|
da Albinia a Capalbio Prima Parte GR |
|
|
|
|
|
Il giro
completo con la prima parte da Albinia a Capalbio e
la seconda parte costeggiando il lago di Burano,
Ansedonia le lagune di Orbetello e il tombolo della
Giannella Il profilo
del tracciato per un dislivello complessivo di 330
m
A
partire dalla località Voltoncino si
prosegue in ciclabile verso Albinia. Dopo averla
attraversata si prende la strada della Marsiliana.
Giunti alla Marsiliana alla rotatoria a dx si
prosegue in direzione Capalbio. Nella
piazza con giardino di fronte all'ingresso di
Capalbio centro storico Una bici
con buon cambio |
Ancora una
volta la nostra base d'appoggio era quella scelta
fra i numerosi campeggi situati sulla costa nella
località Voltoncino, nei pressi di Albinia.
La stessa anche per i report precedenti di
Pitigliano
, Pereta
, Scansano
, Panoramica
dell'Argentario Questi
campeggi sono serviti da una ciclopedonale che
arriva ad Albinia, punto quasi obbligato per chi si
volesse dirigere dalla costa verso l'interno o
verso l'Argentario. Nella foto
la ciclopedonale subito dopo aver attraversato il
sottopasso della S.S.1 Aurelia che si vede sopra a
sx. Entrati in
Albinia si prenderà la direzione verso la
stazione ferroviaria attraversando il sottopasso
ferroviario, dove all'uscita di quest'ultimo alla
seconda rotatoria si prenderà a sx la strada
della Marsiliana. Dopo 16 km
dalla partenza con lunghi rettilinei da percorrere
si arriva in località Marsiliana che si vede
nella foto in cima al poggio. Tutte le
volte che siamo passati di qua vedevamo sempre la
torre in cima al poggio e questa volta abbiamo
voluto salirci vicino. Dopo la
rotatoria si incontra il borgo inferiore della
Marsiliana con accanto il viale di cipressi che in
salita conduce al castello La strada
è bella ed attorniata dal verde lunga 1 km e
con 50 m di dislivello da superare Arrivati
nella piazzetta con delle vecchie case poste sotto
il castello, un cartello di divieto d'accesso per
strada privata ci ha fatto fare dietro front.
Niente visita al castello o meglio alla
fattoria. Dalla
piazzetta un varco fra gli alberi permette una
vista verso l'Argentario Infatti se
la giornata è tersa è possibile
scorgere Porto Santo Stefano e dietro ad esso il
profilo dell'Isola del Giglio Scendendo,
una vista sul borgo inferiore della Marsigliana
sempre con lo sfondo del rilievo
dell'Argentario Giunti di
nuovo alla rotatoria della Marsiliana abbiamo
svoltato a sx, un GPS avrebbe detto: Prendere la
terza a sx ! Dopo aver imboccato la strada per
Capalbio ed essere usciti dal Borgo della
Marsiliana, ci aspettava una bella strada con curve
e saliscendi attorniata a tratti da: boschi,
vitigni, oliveti e campi seminati.
Tutto un
altro panorama rispetto alla strada della
Marsiliana
Dopo il
dilagare della moda delle balle di paglia rotonde,
trovare classiche balle di paglia di forma cubica
mi ha fatto ritornare indietro nel tempo, anche se
a dire il vero queste non avevano la forma com'ero
abituato a vedere dalle mie parti, da noi erano
spesse circa la metà di queste. Un tempo le
balle si spostavano a mano e non potevano di certo
pesare come queste o ancor più come le
odierne balle rotonde, che richiedono l'uso di
sollevatori meccanici. Una distesa
di vigneti ci stava accompagnando simbolicamente
verso Capalbio, che stando al cartello dedicato ai
cicloescursionisti è indicato a 9 km di
distanza da questo punto. Essendo un
percorso segnalato abbiamo incontrato alcuni
ciclisti provenire in senso opposto al nostro, in
questo caso erano due, allineati e coperti a
succhiarsi la ruota come si suol dire in gergo
ciclistico. Dopo il
muro di balle di paglia cubiche si è
ritornati alle balle circolari!
