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in bici
Alle porte di Lecco
da San Michele a San Tommaso
(LC)
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Molto spesso si passa in certi luoghi centinaia di volte facendo sempre gli stessi percorsi obbligati, vedendo sempre le stesse cose. Per fortuna con una bicicletta e un pizzico di voglia esplorativa è possibile scoprire posti meravigliosi senza allontanarsi molto dai soliti percorsi.


Dalla Croce di San Tommaso una vista su Lecco ed il lago.

 
Lago di Garlate - San Michele - San Tommaso

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
31,7km a/r
719m
Asf-Sterr
Strad-Cicl.
2% - 21%
✩✩✩✩✩
✩✩
✩✩
✩✩✩✩✩
 

 

 

 

 

   

 

Un percorso che alterna tratti di ciclabile a tratti di salita e discesa molto impegnativi

 

La mappa del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci si è registrati, è possibile convertire le miglia in km e viceversa, nelle preferenze. Inoltre è anche possibile scaricare la traccia per i GPS Garmin

 
IL PERCORSO

Giunti a Garlate è possibile disporre del parcheggio lungo lago dove accanto passa la ciclopedonale. Da li in ciclabile si raggiunge Pescate lasciando la ciclabile per salire a Galbiate.
Al semaforo di Galbiate si svolterà a dx direzione Monte Barro mentre al successivo bivio si prenderà per San Michele. Da San Michele due opzioni: 1) fare la mulattiera che abbiamo fatto noi . 2) tornare indietro verso Galbiate e raggiungere Valmadrera su viabilità normale.

Da Valmadrera una stretta e ripida carrabile lastricata sale a San Tommaso

Rifornimenti idrici

Lungo la ciclabile o nei centri abitati.

Quale bici usare

Consigliabile MTB front o full suspended, buon cambio e sospensioni e ottimi freni!

Alle porte di Lecco da San Michele a San Tommaso  

Dal comodo parcheggio in Piazza Filanda Abbeg di Garlate, posto in riva al lago, io e Dino partiamo in perlustrazione per quello che è il primo report del 2015

 


La giornata è stupenda, sole e nemmeno una nuvola, certo fa fresco temperature fra i 6 e 10°C, del resto mancano ancora 6 giorni alla fine di Gennaio. Qui la ciclopedonale costeggia per un tratto il lago di Garlate. Sullo sfondo proprio in centro al lampione é il Monte Barro ai cui piedi si trova la nostra prima meta di San Michele. A dx le cime della Grignetta e dietro ad essa quella innevata della Grigna, mentre a dx si intravede qualche cresta del Resegone.


Dopo aver fatto un po' di ciclabile sul marciapiede accanto alla statale che porta a Lecco, si ritorna a costeggiare il lago di Garlate. Ora appare Lecco in fondo al lago a sx il gruppo della Grigna e a dx il Due Mani.


Decisamente siamo incappati in una bella giornata ed il paesaggio attorno mostra tutto il suo splendore e noi fortunati nel percorrere questa bella ciclopedonale panoramica.


Abbiamo la fortuna di avere queste ciclopedonali a disposizione e vale anche la pena di soffermarsi ad ammirare ciò che ci sta attorno. Il ponte che si vede è quello della superstrada che sbuca dal traforo del Monte Barro e che porta a Lecco.


Da qua si coglie la catena dei monti verso est. Quindi da sx Grignetta e Grigna, il Due Mani, il Resegone e il Magnodeno, mentre in centro alla foto si trova Lecco.


Quest'anno non ci sono state le precipitazioni nevose che hanno caratterizzato l'inverno scorso. Solo settimana scorsa ha fatto qualche abbondante spruzzata di neve di cui se ne scorgono ancora le tracce fra le cime più alte. Il cavallo d'acciaio attende docile ma non sa ancora a cosa andrà in contro da li a poco!


A Pescate abbiamo lasciato la Ciclopedonale raggiungendo la statale. Dopo averla attraversata siamo tornati indietro per poche decine di metri dove alla rotonda abbiamo preso la strada che sale a Galbiate.

Raggiunto il primo semaforo abbiamo svoltato a dx, direzione Monte Barro e al successivo bivio ci siamo mantenuti a dx verso San Michele con il cartello che indica strada senza uscita.

Qui ci si trova alla periferia di Galbiate e si intravede a dx il campanile della Chiesa di Sant' Alessandro. Sulla sx le creste del Resegone.

