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Da Melzo fra Muzza e Adda Percorso Blu |
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Il
tracciato si snoda sui confini delle Province di
Milano Città Metropolitana, Lodi,
Cremona,Bergamo. Si tratta
di un tracciato che privilegia dove possibile le
ciclopedonali, le strade campestri, le alzaie e le
sterrate sia carrabili che singoli
sentieri. Senza
dubbio meglio dotarsi di bici ammortizzate come
delle MTB con forcella ammortizzata o meglio ancora
con doppia sospensione se si vuole stare più
comodi o anche delle Fat Bike o bici da trekking
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Percorso blu 51 km Facendo
parte di un percorso modulare è inutile
inserire di nuovo la parte già pubblicata
per cui per arrivare in questo punto leggete il
report del Percorso
Verde
sino a questo punto. Il percorso
l'ho suddiviso in due parti; questa prima parte
illustra la tratta Truccazzano - Rivolta
d'Adda, la seconda parte: da Rivolta
d'Adda ad Albignano.
Terminato
il tratto con copertura degli alberi si arriva in
vista del ponte della Strada Rivoltana nei pressi
di Truccazzano, l'alzaia termina. Si dovrà
svoltare a sx passando a fianco del cimitero, dove
un sottopasso ciclopedonale vi permetterà di
passare in sicurezza sull'altro lato della Strada
Rivoltana ... .... dove
si prosegue sulla ciclopedonale che porta alla
frazione di Corneliano Bertario.
Giunti in
vista del canale si abbandona la ciclopedonale e si
prosegue diritti sullo sterrato dell'alzaia del
Muzza
Imboccando
l'alzaia se si guarda indietro verso il canale si
possono vedere alcune abitazioni di
Truccazzano. Truccazzano
non è molto distante ma già si
è immersi in piena campagna, prossima meta
il ponte di Lavagna.
Sullo
sfondo l'abitato di Truccazzano, come si vede non
si è così distanti Lungo il
tracciato si incontrano alcune cascine, le uniche a
cui è permesso transitare con i loro mezzi
agricoli sull'alzaia per raggiungere gli attigui
campi coltivati. Il canale
artificiale Muzza non è navigabile è
stato concepito per irrigare i campi. Quindi lungo
il suo corso diverse prese captano l'acqua
dirigendole in rogge e fossi che si spandono per le
campagne. Dal ponte
di Truccazzano il canale compie diversi cambi di
direzione rendendo il percorso per nulla
monotono. In genere
sono contrario alle ciclabili sterrate se sono
etichettate come ciclabili di collegamento
importante, come per fare un esempio la Peschiera -
Mantova che anch'essa un decennio fa presentava
tratti ancora sterrati successivamente
asfaltati. Qui di
fatto il percorso che ho ideato va ad inserirsi in
un contesto differente perché è vero
che ad esempio può collegare Milano o Lecco
a Lodi ma è anche vero che esiste una
alternativa di ciclabile e percorsi ciclabili su
asfalto che già permettono questo. Quindi in
questo caso questa è una alternativa
naturalistica. Se non ci
fosse stata presente l'alternativa asfaltata e
questa fosse l'unica possibilità per
raggiungere in sicurezza le località
menzionate allora le cose sarebbero cambiate
perché mantenendo il percorso sterrato si
sarebbero precluse altre categorie di ciclisti o
cicloturisti con bici non adatte per lo
sterrato. Per i
più curiosi sotto la struttura che si vede a
dx scorre il torrente Molgora che in questo punto
finisce il suo corso dopo 38 km, divenendo un
affluente del canale Muzza. Il torrente
Molgora nasce in due rami fra Colle Brianza e Santa
Maria Hoè attraversando tutta la Brianza e
parte dell'est Milanese. Uno dei
numerosi salti che il canale affronta durante il
suo corso, lungo 60 km. In questi salti la portata
di 40m3/sec dimostra tutta la sua energia, tanto
che più a valle hanno inserito nel suo corso
un paio di centrali idroelettriche. La strada
passa fra una roggia a sx e il canale, quando piove
l'acqua per qualche giorno evidenzia la presenza di
buche. Un tempo le alzaie venivano manutenute ora
un po' meno resta il fatto che non sono di certo le
bici a rovinare l'alzaia ma i pesanti mezzi
agricoli che se passano quando c'è
dell'acqua, l'enorme pressione esercitata dalle
ampie gomme non fa altro che allargare
ulteriormente le buche ad ogni
passaggio. E' anche
per questo che non è possibile far convivere
l'attività cicloturistica con
l'attività agricole perchè questo
è il risultato e se ciò può
essere indifferente per un trattore, per uno che va
in bici questo può fare una certa
differenza. Per cui se
devono convivere i due aspetti il fondo a mio
avviso andrebbe asfaltato... Poco
distante da qui c'è un esempio recente che
conferma quanto ho scritto. Si tratta dell'oratorio
di Rossate raggiungibile da Lavagna che si vede
sullo sfondo della foto.
