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da Albinia a Montemerano GR |
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Montemerano
un borgo posto fra Manciano e Scansano e sulla
strada per Saturnia, eppure assente su alcune
cartine turistiche e nelle indicazioni
stradali Il profilo
del tracciato, un percorso abbastanza movimentato
con continui saliscendi che alla fine fanno salire
il dislivello da superare a quasi 1000 m. Per
contro c'è da dire che i paesaggi sono
gradevoli e il traffico quasi assente fino al bivio
per Montemerano
Partendo
dalla località Voltoncino si percorre la
solita ciclabile verso Albinia per poi
attraversarla e prendere la strada Marsiliana dove
superata la rotatoria e presa la direzione per
Manciano, si devierà a sx e in seguito alla
prima deviazione a dx verso la località
Pomonte percorrendo la S.P. Aquilaia. Raggiunto
l'incrocio con la SP159 si svolterà a dx in
direzione ...... e qui viene il bello, nessuna
indicazione per Montemerano! Comunque non
pensateci, fidatevi di bellitaliainbici, la
direzione è quella giusta! Esaurito la
visita a Montemerano noi abbiamo fatto una capatina
verso Saturnia per poi ritornare a Montemerano,
prendere la strada verso Manciano e ritorno al
punto di partenza. A
Montemerano in Via Giovanni Conti Una bici
con buon cambio e freni efficienti |
Questo giro
nasce per caso, era una giornata ventosa che aveva
reso il cielo terso e limpido, e facendo una
passeggiata sulla ciclopedonale di Voltoncino, mi
ero portato un vecchio cannocchiale. Lasciata la
zona dei campeggi in località Voltoncino si
segue la ciclopedonale che porta alla periferia di
Albinia. Nella foto la foce del fiume Albegna presa
dal ponte della ciclopedonale. In centro alla foto
oltre il braccio di mare è Porto Santo
Stefano mentre a sx è l'Argentario
Giunti ad
Albinia ci si dirige verso la stazione prendendo la
strada Marsiliana fino alla sua rotatoria qui nella
foto, dove si prenderà la terza a dx
direzione Manciano, ma dopo 450 m si
svolterà a sx direzione Magliano. La strada
con un ponte passa di nuovo sopra il fiume Albegna.
Sul poggio la fattoria Marsiliana Su questa
strada proveniente da Magliano
e Scansano
abbiamo incontrato gruppi numerosi di cicloturisti
stranieri e a quanto sembrava erano accompagnati da
guide, qui erano gli ultimi del gruppo. Per noi
invece si svoltava al vicino bivio Infatti
subito dopo c'era il bivio per Pomonte sulla strada
detta: AQUILAIA In effetti
per andare a Montemerano avremmo potuto fare la
strada per Manciano, ma avendola già fatta
durante il nostro viaggio a Pitigliano
e trovata un po' trafficata ho voluto scegliere un
percorso alternativo con meno traffico. La strada
AQUILAIA per un breve tratto corre sul versante
opposto della valle che ospita il fiume Albegna ma
già in questo punto inizia a deviare verso
sx portandosi fra altri avvallamenti e
crinali Decisamente
un traffico differente rispetto alla strada per
Manciano ed anche i panorami si discostano. Qui
campi di grano e di girasoli Girasoli a
quanto pare ancora assonnati e non rivolti al sole
mentre sullo sfondo ancora la torre della
Marsiliana In un
susseguirsi di paesaggi la strada poi prende a
salire fra i crinali dei poggi, fra i campi oramai
con il raccolto fatto e altri campi già
sotto aratura Per
irrigare i campi non è infrequente trovare
dei piccoli invasi come questo fra le colline
Maremmane Verrebbe
quasi da dire: Terra di Siena Bruciata, ovvero il
tipico colore della Toscana, ma qui siamo distanti
da Siena e questo non è il colore a cui ci
si riferisce e da cui si trae il nome. Sterminati
campi popolati da balle di paglia si perdevano
all'orizzonte
Dietro di
noi un cartello in direzione Magliano
indica un percorso cicloturistico Trovandoci
su un crinale si va su e giù in
continuazione con sempre nuovi panorami punteggiati
dagli immancabili cipressi messi in fila a
delimitare delle proprietà, per
abbellimento, oppure messi ai due lati delle strade
che portano alle fattorie o ai casali. Naturalmente
se c'è discesa, giù il freno a mano e
via col caldo vento in faccia!
