Monteverdi Marittimo Si
incontrano un po' di piante al lato della strada ma
di ombra ce n'è ben poca, ci sono ancora un
po' di tornanti da fare e la pendenza non
molla. Monteverdi
Marittimo a quanto pare è immerso nel verde.
Il borgo di circa 800 abitanti si trova nella Val
Cornia nella zona delle Colline Metallifere. E'
situato su un promontorio a 364m s.l.m. Al bivio
svoltiamo a dx verso il centro del borgo Meta
raggiunta! La strada passa attraverso il borgo e
prosegue verso le destinazioni dei cartelli. In
pratica il borgo antico si trova di fronte a noi e
a sx c'è la strada che vi si addentra. Dove
ci sono le bandiere si trova un bar, mentre alla
sua dx coperto dalla pianta si trova il palazzo del
comune. Sulla dx si
vede la strada che salendo continua in direzione di
Sassetta, la nostra prossima meta. Intanto
scendiamo dalle bici e ci addentriamo nel
borgo. Il nucleo
antico ha per la maggior parte case costruite con
pietre a vista. Sotto di esse piccole
attività commerciali. Come si può
vedere la pavimentazione è fatta da
lastricati di pietra. Proseguendo
sula dx si incontra la parte posteriore di questa
vecchia chiesa di origine medievale. Si tratta
della chiesa parrocchiale di S.Andrea
Apostolo. Se avete
bisogno d'acqua come vedete c'è una
fontanella, mentre a dx si vede una
porta...
Nella
nicchia si trova una vecchia pompa per l'acqua
evidentemente per chi necessitava di flussi
maggiori d'acqua rispetto alla fontanella! D'altra
parte molto tempo fa non esisteva l'acqua corrente
nelle case e l'acqua si prendeva dai pozzi o dalle
pompe a mano. Penso che chi ha più di mezzo
secolo di vita avrà senz'altro visto le
pompe poste nei cascinali, nei cortile di gruppi di
vecchie case o in altri posti dove l'acquedotto
comunale non arrivava. Di fronte
alla chiesa, incastonata nella parete di una casa,
ho trovato questo marmo su cui è riportata
una tabella di conversione fra le misure antiche e
quelle Metriche Decimali tutt'oggi in
uso. Lo sapevate
che un "quartuccio" di vino equivale a 2,83
decilitri? Oggi a quanto pare al bar ci
somministrano meno vino con 2,5
decilitri! Dalla
strada principale dipartono altri vicoli con il
selciato logoro e più antico che passa fra
vecchie case Procediamo
fra le vecchie case, il selciato in alcuni punti
sembra sia stato rimosso da poco ed in effetti
più avanti ci accorgiamo che molti vicoli
sono interessati dai lavori per portare il
teleriscaldamento nelle singole
abitazioni. Come avevo
già scritto all'inizio ci troviamo in una
zona dove la geotermia viene sfruttata da tempo per
ricavarne energia elettrica ed ora la si sfrutta
anche per riscaldare le abitazioni e produrre acqua
calda riducendo nel contempo le emissioni provocate
dalla combustione della legna da ardere che in
queste zone è molto usata come fonte di
riscaldamento. Durante i
nostri report in questi comuni delle colline
metallifere molti di essi hanno in atto i lavori
per portare il teleriscaldamento portando un po' di
disagio ai residenti e ai turisti, ma a lavori
ultimati poi tutti ne trarranno dei benefici
sfruttando la natura che offre questa
possibilità. La strada
prosegue arrivando in uno slargo dove si trova
l'ingresso della chiesa parrocchiale di S.Andrea
Apostolo. A sx si trova un'altra
fontanella. A fianco
della chiesa un'antica casa in pietra mostra come
la natura riesca a trovare spazi su cui far
crescere degli arbusti, insinuandosi fra le pietre
e la malta. Come facciano a crescere e trarre
l'umidità necessaria per sopravvivere per me
è un mistero, visto che io sono dotato di
pollice rosso e con me una pianta ha ben poche
chance di sopravvivenza! L'insieme
