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Da Sanremo al Monte Faudo |
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Questa
è l'immagine del tracciato. Il percorso si
svolge lungo la costa e all'interno in direzione
Civezza per poi proseguire, terminato l'asfalto, su
sterrato verso la vetta del Monte Faudo. Essendo la
vetta del Monte Faudo la più alta in questa
porzione di territorio, dalla cima si gode di una
visuale di 360°. L'altimetria
del tracciato; bisogna pedalare per 22km prima di
prendere la salita che in 15km porta sulla vetta
del Monte Faudo coprendo un dislivello di
1119m. Come si
può notare il tracciato spiana per brevi
distanze attorno ai 400, 800 e 1000m. Durante il
rientro a quota 200m si vede che si procede in
falsopiano, li stavamo percorrendo la variante che
avremmo dovuto fare anche all'andata e che per
fortuna non abbiamo fatto e il perché
è evidente dalla pendenza in raffronto allo
stesso tratto fatto all'andata.
Da
Sanremo si prende la bella ciclopedonale accanto al
mare in direzione San Lorenzo al Mare dove termina.
Si prosegue su statale in direzione Imperia per un
centinaio di metri per poi deviare a sx verso
Civezza. Superata Civezza si giunge ad un bivio con
una cappella sulla sx. Si continua per la strada
che sale a fianco della cappella. Per un buon
tratto sempre su asfalto ci si trova su un crinale
dove a dx si trova la Val Prino mentre a sx
c'è la Valle del San Lorenzo. Giunti
al bivio di Santa Brigida l'asfalto termina ed
inizia la salita su sterrato per 8,5km e 687m D+
verso il Monte Faudo che si raggiunge a quota 1136m
Lungo
il percorso sulla ciclopedonale e al passo di Santa
Brigida. Consigliata
una biammortizzata o un'ottima front. |
Il tratto
sulla ciclopedonale Sanremo - Santo Stefano al Mare
è stato trattato molte volte per cui basta
guardarsi i relativi reports. Si inizia quindi da
Santo Stefano al Mare Dopo 21 km
dalla partenza a Sanremo eccoci arrivati al termine
della bella ciclopedonale. Ovviamente
il bello non è riferito a questo preve
tratto terminale!
Come penso
saprete la ciclopedonale da Sanremo a San Lorenzo
al Mare occupa l'ex sedime della linea ferroviaria
Genova-Ventimiglia. Ora rimangono alcune stazioni
ferroviarie dismesse a retaggio del
passato. A sx ci si
immette sulla S.S. Aurelia e si prosegue diritti in
direzione Imperia. Sulla SS.
Aurelia basta percorrere 400m che poi la si
dovrà lasciare per svoltare a sx verso
Civezza. Da qui
termina la pianura e si inizia a salire per 16,7
km Iniziando a
salire si attraversa la località di
Ponticelli che offre l'ultima vista panoramica sul
mare e su San Lorenzo al Mare di cui a dx si scorge
il campanile.
Nel primo
tratto di salita la strada è affiancata da
uliveti. Il traffico è pressoché
assente.
In vista di
Civezza appare in lontananza anche la meta di
questo report Basta
ingrandire per scorgere la vetta del Monte Faudo
che in linea d'aria dista circa 8km, ma non avendo
un elicottero a disposizione la si deve allungare
un po'! Poco
più avanti si arriva ad un bivio. A sx la
strada che stavo indicando era quella che avevo
sulla traccia del GPS. L'avevo
studiata a "tavolino" prima di partire, solo che
giunto al bivio più a valle, non avendo
osservato il GPS avevo tirato diritto, così
per non tornare indietro abbiamo proseguito. Qui
è dove saremmo sbucati. Al ritorno
però abbiamo fatto la variante e tutto
sommato è stato un bene non averla fatta
all'andata a causa delle pendenze
severe. Fatta in
senso inverso é bella e panoramica, occhio
ad avere buoni freni per il tratto
finale! Una vista
globale di Civezza. Non si entrerà nel suo
centro ma si prenderà la strada che le passa
a fianco. Superata Civezza si passerà per la
collina che si vede in alto a dx. Come si
può osservare, sotto il paese ci sono solo
piante di ulivo.