Io li
chiamo gli indiani perché mi fanno venire in
mente gli indiani schierati sulle colline nelle
pellicole Western prima dell'immancabile scontro
con i bianchi invasori dei loro
territori. A questo
proposito in riferimento alla recente campagna di
Donald Trump che vorrebbe cacciare tutti gli
immigrati.... lui pensa forse di discendere dai
Nativi d'America? Ho idea che
in questi giorni i vari: Toro Seduto, Cavallo
Pazzo, Nuvola Rossa, Geronimo, Cochise, Pontiac,
Gall, Orso Bianco, Aquila Rossa, Cavallo Bianco e
tanti altri, si stanno rivoltando nelle loro tombe
sentendo quelle parole! Chissà
perché la storia, seppur breve nel loro
caso, la si cancella dalla memoria senza che dia un
insegnamento.
Oramai
lanciata a folle velocità lei stava
raggiungendo un incrocio quando... ... un
incontro inaspettato l'ha fatta fermare. Al lato
della strada giaceva uno sfortunato capriolo che
forse nella notte ipnotizzato dai fari, ha avuto
uno scontro con un'auto. Peccato,
forse il capriolo voleva attraversare la strada per
percorrere questo bel viale adornato da giovani
cipressi per raggiungere il bosco in cima alla
collina. Il capriolo non è certo un animale
che vive allo scoperto come nelle campagne
accanto. La strada
si è rivelata effettivamente priva di
traffico, del resto qui di paesi non ve ne sono e
si trovano solo fattorie o casali sparsi sulle
colline oltre a sterminati campi. Oh!
Finalmente s'incontra qualche contadino
conservatore dotato ancora di vecchi macchinari per
produrre balle di paglia rettangolari e non
rotonde!
Non ho idea
di che coltura si tratti, so solo che ne abbiamo
incontrate parecchie e questo è il loro
caratteristico colore. La strada
dell'AQUILAIA termina in questa inserzione con la
strada SP159 dove a sx c'è Scansano e a dx
Pomonte e Manciano, già ! E Montemerano ve
lo siete dimenticato?? Per avere
certezza di non essere fuori percorso ho voluto
verificarlo anche sul tablet e ... nessun errore!
Semplicemente manca l'indicazione per Montemerano e
per fortuna che si tratta di uno dei borghi
più belli d'Italia. Ho proprio
idea che si tratti di una congiura con la sindrome
di Cenerentola. Non metterlo sulle carte turistiche
e nemmeno nelle indicazioni stradali, non fanno
pensare ad altro! Chi ne è responsabile si
svegli e corregga queste vistose
mancanze.
Arrivati a
Pomonte ci accorgiamo che è una piccola
frazione di Scansano, poche case si e no 50
abitanti eppure ha il cartello stradale! Si prosegue
verso il borgo che non c'è sempre con i
continui su e giù
Attorno;
colline arate, mietute o con raccolti ancora da
fare
Di certo
questo è un vecchio agricoltore e lo si
capisce dalla forma delle balle di paglia messe in
bella mostra lungo la strada, come a dire: qui le
vogliamo così, non rotonde!
La strada
passa su un ponte che attraversa il fiume Albegna.
Nella foto si vede a sx il torrente Fiascone
immettersi nel Fiume Albegna Dopo 42 km
dalla partenza siamo arrivati in vista del borgo
che non c'è!
Lasciatemelo
scrivere: bellitaliainbici conferma che Montemerano
esiste!
Ma a
conferma delle mie precedenti affermazioni,
arrivati alla strada che porta a Montemerano che si
vede lassù, qua a dx nessun cartello che
menzioni che la strada porti a Montemerano, solo
cartelli turistici o di esercizi privati, cos'altro
dire, questo Montemerano è proprio un
fantasma anche in casa sua!
E si che
questo borgo esiste, però se si avesse una
minima attenzione per indicarlo forse attirerebbe
più turisti.
Per me o lo
fanno apposta per non essere disturbati oppure ...
sarà veramente la sindrome di Cenerentola?
Vediamolo insieme!
Si entra
finalmente nel borgo fantasma materializzatosi per
l'occasione solo per noi
Vie
lastricate con vecchie pietre e case sullo sfondo
dall'aspetto vetusto Ci si
guarda attorno fra case intonacate ed altre con
pietre a vista a testimoniare una storia
antica
Decisamente
un bel borgo già dai primi
sguardi. Una signora
esce dal fornaio, anche se non avevamo ancora vista
l'insegna avevamo percepito l'inconfondibile
profumo del pane appena sfornato! Qui si
è in quella che è da considerarsi la
via principale del borgo antico dentro le mura.
