|
Da Monteverdi Marittimo a Punta Ala (PI-LI-GR) |
|
|
|
|
|
Dal viaggio
dell'andata
verso Monteverdi Marittimo cambiamo percorso
spostandoci più a ovest. Solo da Puntone a
Punta Ala il percorso coincide con quello fatto
all'andata. La mappa
del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci
si è registrati, è possibile nelle
preferenze, convertire le miglia in km e viceversa.
Inoltre è anche possibile scaricare la
traccia per i GPS della Garmin Da
il borgo di Monteverdi Marittimo si fa ritorno a
Punta Ala percorrendo la bella strada sulle colline
che porta a Sassetta e la successiva fantastica
strada della Sassetta immersi nei boschi fino a
Suvereto. Si passa poi nella Val Cornia fino a Rio
Vignale per poi prendere la S.S. 1 vecchia Aurelia
sino a Follonica e da li in ciclabile a Puntone per
poi riprendere la viabilità ordinaria sino a
Punta Ala. Monteverdi
Marittimo - Sassetta - Suvereto Qualsiasi
bici purchè molto scorrevole visti i km e le
salite da affrontare
Il ritorno a Punta Ala
Dopo aver
fatto il pieno alla Trattoria il Pettirosso, a dx;
nella casa con le finestre con la cornice bianca,
riprendiamo la strada in salita passando davanti al
palazzo del Comune dirigendoci verso
Sassetta
Uscendo dal
borgo ci soffermiamo per osservarlo da un'altra
angolazione A fianco
della strada una recinzione dà su un bel
parco fitto di piante, mentre a sx si trova
un'ultima piazzola belvedere che dà
sull'antico borgo
Sono
più di 200 report pubblicati per cui
estraggo la bandiera ufficiale di bellitaliainbici
sullo sfondo di Monteverdi Marittimo. Tanti report
che mi hanno visto impegnato su e giù per il
nostro bel paese per 10.000km, scattando e
pubblicando più di 10.000 fotografie che
fanno conoscere in Italia e all'estero quanto
abbiamo avuto di bello in eredità dai nostri
antenati. Forse il
toponimo di Monteverdi Marittimo è stato
azzeccato, tutt'intorno c'è solo un mare di
verde! Sullo sfondo le colline
metallifere Montagne di
legna accatastate lungo la strade. Legna che in
futuro potrebbe non servire più da queste
parti, visto che i Comuni attorno stanno passando
gradualmente al teleriscaldamento sfruttando
l'energia geotermica del sottosuolo. Anche
questa strada che porta a Sassetta è molto
bella specie gli ultimi chilometri immersi nei
boschi, poi all'improvviso uno squarcio fra gli
alberi ci fa intravedere uno spicchio di mare.
Siamo ormai vicini alla strada della Sassetta che
proviene a dx da Castagneto Carducci. Tutt'attorno
boschi ovunque. Dopo
esserci gustati il percorso, arriviamo a Sassetta.
Anche questo borgo è caratteristico per
avere il centro storico con case per la maggior
parte costruite con pietre e sassi Su questa
curva e attorno ad essa si può dire che
graviti il centro di Sassetta. Dopo la casa sulla
sx una via si addentra verso il centro storico. In
centro alla foto il Palazzo dei Montalvo Questa
è la porta che dà l'accesso al centro
storico. Sopra ad essa una recente targa
commemorativa in marmo riporta i nomi dei soldati
di Sassetta che sono periti durante la Grande
Guerra del 1915-18 Varcato
l'arco, ci si trova in questa strada con a dx la
ripida rampa che porta verso l'accesso al nucleo
centrale di Sassetta Lei si era
attardata ed ora si aggiunge alla successiva
esplorazione. C'é da dire che già in
passato eravamo transitati due volte sulla
mitica
strada della Sassetta
ma per vari motivi non abbiamo avuto il tempo per
soffermarci e fare una visita più
approfondita. Questa è l'occasione
buona. Arrivati in
fondo alla via si vedono meglio a sx le alte pareti
formate dalle case e che vanno a formare un nucleo
di abitazioni chiuse a formare una sorta di cinta
muraria. Sulla sx si scorge una scultura in pietra
di cui Sassetta da qualche anno promuove un
Simposio di Scultura a cui partecipano vari
scultori che poi lasciano le loro opere ad adornare
l'antico borgo. Uno
scoiattolo con la Ghianda, scolpito nel Marmo Rosso
di Sassetta da Luca Calò durante il 1°
Simposio del luglio 2009 Ci
addentriamo nella parte bassa del borgo dove
incontriamo un 'altra scultura. Un tempo queste
alte mura di pietra delle case fungevano da difesa
per il cuore del borgo. Anche qui le strade hanno
la pavimentazione fatta da lastre di pietra come
era in uso nel medioevo Si scende
per ripidi viottoli che si intersecano scendendo e
salendo fra le varie abitazioni Con questi
vicoli c'è l'imbarazzo della scelta, per cui
si prende il primo a caso fra vecchie case in
pietra. Le case in pietra se con mura spesse sono
fresche d'estate e calde d'inverno avendo pareti
con notevole inerzia termica. Qui la