Si è
proseguito con altri lunghi filari di vite.
ingentiliti da cespugli di fiori messi in testa ad
ogni filare. La bella
strada dopo una discesa ha fatto scorgere
all'orizzonte il poggio dove sorge
Capalbio Ecco
Capalbio anche se preso in controluce; posto su un
poggio a 217 m s.l.m. è il Comune più
a sud della Toscana e a pochi km dal confine con il
Lazio. Lei si era
fermata, sulla dx aveva visto un
luccichio Si trattava
di un piccolo laghetto, immagino per scopi
irrigui. Dalla
strada per Capalbio ai lati di essa dipartono
strade che portano a tenute o fattorie. Questa era
molto bella con i classici cipressi e cespugli di
oleandro rosa in fiore a perdita
d'occhio. Dopo 32 km
dalla partenza, il profilo di Capalbio incominciava
a vedersi più da vicino Me ne
avevano parlato bene, non rimaneva altro da fare
che visitare questo famoso borgo
medievale Capalbio
come tutti i borghi antichi ha una parte, in questo
caso, dentro le mura in cima al poggio ed una parte
sottostante fuori dalle mura. Ecco, qui siamo nella
parte sottostante, nella foto l'Oratorio della
Provvidenza dedicata al culto della
Madonna. Siamo
saliti fin dove la strada terminava sotto
l'ingresso nord delle mura. Da lassù questo
era lo sguardo verso nord, in pratica da dove
eravamo arrivati dalla Marsiliana posta grosso modo
in centro alla foto. La porta
nord è posta sotto il castello, infatti,
attraversata la porta si sbuca in una piazzetta e
con lo sguardo rivolto verso l'alto spicca la torre
merlata e il corpo del castello accanto. Una serie
di vie che si incrociano fra di loro invitano ad
andare a curiosare a destra e a manca. In centro
alla foto spunta la cupola di un
campanile Chiesa di
San Nicola di epoca medievale, a quanto pare con
lavori in corso, come pure ve n'erano all'esterno
del castello, dove però proprio in quel
momento lo stavano liberando da alcuni
ponteggi. Non
rimaneva altro che dedicarsi a perlustrare questo
bel borgo antico fortificato La possente
torre e parte del castello visti dalla
chiesa Già
che c'ero uno sguardo in chiesa con tanto di
cappelle affrescate Impossibile
sbagliarsi; la targa indica Piazza della
Chiesa
E di fatto
la chiesa c'è, risalente al XII sembra
conservata e non restaurata Si sa che
negli ambienti medievali circoscritti in una cinta
di mura... a dir la verità qui vi sono delle
mura inferiori ed una cortina di mura superiori...
gli spazi all'interno sono sempre risicati per cui
in genere occorreva sfruttare ogni spazio
disponibile, sopra, di sotto, di fianco e archi e
volte ovunque per raggiungere ogni spazio
nascosto.
Volte che
in questo caso sono state intonacate, pur lasciando
trasparire alcuni elementi sottostanti. Le case
erano costruite in genere affiancate le une alle
altre, mentre gli spazi nelle vie riflettevano le
esigenze dell'epoca, dove le vie più
importanti al massimo potevano far passare una
carrozza trainata dai cavalli. E quando le
case potevano dare adito a delle
instabilità, si seguiva il concetto del
"mutuo soccorso" con archi di spinta o come in
questo caso con una semplice trave. Entrato
dalla porta settentrionale, mi ci è voluto
poco per arrivare a quella meridionale, con tanto
di orologio posto in cima alla porta.
Usciti
dalla porta esposta a est, giù per la
discesa si trova un'altra porta esposta a
sud. Già
perchè come avevo scritto poco sopra qui di
cinte murarie ce ne sono due: Questa porta
racchiude la cinta muraria posta più in
alto, mentre la porta sud sottostante è
posta sulla cinta inferiore di cui si vedono nella
foto a dx le merlature, ed usciti da questa porta
se si svolta a dx.... ... ci si
ritrova sul camminamento delle mura inferiori, da
dove se seduti ai tavoli si può godere della
vista verso il mare e verso sud Se ci si
sporge dalle mura, nel primo tratto si riesce a
scorgere anche una parte dell'Argentario, mentre
più o meno in centro alla foto sulla costa
si trova il lago di Burano Lungo il
camminamento case dalle spesse mura in pietra
fungono da cortina per le mura superiori, di cui si
scorgono alcune merlature. Non mancano
panchine ed illuminazione. Anche lungo questo
percorso non mancano alcuni locali per pranzare,
cenare o per un aperitivo. Mi avevano
detto che Capalbio era bella, e direi che il
giudizio è stato azzeccato. In pratica
questa passeggiata sulle mura inferiori fa il
periplo del borgo dal lato sud a quello
settentrionale Ogni tanto
qualche vicolo parte dalle mura verso il borgo.