Sulla dx un portico porta verso la piazza della
chiesa Si passa
sotto questo arco con soprastante balcone
fiorito
Usciti dal
passaggio sotto l'arco si sbuca nella grande piazza
in discesa che porta verso le mura con la porta
d'ingresso e la chiesa parrocchiale. Poco avanti
dalla piazza una vista sulle case
soprastanti.
Ritornando
in piazza questa è la vista dell'altro lato,
curioso il passaggio con aperture ad archi dentro
le mura Usciti dal
portone, si apprezza meglio quanto siano spesse le
mura ed il camminamento coperto soprastante. Come
si vede l'ingresso era separato fra pedoni e
carri.
Entrando
nella chiesa parrocchiale dedicata a San Giorgio
Martire, spiccano le decorazioni in stile barocco,
pur essendo la chiesa in stile romanico con tetto a
capanna e navata unica. L'altare posizionato
nell'abside ed il transetto con le due cappelle
laterali, con quella di dx conservante alcune
pregevoli opere.
La cappella
di dx in parte affrescata conserva a sx il famoso
dipinto detto: Madonna della Gattaiola ed altri
reperti conservati in una teca di vetro La Madonna
della Gattaiola è così chiamata per
il foro circolare presente sulla tavola in legno
dipinta. Si narra che il parroco fece il foro per
permettere ai gatti di entrare in chiesa a caccia
dei topi che la infestavano. Si pensa che la tavola
facesse parte di una porta. La parete
dx dove in fondo si vede il dipinto della Madonna
della gattaiola. Sopra nelle parete una serie di
affreschi e due dipinti inseriti in cornici
barocche Anche il
lato sx specularmente presenta dipinti incorniciati
ed affreschi alle pareti. Dietro
l'altare il polittico realizzato da Sano di
Pietro Esaurita la
nostra breve visita a questa interessante chiesa,
il resto lo lascio a voi se ci andrete, abbiamo
ripreso l'esplorazione di questo antico borgo. Un ripasso
sotto l'arco ci ha riportato dove avevamo lasciato
le nostre bici. Non ci restava che esplorare la
parte alta del borgo che si trova accedendo dalla
doppia scalinata a sx. L'altra rampa è dove
si trova la bici. Quindi
bastava salire le scale per immergersi
nell'ambiente più antico del
borgo Lo spazio
angusto di fronte alla chiesa non ha permesso uno
scatto prospetticamente corretto ma tanto basta per
farsi una idea dell'insieme. Da tempo
questa chiesa era stata sconsacrata ed ora
riservata ad eventi culturali. La torre
accanto, un tempo campanile, di recente è
stata intonacata perdendo così l'originale
aspetto. Chissà
quanti anni hanno le tavole del portone esterno,
oramai visibilmente consunte dalle intemperie.
L'accesso
alla parte vecchia del borgo lo si fa attraverso
l'arco posto a dx della chiesa.
Dopo l'arco
si sbuca in questa caratteristica piazzetta
attorniata di vecchie case costruite con pietre e
mattoni Antiche
case che nel corso del tempo sono state di certo
riadattate. Infatti le pareti conservano le tracce
delle modifiche fatte, con aperture, chiusure,
aggiunte di nuovi elementi ecc. Guardando
indietro da dove siamo sbucati nella piazzetta si
può scorgere la torre intonacata che di
certo ha perso il suo fascino originale con i conci
a vista Anche qui,
come in tutti i borghi medievali privi di aree con
terra scoperta, si supplisce alla mancanza con una
infinità di vasi di fiori e piante. Tutto
per mitigare la presenza delle sole pietre e
mattoni, creando un ornamento esterno. Talvolta
anche per coltivare vasi di basilico, rosmarino,
salvia, menta ed altre erbe aromatiche essenziali
per la cucina. Alcune case
sono state date in locazione e delle turiste
straniere hanno pensato bene di farne il loro punto
base per visitare il territorio
circostante. Basta
andare a dx e a sx e girare un po' per trovare
decine di nuovi scorci di questo antico
borgo ... fino a
sbucare in un'altra piazza
Anche qui
case datate e lo si denota dall'uso quasi
prevalente di pietre In pratica
ci trovavamo nella piazza del castello. Di fronte
si trova l'accesso che poi scende verso la via
principale del borgo in cui abbiamo iniziato la
nostra visita. L'altro accesso l'abbiamo già
visto, era quello posto accanto alla chiesa di San
Lorenzo Decisamente
ampia e ben strutturata questa piazza medievale.
