|
In Ciclabile attorno ai laghi di Olginate e Garlate (LC) |
|
|
|
|
|
Ciclopedonale dei Laghi di Olginate e Garlate Arrivati a
Calolziocorte l'ampio parcheggio del centro
sportivo vi aspetta, escluso il Martedì
mattina dalle 8 alle 13 che è occupato dal
Mercato settimanale. In fondo al
parcheggio potete raggiungere la ciclopedonale. Io
consiglio Il periplo dei laghi in senso orario.
Quindi procedete nella direzione della foto,
tenendo l'Adda di fronte a voi svoltate a
sx. Alla vs. sx
oltre il centro sportivo potrete vedere il Monte
Resegone. Siamo quasi
a metà Aprile e le cime sono ancora
inbiancate! Nella "V" fra le due montagne si apre
la valle che porta al comune di ERVE, qui potete
trovare un report.
Il paese che si vede è Rossino. Può
sembrare strano ma sulla cima del Resegone è
come se ci fossi stato in bici! Mi spiego meglio:
Dietro al Resegone salendo in bici al rifugio
Nicola sopra i Piani
di Artavaggio,
di fatto mi sono ritrovato alla medesima quota del
Resegone! Uno sguardo
verso Nord sul Lago di Olginate, qui di fatto
è il corso del fiume Adda che sta uscendo
dal lago. Qualche
centinaio di metri e si arriva a questo complesso
monastico. Si tratta del Convento Santa Maria del
Lavello. A sx una
parte del complesso è stata trasformata in
Hotel dove il portone ne dà l'accesso. A dx
invece è la chiesa conventuale di Santa
Maria. Oltre
all'Hotel è presente anche un bar con tanto
di tavoli all'esterno nella bella
stagione. Se si
prosegue a fianco della chiesa è possibile
andare verso il retro del complesso. La casa con
il comignolo dicono fosse quella del
Priore. Per saperne
di più su questo complesso ora adibito a
centro culturale è possibile informarsi
qui. Lasciato
l'ex convento, si prosegue lungo la ciclabile che
ora ha come fondo del ghiaino, affiancando altri
bar-ristoranti. Si intravede in fondo, il ponte
ferroviario sul fiume Adda. Questo
è l'ex ponte ferroviario dismesso. La sua
riqualificazione in pista ciclopedonale, di fatto,
ha permesso di chiudere l'anello per il periplo dei
due laghi. Ma non solo questo, sull'altra sponda
è presente la ciclopedonale che porta a sx
verso Milano e a dx verso Lecco. In
prossimità del ponte è stata
collocata la rampa di accesso e il cartello indica
la possibilità di proseguire verso Paderno
d'Adda e poi verso Milano. Queste
nuove infrastrutture non si fa in tempo a
consegnarle che subito sono utilizzate dal
pubblico, segno che non sono opere destinate a
divenire cattedrali nel deserto! Sullo sfondo la
catena montuosa del Colle Brianza. Ed ecco il
nuovo ponte ricoperto in legno. Come si può
vedere sono stati conservati due pali che
sorreggevano la catenaria che dava l'alimentazione
ai treni. A sx si vede la nuova linea ferroviaria
che passa su un altro ponte a doppia
linea. Dal ponte
si può osservare meglio il fiume Adda che
esce dal lago di Olginate. La montagna in centro
è il M.te Barro. La cima imbiancata a dx la
Grigna. Attraversato
il ponte, come dall'altra parte c'è la rampa
d'accesso. Sullo sfondo a sx si vedono ancora le
cime innevate del Resegone, mentre a dx i paesi che
si vedono sulle colline sono Sopracornola,
Carenno e Boccio Al termine
della discesa ci si trova sulla ciclabile della
sponda dx del fiume Adda, le cui direzioni e
distanze sono indicate nei cartelli. Prendendo
la direzione verso Lecco si incontra un'area di
sosta destinata anche allo svago per i più
piccoli. Qui il fondo della ciclabile è in
brecciolino. La
ciclabile ora si trova vicino alle sponde del fiume
Adda, sullo sfondo a sx la Grigna in centro il
Magnodeno e a dx il Resegone. Sullo
sfondo, come avevo già scritto in
precedenza, la cima imbiancata a dx è il
M.te Tesoro,
mentre alla sua sx si trova la Forcella Alta detta
anche Pertus, di seguito alcuni report a
riguardo: La chiesa
conventuale di Santa Maria ora vista dall'altra
sponda. Sull'altra
sponda del lago di Olginate Vercurago e a dx
Calolziocorte. Sullo sfondo le solite cime della
Grigna a sx con sotto la Grignetta e a dx il
Resegone In centro
alla foto si intravede il campanile di Olginate. In
questo tratto di ciclabile ho trovato alcune pozze
d'acqua e anche del fango. I rintocchi
delle campane segnano mezzogiorno e un folto gruppo
di ciclisti si dedica ad una allegra pausa pranzo,
io proseguo, voglio raggiungere Lecco per fare la
pausa pranzo. Gli alberi
sono ancora spogli in questa tarda primavera che
solo qualche settimana prima li vedeva imbiancati
di neve. Oggi si può dire che sia una delle