La breve
storia è questa: Era in corso il restauro
conservativo dell'Oratorio di Rossate ed ebbi
l'occasione di poter vedere gli interni in
anteprima a restauro ultimato per gentile
concessione del direttore dei lavori. Il tutto
faceva parte delle opere di compensazione a causa
della costruzione della TEEM A58 che passa poco
distante da questa zona e raggiungibile da una
strada campestre che collega Lavagna alla
località Cascina Gardino. Ho chiesto
se avessero intenzione di asfaltare questo tratto
che in parte sarebbe divenuto una ciclopedonale. La
risposta è stata che la scelta di progetto
prevedeva la risistemazione della strada campestre
con fondo sterrato. Io ho dato
subito il mio parere negativo per la presenza di
traffico sia locale anche se scarso ma maggiormente
per quello dei mezzi agricoli pesanti. A distanza
di qualche mese ho visto l'opera finita con la
strada resa piana colmando le buche, ma sono
bastati i pochi mesi invernali e ripassando a
primavera inoltrata i lavori eseguiti si sono
rivelati vani! Ora permangono le solite numerose
buche, risultato: Soldi spesi per nulla! Arrivati ad
incrociare la strada che collega a sx Comazzo e a
dx la frazione di Lavagna, il percorso prosegue
diritto in direzione Vaiano, solo che a un
centinaio di metri si svolterà a dx
prendendo di nuovo l'alzaia lungo il canale
Muzza
Basta
attraversare la strada per scorgere a dx una roggia
e il canale, dove proprio nella curva si
riprenderà ad affiancarlo. L'ingresso
alla alzaia di Lavagna verso Merlino Raggiunto
il ponticello che porta all'alzaia basta guardare a
dx per vedere il ponte di Lavagna
Ripresa
l'alzaia subito dopo un'altra "levata" che crea una
piccola cascata. Da qui
mancano 3,2 km ad arrivare al bivio di Merlino per
poi trasferirsi verso la sponda sx del fiume
Adda. Anche
questo tratto dopo Lavagna presenta un percorso che
segue il canale con continue variazioni di
direzione oltre che di ambiente
circostante
A sx,
più avanti oltre i campi è possibile
scorgere la frazione di Vaiano Sulla sx
fra gli alberi si intravede una cascina e
proseguendo ad un certo punto noterete una
deviazione con un cartello in legno posto su un
palo con la scritta: Mulino bike point, un Bed
& Breackfast che offre camere e la
possibilità di un ristoro durante
l'escursione.
Visto che
ci si trova in un ambiente naturalistico ben ci sta
l'incontro con un gregge Quasi tutti
i capi sembrano apprezzare questo luogo tanto da
essere tranquillamente sdraiati in relax.
In primo
piano un paio d'Asini di razza, si tratta della
razza detta della Croce di Sant'Andrea per le
striature nere sopra il garrese. Razza rara
derivante dall'Equus asinus africanus
Non
mancavano i capi caprini che anche ad occhi chiusi
si potrebbe avvertire la loro presenza, questo
anche se ci si dovesse trovare ad una certa
distanza a causa del loro pungente odore che io
particolarmente avverto anche a distanze
rilevanti
Sullo
sfondo il ponte della TEEM A58 scavalca il canale.
