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in bici Alle porte di Lecco da San Michele a San Tommaso (LC) |
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Un percorso
che alterna tratti di ciclabile a tratti di salita
e discesa molto impegnativi
La mappa
del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci
si è registrati, è possibile
convertire le miglia in km e viceversa, nelle
preferenze. Inoltre è anche possibile
scaricare la traccia per i GPS Garmin Giunti
a Garlate è possibile disporre del
parcheggio lungo lago dove accanto passa la
ciclopedonale. Da li in ciclabile si raggiunge
Pescate lasciando la ciclabile per salire a
Galbiate. Da
Valmadrera una stretta e ripida carrabile
lastricata sale a San Tommaso Lungo
la ciclabile o nei centri abitati. Consigliabile
MTB front o full suspended, buon cambio e
sospensioni e ottimi freni! |
Dal comodo
parcheggio in Piazza Filanda Abbeg di Garlate,
posto in riva al lago, io e Dino partiamo in
perlustrazione per quello che è il primo
report del 2015 La giornata
è stupenda, sole e nemmeno una nuvola, certo
fa fresco temperature fra i 6 e 10°C, del
resto mancano ancora 6 giorni alla fine di Gennaio.
Qui la ciclopedonale costeggia per un tratto il
lago di Garlate. Sullo sfondo proprio in centro al
lampione é il Monte Barro ai cui piedi si
trova la nostra prima meta di San Michele. A dx le
cime della Grignetta e dietro ad essa quella
innevata della Grigna, mentre a dx si intravede
qualche cresta del Resegone. Dopo aver
fatto un po' di ciclabile sul marciapiede accanto
alla statale che porta a Lecco, si ritorna a
costeggiare il lago di Garlate. Ora appare Lecco in
fondo al lago a sx il gruppo della Grigna e a dx il
Due Mani. Decisamente
siamo incappati in una bella giornata ed il
paesaggio attorno mostra tutto il suo splendore e
noi fortunati nel percorrere questa bella
ciclopedonale panoramica. Abbiamo la
fortuna di avere queste ciclopedonali a
disposizione e vale anche la pena di soffermarsi ad
ammirare ciò che ci sta attorno. Il ponte
che si vede è quello della superstrada che
sbuca dal traforo del Monte Barro e che porta a
Lecco. Da qua si
coglie la catena dei monti verso est. Quindi da sx
Grignetta e Grigna, il Due Mani, il Resegone e il
Magnodeno, mentre in centro alla foto si trova
Lecco. Quest'anno
non ci sono state le precipitazioni nevose che
hanno caratterizzato l'inverno scorso. Solo
settimana scorsa ha fatto qualche abbondante
spruzzata di neve di cui se ne scorgono ancora le
tracce fra le cime più alte. Il cavallo
d'acciaio attende docile ma non sa ancora a cosa
andrà in contro da li a poco! A Pescate
abbiamo lasciato la Ciclopedonale raggiungendo la
statale. Dopo averla attraversata siamo tornati
indietro per poche decine di metri dove alla
rotonda abbiamo preso la strada che sale a
Galbiate. Raggiunto
il primo semaforo abbiamo svoltato a dx, direzione
Monte Barro e al successivo bivio ci siamo
mantenuti a dx verso San Michele con il cartello
che indica strada senza uscita. Qui ci si
trova alla periferia di Galbiate e si intravede a
dx il campanile della Chiesa di Sant' Alessandro.
Sulla sx le creste del Resegone. La
chiesetta di Sant' Alessandro posta in posizione
privilegiata sulla valle dell'Adda Da qui si
ammirano i laghi di Garlate
e di Olginate
separati dalla diga di Olginate che serve a
regolare il flusso dell'Adda e il livello del lago
di Como essendo l'unico emissario. La cima innevata
che si vede a sx é il Monte Tesoro nelle
vicinanze del Passo
Valcava Lasciata la
chiesa la strada si inoltra nel Parco del Monte
Barro che è la montagna di cui si vedono le
pendici a sx, mentre in fondo è la solita
Grigna e Lecco dietro il cartello. La strada
è bella, traffico assente, panoramica e
d'estate immersa nel verde. Non è tutta in
piano e offre qualche sali scendi anche
pronunciato. Niente male
come paesaggio con lo sfondo del Monte due Mani e
del Resegone innevati Nei tratti
in cui la vegetazione è assente si
può godere di qualche visuale più
ampia Il cartello
ci avvista che siamo arrivati a San Michele, dopo
aver lasciato il lago si dovranno percorrere 6,5km
per raggiungere San Michele con 238m di dislivello
positivo e -89m in discesa Una breve
ripida discesa e si arriva alla frazione di San
Michele dove ci accoglie una antica cappelletta
dedicata a Sant'Anna (detta anche Cappelletta dei
Morti).
Dino era
andato avanti e mi stava aspettando davanti a San
Michele, guardandosi la Grigna e il Due
Mani. Vi presento
l'opera incompiuta di San Michele, come potrete
leggere anche molti secoli fa per varie ragioni
alle volte non si portavano a termine le
costruzioni, di fatto qui manca il
tetto. Se volete
approfondire cliccate sull'immagine Questo
è il lato sud e a dispetto dei secoli
passati e il fatto che sia senza tetto, il tutto
è ben conservato. Certo
dentro qualche spiffero ci sarà pure, ma che
emozione di notte avere come tetto una volta
stellata! Finita la
visita a San Michele proseguiamo fino al termine
della strada, con il Monte Barro sopra di
noi L'asinello
ci guarda perplesso come dire: dove credete di
andare, qui la strada finisce! Come al
solito si incontra qualcuno e si fa l'errore di
chiedere informazioni aggiuntive. Io sapevo
dell'esistenza di un sentiero che per direttissima
ci avrebbe portato a Lecco. Ora ben
consapevole di cosa saremmo andati incontro,
chiedendo ad una persona del luogo per lo stato del
sentiero; siamo stati rassicurati che era stato
sistemato da poco e quindi il fondo era bello,
aggiungendo: vedo tanti in bici che lo
fanno! Ero
consapevole che alla fine poi saremmo scesi dalla
bici, infatti forse avremo fatto si e no 200m, poi
per non rischiare inutilmente siamo scesi di sella.