Anche qui archi a sostenere le mura delle case fra
di loro Una vista
verso i rilievi dell'Argentario Qui invece
una panchina panoramica posizionata verso nord.
Direi che non c'è che l'imbarazzo della
scelta dove sedersi a scrutare
l'orizzonte Poco prima
che il camminamento finisse, mi ha attirato una via
in salita verso il centro del borgo e dal nome
altisonante. Via Dante Alighieri, stante alla
levatura del personaggio in questione più
che una via mi pare gli abbiano dedicato una
stretta scalinata, dove le spalle di un uomo
potrebbero quasi toccare le mura! Chissà
se questa stretta via condurrà al purgatorio
o all'inferno di Dante! In fondo mi
pareva di aver notato qualche cosa di già
visto, non restava che avanzare e
verificare Infatti,
ero arrivato di nuovo nella piazza della chiesa!
D'altra parte, per quanto un labirinto, perdersi in
questo borgo direi che è quasi impossibile,
gira e rigira prima o poi si arriverà ancora
nello stesso punto di partenza. Si era
fatta quasi ora di pranzo per cui ci siamo portati
fuori dalle mura pronti per scendere nella parte
bassa del borgo, che si vede molto bene dalla foto
scattata dal giardino antistante il vecchio
borgo. Giusto
dietro la signora, in lontananza si può
vedere la famosa Centrale di Montalto di
Castro Questo
è il giardino panoramico da dove è
stata scattata la foto precedente. Mentre
questa è la porta sud, la porta est si trova
invece sotto la torre con l'orologio. La torre
mostra un altro orologio, si, ma fermo! Quindi,
dentro ancora nella porta sud e dentro di nuovo in
quella est, dove a sx si scorge il camminamento
delle mura inferiori, ricordate? Bene,
varcata la porta est, proseguite diritti in via
Magenta Arriverete
in questa bella piazzetta Dalla
piazzetta, in corrispondenza di questa magnifica
pianta, troverete una scala che vi condurrà
agli spalti delle mura superiori Dagli
spalti potrete ammirare da un'altra prospettiva la
piazzetta, con l'incastro di case e di mura di
pietra, tetti, torre e campanile a completarne il
quadro Ed ora via
ad esplorare da quassù l'orizzonte, a
scrutare se qualche nemico appare da lontano! Le viste
sono le medesime del piano sottostante, salvo che
qui essendo qualche metro più in alto si
può godere di un panorama leggermente
più ampio. Qui, sempre la vista
sull'Argentario Questo
camminamento è più stretto di quello
inferiore, questa è la parte verso
nord Un piccolo
giardino è posto all'interno mentre sopra
svetta la torre, chissà da lassù che
bel panorama a 360° libero da
impedimenti. La vista
verso nord. Potrei anche sbagliarmi, ma gli ultimi
rilievi collinosi sullo sfondo potrebbero essere
quelli del parco dell'Uccellina. Ritornando
indietro, a sx si può scorgere il lago di
Burano mentre a dx il rilievo sullo sfondo è
sempre l'Argentario Ingrandendo,
il lago di Burano é la lunga striscia chiara
fra la pineta e il mare. Il lago, caratterizzato da
acque salmastre, un tempo era una riserva di caccia
trasformata poi nel 1980 in Riserva Naturale dello
Stato e nel 2005 Sito di interesse
comunitario
Era giunta
l'ora di lasciare questo piccolo gioiello
apprezzato da molti, ed ora ho capito il
perché Siamo a
metà del nostro giro ma mi sento di dire che
vale la pena di venire a dare un'occhiata
quassù, sul poggio di Capalbio. |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:04-08-2016 ultimo aggiornamento: 07-08-2016 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
|