Oltre il
ponte un nuovo cambio di direzione del canale dove
sull'altra sponda si trova un lungo pioppeto
disposto sulla riva e facente parte, penso, della
Cascina del Gardino che si intravede dietro
esso. Arrivati in
questo punto ho fatto deviare il tracciato a sx in
una campestre che permette di raggiungere il Comune
di Merlino e da li proseguire su strade meno
trafficate sino a Zelo Buon Persico Pronti per
proseguire lasciando l'alzaia del canale Muzza per
raggiungere la sponda sx del fiume Adda che dista
7,2 km da qui e risalire verso il punto d'inizio di
questo tracciato. Basta
seguire la campestre fino ad arrivare in
prossimità di questo sottopasso della TEEM
A58 in località Merlino. A questo
punto va segnalata un'altra opportunità
offerta da questo percorso. Risalita
dal sottopasso ci si trova davanti una sterrata che
conduce a Merlino Nel Comune
di Merlino nella sua frazione di Marzano qualche
anno fa una coppia di cicogne aveva deciso di
nidificare sul campanile della chiesa. Io passando,
pubblicai un report e da allora si sparse la
notizia e non solo, gli avvistamenti delle cicogne
negli anni successivi si sono moltiplicati nei
paesi vicini, tanto che quest'anno ho redatto un
percorso
delle cicogne con
le indicazioni per poter avvistare i loro nidi. La
notizia ha avuto un seguito di oltre 3000 persone
su FaceBook. Uscendo da
Merlino troverete una ciclopedonale sulla vs. dx,
percorretela sino alla rotatoria per poi proseguire
sulla normale viabilità sino al semaforo
dell'incrocio sulla strada Paullese. Purtroppo
giunti all'incrocio della Paullese ci sono poche
alternative per evitare il traffico. L'unico
palliativo potrebbe essere recarsi in centro a Zelo
Buon Persico e da lì prendere la vecchia
strada Paullese in direzione Spino d'Adda. E' noto che
la strada Paullese è sempre stata una
arteria molto trafficata, specie negli orari
coincidenti con chi si reca al lavoro. Mancano 3,6
km per raggiungere la sponda sx del fiume Adda a
Spino d'Adda. Arrivati
nei pressi del ponte sul fiume Adda, un cartello
avverte che si entra nella provincia di Cremona
mentre prima ci si trovava in quella di Lodi. Come
si vede da questa foto lo spazio della banchina
può assumere queste dimensioni e si vede
come procedono i camion Scesi dal
ponte prestate attenzione dove finisce il
guardrail, per il cartello marrone indicante
"Percorsi Naturalistici". In pratica
in questo punto occorre fare una svolta stretta a
dx cambiando senso di marcia. Proseguendo
diritti si arriverà nei pressi di un
sottopasso sulla dx, dove dirigersi. Usciti dal
sottopasso si prenderà lo sterrato in
discesa che si vede a dx
Lo sterrato
porta ad incrociare il Percorso Lodi - Rivolta
d'Adda Sul
percorso Lodi - Rivolta d'Adda nei punti critici si
trovano delle pietre bianche dove sono indicate le
direzioni per le due località. In questo
caso a sx si può arrivare a Lodi passando da
Boffalora d'Adda Sullo
sfondo il ponte della Paullese dove si è
transitati in precedenza.
Il
tracciato prosegue oltre la passerella verso
Rivolta d'Adda distante 10,78 km. Sotto la
passerella la lanca visibile a dx viene messa in
comunicazione con il fiume Adda a sx. Se dovessi
ritornare indietro di parecchi decenni mi viene
alla mente come fosse tutto differente
quest'ambiente, ora con l'alveo del fiume con
argini rinforzati, cosa che un tempo non c'era e
questo spazio a dx era lo spazio naturale che
fungeva da cassa di espansione. Da questa
foto si può vedere bene l'argine artificiale
creato a sx per contenere le esondazioni durante le
piene del fiume Adda. Ovvio che
in questo modo si è privato il fiume della
sua naturale cassa di espansione e di un habitat
ben differente esistente da centinaia d'anni in
questo luogo. Come
già scritto poco sopra, in situazioni di
bivi o incroci con altri percorsi sono poste queste
pietre bianche. Nel 2012
quando pubblicai il primo report su questo percorso
le indicazioni del percorso erano fatte con
dell'inchiostro verde. Poi passano gli anni
ripassato sul percorso ho trovato le pietre
completamente bianche. Le
intemperie avevano fatto sparire le scritte, feci
una segnalazione e poco dopo sono riapparse con la
nuova modalità. Anche qui
nei primi tempi si riusciva a leggere la scritta
anche da una certa distanza, ora il contrasto delle
lettere si è attenuato confondendosi con lo
sfondo ed occorre andare vicino per decifrare le
scritte. Mi sa che
ancora una volta occorre metterci mano con una
soluzione più idonea. Lo sterrato
a fondo sassoso si alterna con carraie campestri. A
sx si intravede l'Adda Fra
ciclisti e cicloturisti è sempre in auge il
saluto. In questo
caso un bivio che lascerebbe un po' di dubbi su
quale direzione prendere senza una indicazione. Per cui a