La chiesetta di Sant' Alessandro posta in posizione privilegiata sulla valle dell'Adda


Da qui si ammirano i laghi di Garlate e di Olginate separati dalla diga di Olginate che serve a regolare il flusso dell'Adda e il livello del lago di Como essendo l'unico emissario. La cima innevata che si vede a sx é il Monte Tesoro nelle vicinanze del Passo Valcava

Lasciata la chiesa la strada si inoltra nel Parco del Monte Barro che è la montagna di cui si vedono le pendici a sx, mentre in fondo è la solita Grigna e Lecco dietro il cartello. La strada è bella, traffico assente, panoramica e d'estate immersa nel verde. Non è tutta in piano e offre qualche sali scendi anche pronunciato.



Niente male come paesaggio con lo sfondo del Monte due Mani e del Resegone innevati




Nei tratti in cui la vegetazione è assente si può godere di qualche visuale più ampia

Il cartello ci avvista che siamo arrivati a San Michele, dopo aver lasciato il lago si dovranno percorrere 6,5km per raggiungere San Michele con 238m di dislivello positivo e -89m in discesa


Una breve ripida discesa e si arriva alla frazione di San Michele dove ci accoglie una antica cappelletta dedicata a Sant'Anna (detta anche Cappelletta dei Morti).

 


Dino era andato avanti e mi stava aspettando davanti a San Michele, guardandosi la Grigna e il Due Mani.


Vi presento l'opera incompiuta di San Michele, come potrete leggere anche molti secoli fa per varie ragioni alle volte non si portavano a termine le costruzioni, di fatto qui manca il tetto.




Se volete approfondire cliccate sull'immagine

Questo è il lato sud e a dispetto dei secoli passati e il fatto che sia senza tetto, il tutto è ben conservato.



Certo dentro qualche spiffero ci sarà pure, ma che emozione di notte avere come tetto una volta stellata!



Finita la visita a San Michele proseguiamo fino al termine della strada, con il Monte Barro sopra di noi

 

L'asinello ci guarda perplesso come dire: dove credete di andare, qui la strada finisce!
In effetti lui non aveva tutti i torti e anche io lo sapevo. Infatti nei miei piani c'era il ritorno verso Galbiate per la stessa strada per poi raggiungere Valmadrera girando attorno al Monte Barro.

Come al solito si incontra qualcuno e si fa l'errore di chiedere informazioni aggiuntive. Io sapevo dell'esistenza di un sentiero che per direttissima ci avrebbe portato a Lecco.
Vi fornisco solo tre dati: Lunghezza 650m, dislivello negativo 137m, pendenze anche del -42% su acciottolato.

Ora ben consapevole di cosa saremmo andati incontro, chiedendo ad una persona del luogo per lo stato del sentiero; siamo stati rassicurati che era stato sistemato da poco e quindi il fondo era bello, aggiungendo: vedo tanti in bici che lo fanno!


Ero consapevole che alla fine poi saremmo scesi dalla bici, infatti forse avremo fatto si e no 200m, poi per non rischiare inutilmente siamo scesi di sella. Questo è il passa non passa inutile aggiungere altro!


A parte le pendenze ripide, gli alti massi posti di traverso ad intervalli di circa due metri, ci avrebbero costretto a continui salti ricadendo sulle prossime file con risultati nefasti, tanto più che noi non avevamo bici biammortizzate, tanto meno da Downhill e neppure siamo dei manici della specialità.

Se però qualcuno che leggerà queste righe è in grado di scendere in sicurezza, si accomodi pure, il tracciato è a sua disposizione. Noi intanto con la scorciatoia siamo in vista di Lecco


Dino sorride anche perchè a noi è capitata una giornata asciutta, se solo ci fosse stato dell'umido sarebbe stata una bella sfida il solo scendere a piedi. Senz'altro come ci aveva detto la persona ci sarà anche chi scende in sella alla bici, noi non siamo fra quelli. Il mio compito è di informarvi sul tracciato poi ognuno sceglierà l'opzione più consona che vi ho illustrato.