Civezza
domina la valle dalla cima della collina Superato
l'abitato di Civezza, arrivati a questa chiesetta
si prosegue per la strada in salita al suo
fianco. Dopo la
chiesetta la strada sale verso il crinale della
collina Dal crinale
lo sguardo a dx spazia sulla valle del Prino. Per
darvi una idea di dove ci si trova se osservate la
foto in mezzo di queste tre , sullo sfondo si
vedono delle montagne, ebbene sono i luoghi dove
abbiamo pedalato durante questo
report La strada salendo offre
altre visuali su Civezza mentre sullo sfondo a sx
si trova Lingueglietta Proseguendo ancora altra
vista su Civezza, l'autostrada e la costa dove si
vedrebbe il mare in condizioni di visibilità
ottimale. Qui c'è chi ha
pensato che fosse un buon posto dove metterci la
sua casetta in posizione panoramica! A sx invece lo sguardo
cade sulla valle del San Lorenzo, nel frattempo
alcune farfalle si divertivano a svolazzare attorno
a noi. E da quel punto del
versante sx del crinale uno sguardo sulla Valle del
San Lorenzo. Sulla cima più alta si trova la
nostra meta da raggiungere. Sotto, in primo piano
è Torre Paponi mentre a sx si trova
Pietrabruna Un
particolra di Torre Paponi nella Valle del San
Lorenzo. Come si può osservare questo
è un classico ricorrente della
Liguria. Nel piccolo
abitato nel centro si osserva il campanile con la
chiesa alle sue spalle ma guardando a dx potete
vedere un'altra chiesa a pochi metri di
distanza! Questo
è lo scenario più ampio della Valle
del San Lorenzo, con a sx Torre Paponi, in centro
alla foto Pietrabruna mentre alla sua sx sull'altro
versante della valle è Boscomare. In alto a
dx è la nostra meta e per raggiungerla si
dovrà fare un ampio giro .
Arrivo al
Passo di Santa Brigida con l'omonima
chiesa. Dal punto
della nostra partenza a Sanremo sino a qui abbiamo
pedalato per 29km con 471m D+ superati. Come
dall'ingrandimento del cartello posto a sx
proseguendo diritti si ha la possibilità di
arrivare a tre mete ma di queste il Monte Follia
non è raggiungibile in bici.
Se dovete
fare rifornimento d'acqua fatelo qui. Più
sopra al bivio per il Casone dei Partigiani ci
sarebbe un'altra fontana solo che non sempre vi
è dell'acqua.
Lasciata la
chiesa si lascia l'asfalto per lo sterrato. Il
fondo è molto vario In un punto
intermedio della ascesa in un varco della
vegetazione spunta ancora la vetta da
raggiungere. Salendo
ancora la vegetazione boschiva cambia e si fa
più fitta Questo
è il Passo Bastia a 760m s.l.m., qui potrete
trovare un'altra fontana dove come già
scritto, non è detto che troverete
dell'acqua. A fianco
della fontana si trova il bivio che porta verso Il
Casone dei Partgiani Dal bivio
in poi inizia il percorso più impegnativo
dove si potranno trovare strappi più
importanti ed anche il fondo a tratti
sconnesso.
Terminata
la parte boschiva avvicinandosi alla vetta la
vegetazione si dirada.
Attorno ai
1000m la strada spiana ed è possibile
incontrare alcuni cavalli lasciati liberi e i
regali si trovano sulla strada che sale in
vetta.
Dai 1000m
in su la vegetazione quasi scompare lasciando ampi
spazi attorno dove poter guardare a patto di
riuscirci! Sopra ho
scritto che si potrebbe guardarsi attorno a patto
di riuscirci ed il problema è evidente:
Occorre per prima cosa vedere dove si mettono le
ruote ed inoltre le ripide pendenze influiscono
anche in questo. Le ultime
centinaia di metri sono caratterizzate da frammenti
di asfalto e pietre che non agevolano la
salita. Per il
fondo non resta dove scegliere le traiettorie meno
impegnative. Se si vuole
dare uno sguardo attorno occorre per forza fermarsi
nei pochi punti poco pendenti Chissà
se era la stessa farfalla incontrata più in
basso!
Da questa
vista a sx sotto la montagna di colore verde si
trova Badalucco, in centro alla foto la cima
più elevata è quella del
Monte
Ceppo
Sempre
sulla montagna in primo piano a maggior contrasto
si vede un punto bianco, si tratta della Chiesa di
San Bernardo, ovviamento situata in un punto
panoramico da cui è possibile vedere
Badalucco, Montalto Ligure, Ciabaudo,
Argallo
Niente
selfie o autoscatto che dir si voglia, può
sembrare strano ai più ma non ho mai
scattato un selfie!
Ed ora si
scende e a dimostrazione che è solo quando
si scende che si apprezza meglio cosa si è
fatto nel salire, ma non solo, c'è anche il
fatto che tutto quanto attorno assume prospettive
differenti!
In questi
scatti si vede meglio come à costituito il
fondo sopra i 1000m. Peccato per noi che il meteo
non sia stato dei migliori. Ci è andata
ancora bene che non abbia piovuto.
E questo
è un esempio, da qui ci siamo passati ma non
avevamo avuto questa visuale ed ora scendendo
l'ambiente offre tutto un altro aspetto! Qui
è il Passo di Vena 969m
Un giro
abbastanza lungo che non necessariamente deve
essere fatto partendo da Sanremo, questo è
ovvio! Sopra gli 800m si fa un po' impegnativo per
le pendenze e il fondo sconnesso ma se doveste
trovare una bella giornata potrà ripagarvi
per i panorami offerti a 360°
buone pedalate a
tutti, Outside
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pagina creata:26-01-2020 ultimo aggiornamento: 28-11-2020 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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