mio avviso meglio dare una informazione in
più che una in meno. Del resto con i GPS a
disposizione oggigiorno basta fare un giro di
ricognizione, fissare i vari Waypoint e poi
è molto semplice determinare le varie
distanze. Il
tracciato arriva in questo punto molto
interessante, si tratta dell'Incile del Canale
Vacchelli che si trova dietro la casa. Occorre
proseguire diritti e raggiunto l'argine svoltare a
dx. Dall'argine
a sx troverete il Canale Vacchelli e sullo sfondo
le chiuse che regolano il flusso delle acque. Si
proseguirà scendendo a dx dove si vedono gli
alberi per poi svoltare a sx e passare davanti alle
chiuse guadagnando l'altra sponda del
canale. La solita
pietra bianca ad indicare la giusta direzione. Se
vi serve dell'acqua da bere a sx si trova una
fontanella. Questo
canale è stato ideato e realizzato per
portare acqua ai campi del Cremonese. Se volete
più informazioni sul canale e sulla sua
ciclabile potete visionare questo
report. Per
iniziare la sua ciclabile basta svoltare a
dx. Guadagnata
l'altra sponda si giunge al bivio segnalato dalla
solita pietra bianca, si dovrà svoltare a
dx. Visto che
la distanza è poca, vi consiglio di andare a
vedere l'inizio del canale dove le acque vengono
prelevate dal fiume Adda. Alle sue
spalle l'incile del canale Vacchelli, qui in una
foto di repertorio del 2012. Il
tracciato prosegue verso Rivolta d'Adda
abbandonando per ora la vicinanza con la sponda del
fiume che verrà ripresa più
avanti Si prosegue
oltre la sbarra In pratica
questo lo si potrebbe considerare come un secondo
argine per il fiume che scorre a sx dove si vedono
gli alberi. In fatti
questa cascina si trova a riparo dell'argine,
protetta da una eventuale esondazione dall'ampio
spazio a sx . Il percorso
procede diritto, sempre rimanendo in alto dalla
campagna sino dove all'orizzonte si vedono una fila
d'alberi. In quel punto si svolterà a sx per
riguadagnare l'argine del fiume Adda. Ecco qui si
scende dal secondo argine per arrivare al primo
argine in fondo. Risaliti
sull'argine e aiutati dalle indicazioni delle
pietre bianche si svolterà a dx Arrivati in
questo punto attenzione perchè se sarete
presi dalla foga di pedalare e osservando
distrattamente la prima pietra bianca, vi verrebbe
in modo automatico di seguirne la direzione sempre
su questa sterrata! Invece non
è così, se osservate bene a dx si
intravede un'altra pietra bianca che se coperta da
erba alta alle volte sarà poco
visibile. Il
tracciato giusto invece è il sentiero che
sale fra le piante Con qualche
apertura fra la vegetazione si riguadagna qualche
vista sul fiume Da qui in
avanti forse è la parte più bella del
percorso che è abbastanza movimentata con
qualche brevissimo cambio di pendenza e tracciati
più stretti fra gli alberi. Breve rampa
e poi vista sul fiume Inutile
dire che queste zone per chi va in MTB sono una
manna per il contesto naturalistico non da poco, in
cui si trovano a fare il loro sport
preferito. Che si
tratti di un percorso naturalistico penso che non
lo si possa negare e le immagini lo confermano
senza alcun dubbio. La presenza
della rete di recinzione segnala che oramai ci si
trova a Rivolta d'Adda. La rete rappresenta il
confine del Parco della Preistoria L'arrivo a
Rivolta d'Adda dopo 37 km dalla partenza segna un
punto di svolta, ovvero: Per terminare il giro si
deve proseguire sotto l'arco del vecchio ponte dove
ci sono i cartelli rossi. Essendo da
qui in poi una parte in comune del tracciato del
Percorso
Verde
basta consultarlo da questo punto in poi per avere
informazioni per ritornare al punto di partenza a
Melzo, concludendo il Percorso Blu. Per chi
invece volesse fare una sosta a Rivolta d'Adda, a
dx poco distante da questo punto, parte una
sterrata che vi conduce sul viale alberato, dove
proseguendo si arriva al centro di Rivolta d'Adda
illustrato sempre nel Percorso
Verde. Da questo
punto le distanze sono: 14 km per
arrivare a Melzo
Questo
tracciato intermedio mette in luce ancora di
più l'aspetto naturalistico di questo
percorso. Certo c'è la parte di
trasferimento fra le due aste fluviali che non
è proprio il massimo, ma ad oggi la
situazione è questa. A parte
questo è un percorso che merita, certo non
per tutti. Anche lo scavalco del fiume Adda nei
pressi di Cassano d'Adda richiede una certa
attenzione, ma nulla di insormontabile da parte di
adulti responsabili. Ovvio sia
per la lunghezza e alcuni punti critici lo
sconsiglio alle famiglie con bambini o adolescenti
al seguito. |
buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:29-04-2018 ultimo aggiornamento: 10-01-2020 Percorsi Ciclabili- torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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