rare giornate di bel tempo da un bel po' a questa
parte. Nel centro
di Olginate un ampio scivolo dà accesso al
lago. Si arriva
quindi al ponte che attraversa l'Adda e alle sue
spalle alla diga che regola il livello del lago di
Garlate e contestualmente quello di Lecco
Una
costruzione posta su una recinzione di un grande
parco al cui interno mi sembra di aver scorto una
villa all'apparenza abbandonata. Ora ci si
trova sul lago di Garlate con a sx il M.te Barro e
a dx la Grignetta e la Grigna innevata, sotto di
esse Lecco. A sx il
comune di Garlate che da il nome al lago. Sullo
sfondo in mezzo alla sella a sx la cima del
Cornizzolo
e a dx il M.te Rai Si prosegue
verso il centro di Garlate, qui il fondo è a
mattonelle e sfrutta di fatto una
passeggiata. Dopo
Garlate, la Ciclabile termina proseguendo su un
marciapiede dipinto di rosso. Si tratta di poco
meno di 1km, giusto per evitare la S.S. 36 del Lago
di Como e dello Spluga che porta a
Lecco. A sx il
cartello marrone indica la Ciclovia dei Laghi, qui
si riprende la ciclopedonale che porta verso il
lago. Dopo questo
piccolo parco si ritrova la sponda del lago di
Garlate. Una breve
discesa e giù, a bordo lago, le montagne
è inutile ripeterlo sono sempre le stesse,
ma il bello di questo percorso è che
seguendo la sponda ti fa cambiare in continuazione
la visuale. Di nuovo il
fondo passa a brecciolino fine su fondo compattato.
Lecco ormai è abbastanza vicino.
... e alla
sua uscita il fondo ora si tramuta nel classico
rosso. Nel lago un cigno solitario. Incontro
questa scultura dedicata a due vittime che hanno
perso la loro vita nelle acque del lago. Immortalo
anche la cavalcatura che mi sta permettendo di fare
questo report. Dò
uno sguardo anche verso sud in pieno controluce, il
cigno mi sta seguendo
Un canneto,
forse è qui dove si rifugia il cigno. Sullo
sfondo, in centro alla foto, la cima del M.te due
Mani.
Si
incomincia ad intravedere il ponte che passa
sull'Adda della superstrada Monza-Lecco Lavori di
primavera hanno sfoltito un po' di rami, qui
è la sponda nord del lago di
Garlate
Uno sguardo
dietro verso l'abitato di Pescate Alcuni
alberi esposti a sud sono in fioritura mentre il
Resegone trattiene ancora la neve fra le sue
creste Una
solitaria "vedova" tenetela presente qualora vi
serva dell'acqua, il ponte della superstrada
è ormai dietro l'angolo. Passati
sotto il ponte la ciclabile termina e si prosegue
lungo questa strada che termina sotto lo stesso
ponte. Di fianco alla strada c'è il tratto
dell'Adda che dal ramo del lago di Lecco va verso
il lago di Garlate. Dove si
vede l'auto parcheggiata, dietro di essa è
presente uno scivolo per l'alaggio di piccole
imbarcazioni, uno dei pochi accessi ai
laghi. Questo
è l'ampio scivolo d'alaggio con vista
panoramica! Poco
più avanti si ritorna in ciclabile lungo
l'Adda con in vista la frazione di Pescarenico,
famoso perchè è il luogo dove
Alessandro Manzoni ha ambientato i Promessi
Sposi. Manzoni
nella su ambientazione ubicò qui il convento
dei Capuccini in cui vivevano Fra Cristoforo e fra
Galdino Sempre da
questo borgo di pescatori, Lucia si
allontanerà in barca per fuggire da Don
Rodrigo
La
ciclabile sale a livello stradale, mettete la prima
e spingete sui pedali! Raggiunto
il ponte Azzone Visconti è conveniente
rimanere sul passaggio pedonale Superato il
ponte a sx si intravede il campanile del duomo di
Lecco. Se volete andare verso il lago attraversate
la strada verso l'edicola e proseguite con cautela
sui marciapiedi visto che sareste in contromano
sulla strada! Se invece
non vi interessa fare un giro a Lecco e volete
proseguire, subito dopo il ponte svoltate a
dx. Avendo
previsto di fare tappa a Lecco per sosta pranzo, ne
ho approfittato del sole per stare su una panchina
fronte lago Niente male
come visuale per una pausa pranzo! Sulla
sponda occidentale l'abitato di Malgrate Terminata
la pausa pranzo, torno verso il ponte Azzone
Visconti seguendo il corso dell'Adda Mi dirigo
verso Pescarenico questa una delle strette vie
interne
Le barche
in secca del vecchio borgo, un tempo di pescatori,
si prosegue sempre sulla ciclabile che poi è
una passeggiata. Si svolta
in una piazza dove si trovano alcuni ristoranti e
sullo sfondo l'immancabile Resegone! L'ultima
abitazione di Pescate dietro di esso il M.te
Barro Di fianco
alla ciclabile alcune porzioni di verde destinate a
parco, con panche, tavoli e giochi per
bambini. Si passa a
fianco di un altro centro sportivo e poi inizia di
nuovo il Lago di Garlate, con il cigno solitario.