roccia è ovunque e fuoriesce anche dalle
fondamenta, del resto il borgo è costruito
sulla roccia Ormai tutti
questi borghi antichi hanno adottato queste tipiche
illuminazioni a lanterna con supporto in ferro
battuto Un altro
bivio, si sale e si scende, una cosa è certa
chi vive in questi borghi è costretto a
trasportare ogni cosa a mano e i percorsi non sono
certo agevoli! Quello
è lo scotto da pagare, per abitare in questi
borghi ovattati, privi di rumore, dove d'inverno
potresti sentire il rumore di un fiocco di neve che
cade a terra Un'altra
scultura abbellisce il borgo, ve ne sono sparse
ovunque Le "piccole
tigri" affamate mi stanno accerchiando, questo
è il loro territorio di caccia, meglio
scappare!
Il cane
prontamente sconfigge le "piccole tigri" e abbiamo
via libera per salire nel vecchio borgo Un'altra
scultura ci accoglie all'ingresso della cinta
muraria Potrebbe
sembrare la ricostruzione di una scena di tempi
antichi dove in mezzo ai vicoli scorrevano acque
sporche e anche liquami, ma invece si tratta
semplicemente che hanno annaffiato un po' troppo
dei vasi di fiori! Da qui si
accede all'interno delle mura formate dalle case
che vi ho illustrato nelle foto
precedenti. Usciti
fuori dall'arco si apre una piazza di fronte a un
vecchio palazzo. Certo che delle porte non ce
n'è una uguale all'altra come
stile! A dx una
breve scalinata porta alla chiesa di Sant'Andrea
ampliata nel 1625 Un'unica
navata e il tetto a capanna formano questa chiesa
abbastanza semplice. Sopra l'altare un piccolo
organo a 17 canne La targa
indica che si tratta della Casa Accoglienza
Oratorio Sant' Andrea. E' strano come abbiano
costruito questo palazzo vicino all'antica casa in
pietra. Infatti l'ultima finestra in alto ha la
falda del tetto che quasi gli entra dentro, come
pure le finestre e le porte sottostanti che sono
molto vicine a quelle della vecchia casa. Dire
strano è poco! La
piazzetta vista dalla chiesa verso l'arco
d'ingresso. A sx il cancello in ferro dà
l'accesso al giardino del palazzo dei Montalvo, la
cui facciata è visibile dalla strada della
Sassetta Finita la
visita al borgo antico, lasciamo Sassetta
proseguendo sulla strada in direzione di
Suvereto Fuori
Sassetta, in questo spazio lungo la strada,
incontriamo gli scultori che stanno partecipando al
6° simposio di scultura di Sassetta. Alle loro
spalle un potente compressore fornisce l'aria
compressa necessaria per lavorare il
marmo Vengono
utilizzati ogni tipo di utensile per scolpire il
marmo. C'é chi lo fa in modo grezzo e chi in
modo più fine, cesellando con piccoli
utensili, ognuno con il proprio modo di vedere la
scultura che sta' per realizzare seguendo il tema
del concorso. Un'opera
che poteva anche essere terminata o in attesa di
essere finita, semplicemente perchè
l'artista era in fase di riposo Lei scruta
le opere dall'altra parte della strada, pronta a
ripartire, abbiamo ancora 60km davanti a noi anche
se ormai la maggior parte del percorso è in
discesa o falso piano. La prima
meta era Monteverdi Marittimo ed appare ormai
lontana a dx sulla collina. Ultima foto a Sassetta
ed ora verso Suvereto Fotografare
la strada della Sassetta non ha senso! Immaginate
solo una strada tutta curve fra i boschi con
traffico quasi assente, e nel nostro caso in
discesa, cosa volere di più? Le
sugherete decorticate fanno la loro presenza anche
lungo la strada, creando un suggestivo contrasto
cromatico
Visto che
le foto sono riduttive per il percorso, questo
è un breve video di un tratto del
percorso Quando
finisce il bosco iniziano le piantagioni di ulivi o
di viti Un'apertura
verso la pianura della Val Cornia ed il mare verso
Follonica. A dx le solite cataste di legna da
ardere. A sx su un
poggio, una classica visione di una tenuta con
filari di cipressi. In centro, la collina che
nasconde Campiglia Marittima. Azionando
il piccolo zoom fra la sella delle due colline
della foto precedente si può vedere la zona
industriale di Piombino e alle sue spalle i rilievi
dell'Isola d'Elba Dalla foto
panoramica è difficile avere il reale colpo
d'occhio che si avrebbe dal vero Proseguendo
verso Suvereto sulla dx, in ultimo piano, appare la
cima del monte Capanne che si trova sull'Isola
d'Elba Si procede
su questa meravigliosa strada che dà
l'impressione d'immergersi in un quadro
realistico Cipressi e
ulivi a fianco della strada, nubi, cielo azzurro e
mare in lontananza. Un quadro che difficilmente
potrebbe non piacere a chi ci capitasse in
bici Arrivati a
Suvereto,
visto il caldo, ci affrettiamo a recarci alla
solita gelateria per un fresco e nutriente gelato.