della piazza, notate le lanterne in ferro battuto
tipiche di questi borghi medievali della toscana
che oramai abbiamo visto ovunque e che comunque si
addicono e si intonano alle vecchie
costruzioni. Fra le
abitazioni talvolta non c'è sufficiente
spazio per creare un passaggio, così per
mettere in comunicazione due strade alle volte,
nelle case,vengono creati questi passaggi pedonali
che di sovente abbiamo trovato in questi borghi
antichi. Passaggi
che poi sfociano in altri stretti vicoli . In
pratica non è che hanno abbattuto i muri di
una casa per creare il passaggio, ma semplicemente
sopra il passaggio vi hanno costruito, come
l'esempio della foto dove si vede l'arco con sopra
la finestra verde. Di fatto
spesso nei borghi medievali le case erano
strutturate verticalmente con tre o anche quattro
piani dove ognuno assolveva alla sua funzione allo
stesso modo che abbiamo oggi per un appartamento su
un unico piano di tre o quattro locali. Molti
analoghi esempi di vicoli coperti si trovano nei
carruggi Liguri dei borghi medievali. I gatti non
fanno di certo mancare la loro presenza e questo
addirittura ha il suo piatto nel bel mezzo del
passaggio! Sopra al passaggio si vede bene la
spiegazione che ho dato per il recupero degli
spazi. Proseguendo
la nostra visita ci spingiamo fino alla periferia
dove un punto panoramico dà la vista sino al
mare che si trova proprio al centro della
fotografia La striscia
azzurra del mare si distingue a mala pena fra la
foschia, da qui dista circa 15km Torniamo
indietro passando per la strade più
bassa Qui
troviamo case di epoche più recenti e strada
più ampia ed asfaltata e con marciapiedi
cosa che in un impianto medievale non troverete
mai Si arriva
al belvedere posto all'ingresso di Monteverdi
Marittimo, ricordate che al bivio abbiamo svoltato
a dx? Ecco se avessimo svoltato a sx saremmo
arrivati in questo punto panoramico con vista sulle
colline e sul mare. Al ritorno percorreremo tutto
l'arco descritto dalle colline da dx a
sx. Ci manca
una visita nel nucleo centrale. Facciamo ritorno
dove si trovava il bar e saliamo nella strada in
salita posta alla sua dx. Si apre
questa piazza che è posta a fianco della
chiesa Questi
antichi borghi visti da fuori appaiono con quattro
case, poi ci si addentra ... e ci si trova con
meandri di vicoli e di case ovunque! E' giunta
l'ora del pranzo le campane stanno suonando. Se
cliccate sull'immagine vedrete un breve
filmato. Dalla
piazza, nella parte opposta troviamo il municipio
con una balconata che dà sulla strada che
porta alla Sassetta e da dove siamo saliti
noi. Anche il
palazzo Comunale e costruito con solida pietra, qui
la pietra è usata ovunque, anche per le
panchine! Facciamo
ritorno alle nostre bici e vista l'ora cerchiamo
dove pranzare Lasciato il
municipio scendiamo da dove sta salendo la persona
Non
dobbiamo fare molta strada, a dx, nella casa con le
finestre con la cornice bianca si trova la
Trattoria del Pettirosso Il locale
ha anche una terrazza belvedere sulle colline
metallifere La vista
sulle colline Metallifere verso Monterotondo dove
si potranno scorgere i fumaioli con i
caratteristici pennacchi bianchi di
vapore. Dopo la
pausa pranzo con i classici e buoni piatti locali,
proseguiremo il nostro viaggio cambiando il
percorso per fare ritorno a Punta Ala.
Un altro
borgo antico perlustrato, questa volta siamo
arrivati sino nel Pisano. Sta a voi valutare se ne
vale la pena arrivare quassù. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:08-08-2014 ultimo aggiornamento: 11-01-2018 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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