La cima che si vede sull'altra sponda è il
monte Crocione e fa parte del Colle
Brianza Arrivati in
questo punto prestate attenzione, non vi sono
cartelli indicatori e ci si potrebbe fare ingannare
seguendo a sx il cartello di una ciclopedonale che
vi porterebbe su un ponte. Invece occorre
proseguire diritti. Attualmente sono in corso
d'opera dei lavori di sistemazione che aggirano un
esistente Campeggio posto sulla dx. proseguendo
ancora con la ciclabile a bordo lago. Superato il
campeggio una vista sul M.te Barro. Il campanile
che si vede è quello di Galbiate. Dalla zona
campeggi sino a questo punto a Vercurago al momento
in cui scrivo i lavori sono in corso d'opera ovvero
sono cantieri aperti. C'é il fondo tracciato
ma è da ultimare la pavimentazione, sono
circa un paio di km. Dal punto
sopra, dove termina la ciclabile, si risale una
strada a fianco di un torrente svoltando poi sul
ponte a dx. Si prosegue diritti fino ad intersecare
un'altra strada, si svolterà a dx verso
questa chiesa. Si proseguirà sempre diritti
sino ad arrivare al fiume Adda, dopo aver superato
un segnale di Stop.
Dietro, il
ponte di Olginate e la diga. Si segue il corso
dell'Adda e anche qui, dopo un centianio di metri,
è aperto un cantiere per la sistemazione
della ciclabile che porta verso il parco, in
direzione Calolziocorte
Superato il
parco, la ciclabile passa a fianco di un filare di
pini, in centro alla foto, la Rocca
dell'Innominato Sullo
sfondo la Grigna e a dx , sopra Vercurago, la Rocca
dell'Innominato di Manzoniana memoria. Ritorno al
punto di partenza, si chiude qui
l'anello
Finalmente
un anello ciclopedonale che quando sarà
ufficialmente terminato sarà un'altra meta
possibile per i cicloturisti. Dal mio
punto di vista, essendo parte di questo percorso
inserito nella tratta Lecco-Milano, ovvero
più di 70km di percorso ciclabile, sarebbe
auspicabile che la totalità del percorso
venga asfaltato nei tratti che ora ne sono
sprovvisti. Ritengo
infatti che percorsi di questa importanza, sia per
la mobilità ciclabile che per il turismo
debbano presentare un fondo omogeneo ed asfaltato
per permettere la fruizione a tutti i modelli di
bici disponibili sul mercato, e non solo, ma anche
a chi voglia andare con i pattini o spingendo una
carrozzina di un disabile, senza per questo passare
nel fango in caso di pioggia o nella polvere
durante la stagione secca. In sostanza
una ciclopedonale è tale quando tutti gli
aventi diritto la possono percorrere senza alcuna
limitazione. A questo
proposito vorrei vedere se si costruissero i nuovi
scempi della BREBEMI - Pedemontana - Tangenziale
EST-EST, adeguamento e allargamento Cassanese e
Rivoltana facendo la pavimentazione su sterrato, ve
lo immaginereste? Forse, solo allora i SUV
avrebbero la loro rivincita! Perciò
perché un cicloturista deve infangarsi o
inpolverarsi? Forse perché figlio di un Dio
minore? |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 11-04-2013 ultimo aggiornamento: 25-06-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
|