Una sgranchita di gambe ci voleva e in breve siamo arrivati a Lecco.
Si sbuca sulla statale vicini al primo ponte sull'Adda. Superato il semaforo si segue l'Adda e poi il lungo lago verso Malgrate



Vista extra panoramica dal lungo lago verso Malgrate e Lecco




A Malgrate uno scorcio verso Lecco, con alle spalle il Monte due Mani e il Resegone


Raggiunta Valmadrera alcuni cartelli indicavano la località di San Tommaso. Noi li abbiamo seguiti sino ad un bivio dove non abbiamo trovato indicazioni svoltando a sx invece di proseguire diritti.

Alla fine ci siamo ritrovati comunque sul percorso giusto solo allungando di qualche centinaio di metri la strada. Se osserverete la traccia GPS capirete a cosa mi sto riferendo.

Vi informo subito che da Valmadrera la salita si mostra subito tosta per cui mettetevi il cuore in pace le pendenze sono costantemente a due cifre raggiungendo anche il 20%. Da Valmadrera sono 4,6km di salita con un dislivello di 388m pendenza media 15%

Il fondo a tratti é come nella foto, oppure lastricato con sassi, ovvero acciottolato.


l'incontro con una bella cascatella quando manca poco alla meta

Vista la salita impegnativa mi sono astenuto dal fare foto riservandomi di farle durante la successiva discesa. Finalmente raggiunto San Tommaso a quota 582m s.l.m.
San Tommaso é un gruppo di 5 case e una chiesetta, il tutto posto su un pianoro in posizione belvedere

La chiesa di San Tommaso posta in posizione panoramica verso sud-est


Aggirato il corpo principale che é la cascina si entra nel suo cortile dove si trova anche un agriturismo indicato dalla freccia.


Sempre dallo stesso punto uno sguardo verso il Monte Barro, nostra prima meta.


Il cortile della cascina è tutto lastricato, mentre la chiesa ha come sfondo il Resegone



Tutto è ben curato e non ci sono segni di abbandono. Non conoscendo il posto penso che nella bella stagione sia molto frequentato dai locali.


Se non fosse per la difficoltà per raggiungere questo luogo alzi la mano a chi non piace!

Raggiunta la croce accanto alla chiesa di San Tommaso, si apre lo spettacolo su Valmadrera, il lago, Lecco e le montagne attorno e sé guardate bene, in alto anche la falce della luna

 
Verso nord questa é la visuale



Si sa si fa molta fatica ad arrivare quassù, però dopo come sempre si è ripagati dalle belle viste

 

Se pensavate che la visuale disponibile fosse solo quella, vi sbagliate perchè ci sono anche quelle verso sud. Qui sotto i laghi di Annone e il Colle Brianza a sx.


Con questa esagerata panoramica forse vi renderete conto del panorama visibile fra est e sud

A sx il Monte Rai e il Sasso Malascarpa , il gruppo di case di San Tommaso e la chiesa, quadretto idilliaco del vicino Lecchese forse sconosciuto a tante persone come lo è stato per me. Perlustrazione terminata ora si scende.

Poco sopra avevo scritto che durante la salita non avevo fatto fotografie, ora in discesa il compito diventa più facile. Qui potete osservare come é fatto il lastricato a sassi.

Il Monte Barro si erge isolato a fianco della valle dell'Adda, mentre qui davanti si trova la piana di Valmadrera che a sx si affaccia sul lago di Como nel ramo di Lecco e a dx sui laghi d'Annone e verso l'Alta Brianza.

Scesi a Valmadrera si riprende di nuovo il lungo lago in direzione Lecco che appare sull'altra sponda con alle spalle il Resegone.

Giunti a Lecco, presa la statale, all'altezza del secondo ponte dietro ad un distributore di carburante inizia la Ciclopedonale lungo l'Adda. Dall'altra parte del fiume il borgo di Pescarenico reso celebre dal romanzo dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni

Sulla sponda nord del Lago di Garlate si conclude il primo report dell'anno 2015. Qui abbiamo iniziato questo stupendo giro anche se un po' impegnativo e più adatto ad un fine stagione che inizio stagione, quando l'allenamento é scarso.




CONCLUSIONI

Come ho scritto ribadisco che non è certo un percorso per tutti, salvo la prima parte sino a San Michele dove con un minimo allenamento è possibile farlo. Per la successiva parte direi che è più indicata a chi simili percorsi li fa spesso e sa perfettamente a cosa si va incontro sia in salita che in discesa.


  

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2015
pagina creata:28-1-2015
ultimo aggiornamento: 07-08-2015
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