E' pomeriggio tardo e mancano ancora 46km per far
ritorno alla base di Punta Ala. La strada
è lastricata e termina qui davanti
all'ingresso del Chiostro, parcheggiate le bici si
entra Ed ecco il
Chiostro dell'ex Convento di San Francesco, mura in
pietra e ed archi e pilastri del chiostro in
mattoni. La parete di sx è quella della
chiesa del Santissimo Crocifisso del XVI sec. che
si trova a sx accanto all'ingresso al
chiostro. Da un
cancello fotografo un corridoio che dà verso
gli ingressi dell'ex convento. Strana la
pavimentazione del corridoio dove la parte dx
sembra originale e la parte sx palesemente rimossa
e riposata. Una vista
verso il cortile. In centro alla foto è
l'ingresso all'ex complesso monastico. Sopra
l'ingesso una torre con due campane di differente
diametro appartengono alla chiesa del Santissimo
Crocifisso del XVI sec. e che si trova a lato del
chiostro di dx . Di fatto la parete che si vede
è quella della chiesa. Ogni anno a
Luglio all'interno del cortile del Chiostro si
tengono banchetti medievali in costume, con panche
e tavoli sistemati attorno al cortile con in centro
esibizioni di artisti e giocolieri. Sopra due
addetti stavano selezionando delle tavole su cui
esporre le cibarie. L'ex
convento è stato restaurato ed ora vi sono
residenze private. Anche a
Suvereto quasi tutte le abitazioni del centro
storico sono costruite in pietra con selciati nelle
strade Sullo
sfondo si vede la torre del palazzo
comunale Se non
fosse per gli infissi e i pluviali con le grondaie
sembrerebbe di essere in pieno medioevo La via che
sale verso il palazzo Comunale e più avanti
verso la rocca del Castello. E' tardi ed
è giunta l'ora di fare ritorno, lasciamo
Suvereto dirigendoci verso Montioni Invece di
proseguire verso Montioni deviamo a dx verso la
località di San Lorenzo. Questa strada passa
a sud della Val Cornia a ridosso delle colline. Vi sono
ordinati filari di viti e di ulivi mentre sulla
collina una costruzione particolare fa mostra di se
ed attira l'attenzione. Si tratta
della Cantina Petra e la costruzione è opera
dell'Architetto Svizzero Mario Botta. Arriviamo a
Casalappi con il vecchio castello . Una cosa
è certa lungo questa strada abbiamo trovato
ettari ed ettari coltivati a viti ed ulivi, sembra
di essere in una strada del vino e
dell'olio! Giunti a
Rio Vignale imbocchiamo la vecchia Aurelia sino a
Follonica ed arrivati al poggio sopra Puntone di
Scarlino facciamo l'ultima sosta con il sole che fa
nascondino dietro le nuvole. A sx si
vede l'isola d'Elba e a dx il promontorio di
Piombino, sotto il porto di Portiglioni. Fra la
foschia appare il profilo dell'Elba e la cima del
monte Capanne. Da qui
manca poco, ancora 9km in discesa e si arriva alla
zona campeggi di Punta Ala. Una
giornata intensa che ci ha visti esplorare una
vasta area del territorio Grossetano, Livornese e
Pisano. In totale abbiamo percorso 127km e 851m di
dislivello superati. Abbiamo visitato 3 antichi
borghi medievali, percorse 3 strade molto belle e
visti parecchi panorami, cosa volere di
più? |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:09-08-2014 ultimo aggiornamento: 1-07-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
|