Non si capisce se l'ornamento in pietra sopra la
volta fosse veramente un ornamento o se in origine
il cielo della volta fosse posto a
quell'altezza. Andando
sotto la volta a mio avviso si capisce che il
materiale utilizzato è di più recente
fattura rispetto a ciò che si vede nelle
mura ai lati per cui ne deduco che in origine la
volta era più alta. In fondo l'ingresso con
la strada che scende nella via principale del
borgo. Con questa
ripida strada si scende nel borgo sottostante di
cui si vede in centro la via principale. Siamo
ritornati indietro sotto la volta e da qui cambia
ovviamente la vista sulla piazza. Un borgo
decisamente bello di cui vale la pena farci un
salto e visitarlo con calma. Era ora di
fare ritorno alle bici, sottolineato anche dallo
scoccare delle campane per l'ora di pranzo
Su non
senti brontolare lo stomaco? Un domani
senz'altro se dovessi ripetere lo scatto non si
assisterebbe più alla stessa scena del capo
chino sull'apparecchio in mano, ma senz'altro
saremmo dotati di una lente a contatto smart che ci
permetterà di visualizzare direttamente
dall'occhio le informazioni necessarie. Penso che
questo sarà solo il primo passo e poi si
passerà all'impianto di un chip connesso con
la retina ed il cervello che miscelerà
porzioni della vista reale con quella virtuale
generata dal futuro micro smartphone, troppo
futuristico? Stiamo a vedere e poi si vedrà!
Intanto procediamo tutti a capo chino, prima o poi
un palo ci fermerà! Ridiscesi
alle bici si trattava di cercare un posto dove
pranzare, ci è venuto in soccorso un signore
del borgo dandoci le necessarie informazioni e le
possibili scelte. Non ci
è rimasto che uscire dalla porta da cui
eravamo entrati, svoltare a sx per poi trovare
ciò che avevamo scelto. Osteria
Pizzeria, questa la location scelta, rimaneva il
dubbio di dove metter le bici, strada in discesa,
assolata e senza spazi a disposizione...
E qui per
fortuna la gentile proprietaria ci ha concesso di
portare le bici in un angolo in cui non dessero
fastidio, più di così cosa
volete? C'era anche
un'ampia terrazza con bellavista sulle campagne e
colline attorno, senz'altro più adatta ad
una cena al chiar di luna che non sotto il sole
cocente di quei giorni che sembrava avesse voluto
cucinarci a puntino! Per cui
all'interno era senz'altro la scelta più
appropriata. Si vede che
aveva fame, il piatto era stato pulito per bene con
il pane! Del resto
di fronte ad una cucina raffinata e buona cos'altro
fare? Fatto il
pieno, ed è forse stato il caso di
scriverlo, ed ampiamente soddisfatti del pranzo,
abbiamo lasciato questo bel borgo Visto che
Montemerano si trova anche sull'incrocio della
strada che conduce a Saturnia, perché non
farci una breve visita? Però
visto che avevamo appena finito il pranzo, ci siamo
limitati ad osservare dall'alto le famose cascate
delle acque termali. Saturnia di fatto si trova in
cima alla verde collina a sx Francamente
non ci è sembrato il caso di raggiungerla,
ci siamo accontentati di uno scatto da
lontano. Sotto,
incuranti di un sole cocente, una moltitudine di
gente immerse nelle calde acque termali
! Fosse stata
un'altra stagione un bagno l'avrei gradito anch'io,
ma per noi sinceramente il caldo era già
eccessivo anche solo andando in bici Quindi
girando le bici abbiamo fatto ritorno verso
Montemerano Dalla foto
scattata da questa angolatura ci siamo poi accorti
di non aver notato nella nostra visita al castello,
la torre posta a sx. Pazienza! Avrete qualche cosa
di nuovo da scoprire! Lasciato
Montemerano, abbiamo proseguito verso Manciano e vi
dico subito che è un bellissimo tratto di
strada attorniato da boschi. Mancava
solo la bella discesa e la relativa salita verso
Manciano Manciano il
Comune di cui Montemerano appartiene come frazione
"Cenerentola", ma a nostro avviso più
meritevole della giusta attenzione.
Montemerano per essere una
frazione "fantasma" ha dimostrato di essere
veramente un bel borgo di cui ne vale la pena di
essere visitato e fatto conoscere ai turisti e
penso che le foto scattate ne rendano il
merito. |
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buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:17-08-2016 ultimo aggiornamento: 18-08-2016 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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