Questo è il passa non passa inutile
aggiungere altro! A parte le
pendenze ripide, gli alti massi posti di traverso
ad intervalli di circa due metri, ci avrebbero
costretto a continui salti ricadendo sulle prossime
file con risultati nefasti, tanto più che
noi non avevamo bici biammortizzate, tanto meno da
Downhill e neppure siamo dei manici della
specialità. Se
però qualcuno che leggerà queste
righe è in grado di scendere in sicurezza,
si accomodi pure, il tracciato è a sua
disposizione. Noi intanto con la scorciatoia siamo
in vista di Lecco Dino
sorride anche perchè a noi è capitata
una giornata asciutta, se solo ci fosse stato
dell'umido sarebbe stata una bella sfida il solo
scendere a piedi. Senz'altro come ci aveva detto la
persona ci sarà anche chi scende in sella
alla bici, noi non siamo fra quelli. Il mio compito
è di informarvi sul tracciato poi ognuno
sceglierà l'opzione più consona che
vi ho illustrato. Una
sgranchita di gambe ci voleva e in breve siamo
arrivati a Lecco. Vista extra
panoramica dal lungo lago verso Malgrate e
Lecco A Malgrate
uno scorcio verso Lecco, con alle spalle il Monte
due Mani e il Resegone Raggiunta
Valmadrera alcuni cartelli indicavano la
località di San Tommaso. Noi li abbiamo
seguiti sino ad un bivio dove non abbiamo trovato
indicazioni svoltando a sx invece di proseguire
diritti. Vi informo
subito che da Valmadrera la salita si mostra subito
tosta per cui mettetevi il cuore in pace le
pendenze sono costantemente a due cifre
raggiungendo anche il 20%. Da Valmadrera sono 4,6km
di salita con un dislivello di 388m pendenza media
15% Il fondo a
tratti é come nella foto, oppure lastricato
con sassi, ovvero acciottolato. l'incontro
con una bella cascatella quando manca poco alla
meta Vista la
salita impegnativa mi sono astenuto dal fare foto
riservandomi di farle durante la successiva
discesa. Finalmente raggiunto San Tommaso a quota
582m s.l.m. La chiesa
di San Tommaso posta in posizione panoramica verso
sud-est Aggirato il
corpo principale che é la cascina si entra
nel suo cortile dove si trova anche un agriturismo
indicato dalla freccia. Sempre
dallo stesso punto uno sguardo verso il Monte
Barro, nostra prima meta. Il cortile
della cascina è tutto lastricato, mentre la
chiesa ha come sfondo il Resegone Tutto
è ben curato e non ci sono segni di
abbandono. Non conoscendo il posto penso che nella
bella stagione sia molto frequentato dai
locali. Se non
fosse per la difficoltà per raggiungere
questo luogo alzi la mano a chi non
piace! Raggiunta
la croce accanto alla chiesa di San Tommaso, si
apre lo spettacolo su Valmadrera, il lago, Lecco e
le montagne attorno e sé guardate bene, in
alto anche la falce della luna Si sa si fa
molta fatica ad arrivare quassù, però
dopo come sempre si è ripagati dalle belle
viste
Se
pensavate che la visuale disponibile fosse solo
quella, vi sbagliate perchè ci sono anche
quelle verso sud. Qui sotto i laghi di Annone e il
Colle Brianza a sx. Con questa
esagerata panoramica forse vi renderete conto del
panorama visibile fra est e sud A
sx il Monte Rai e il Sasso
Malascarpa
, il gruppo di case di San Tommaso e la chiesa,
quadretto idilliaco del vicino Lecchese forse
sconosciuto a tante persone come lo è stato
per me. Perlustrazione terminata ora si
scende. Poco sopra
avevo scritto che durante la salita non avevo fatto
fotografie, ora in discesa il compito diventa
più facile. Qui potete osservare come
é fatto il lastricato a sassi. Il Monte
Barro si erge isolato a fianco della valle
dell'Adda, mentre qui davanti si trova la piana di
Valmadrera che a sx si affaccia sul lago di Como
nel ramo di Lecco e a dx sui laghi d'Annone e verso
l'Alta Brianza. Scesi a
Valmadrera si riprende di nuovo il lungo lago in
direzione Lecco che appare sull'altra sponda con
alle spalle il Resegone. Giunti a
Lecco, presa la statale, all'altezza del secondo
ponte dietro ad un distributore di carburante
inizia la Ciclopedonale lungo l'Adda. Dall'altra
parte del fiume il borgo di Pescarenico reso
celebre dal romanzo dei Promessi Sposi di
Alessandro Manzoni Sulla
sponda nord del Lago di Garlate si conclude il
primo report dell'anno 2015. Qui abbiamo iniziato
questo stupendo giro anche se un po' impegnativo e
più adatto ad un fine stagione che inizio
stagione, quando l'allenamento é
scarso.
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buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:28-1-2015 ultimo aggiornamento: 07-08-2015 Percorsi Ciclabili- torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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