La
Mappa di Google Earth
La mappa
illustra il tracciato integrale fatto a partire da
Morbegno che viene trattato in questo
report.
|
L'altimetria
del percorso: In questo report viene riportato il
tracciato completo con il primo GPM passando da
Cadelpicco e il successivo a Tartano
|
Come
arrivarci
Arrivando
dalla superstrada da Lecco, Morbegno è
facilmente raggiungibile.
Il
percorso
Da Morbegno
ci si dirige verso il Ponte di Ganda sul fiume
Adda. Superato questo si sale verso San Bello per
poi dirigersi verso Dazio e ancora verso Cadelsasso
e Cadelpicco il primo GPM del giro. A seguire
bellissima discesa verso Cevo e il Ponte del Baffo
in Val Masino. Da li si svolta a dx in discesa
verso Andenno sino ad intercettare la strada
statale. Dopo circa 1km alla nuova rotatoria, in
cui si immette l'uscita della nuova galleria di
Morbegno, si prenderà la direzione per la
Val di Tartano. Raggiunto Tartano si farà
ritorno a Morbegno, passando da Talamona e su
strade secondarie.
Fondo
stradale
Tutto
asfalto in buono stato.
Bici
consigliata
Per le
salite meglio una bici con rapporti adeguati e
buoni freni per le successive veloci
discese
|
Come
scritto sopra questa è la prosecuzione del
precedente
report
per cui basta fare riferimento a quello per la
parte mancante.
|
... Quindi
arrivando dalla Val Masino ci siamo immessi nella
strada statale verso Morbegno, percorrendola per
circa 1,2 km.
Arrivati
alla nuova rotatoria, costruita per collegare la
nuova tangenziale in galleria di Morbegno, abbiamo
preso la strada per la Val di Tartano.
Dopo 800m
dal bivio per la Val di Tartano, al primo tornante
abbiamo visto una edicola con tanto di tracciato
alternativo riservato ai pedoni e ai ciclisti, per
cui tentati ci siamo detti: Proviamo, al massimo si
torna indietro!
|
Anche se
non era nel nostro programma, visto che le nostre
bici erano adatte alle mulattiere siamo andati in
esplorazione
|
Un breve
tratto asfaltato di 750m prosegue dal tornante fra
rocce e bosco...
|
... sino ad
arrivare alla Centrale Idroelettrica Pagani dopo di
che il tracciato diventa carrabile, sentiero e
mulattiera.
|
Alla fine
del sentiero si sbuca su un'ampia sterrata sassosa
e si prosegue in salita, accanto a quello che
è il letto del torrente Tartano, sino a
trovare una palina sul lato dx...
|
....palina
che indica la prosecuzione della mulattiera, che
già dai primi metri si rivelava impossibile
da farsi in sella.
|
Per non
rischiare di farmi male inutilmente, ho lasciato la
bici e sono andato a piedi in avanscoperta per una
cinquantina di metri, giusto per vedere come
stavano le cose e valutare il da farsi.
Praticamente
la Mulattiera adatta ad andare in bici come
recitava il cartello, lo è se si ha
abbastanza fisico per fare il mulo e caricarsi la
bici in spalla!
Anzi, con
gli stretti e ripidi tornantini fra la vegetazione
si avrebbe avuto anche difficoltà nel
portarsela a spalle urtando contro la
vegetazione.
|
Francamente
non ho idea di chi abbia avuto questa brillante
idea di indicarla adatta alle bici!
A me è bastato questo breve tratto fatto a
ritroso, dove rischiavo di scivolare sui sassi
smossi, per decidere immediatamente di riprendere
la normale strada asfaltata.
|
Ritornando
sui nostri "passi" a sx il letto del Tartano verso
valle e a dx il largo sterrato fatto per arrivare
quassù.
Direi che
qui i geologi hanno di che rimembrare ciò
che hanno appreso sui banchi dell'università
riguardanti il periodo della
post-glaciazione.
|
Archiviata
questa breve divagazione fuoristradistica da muli o
caprette, abbiamo ripreso il più tranquillo
nastro d'asfalto panoramico.
Qui Giordano era fermo osservando da dove poco
prima eravamo discesi dalla Val Masino, che si
trova in centro alla foto.
|
La
caratteristica di questa strada che sale in Val di
Tartano è quella di essere altamente
panoramica e con un po' di tornanti da contare,
giusto per ingannare il tempo mentre si
sale!
|
Quando la
vegetazione al lato della strada lascia spazio, si
aprono ampi panorami
|
Panorami
sulla Valtellina, con sotto Talamona e poi Morbegno
e via via altri Comuni e frazioni sino al lago di
Como. La cima che si vede a sx con un briciolo di
neve è quella del Monte Legnone.
|
Il corso
dell'Adda verso la sua foce nel lago di Como. Sullo
sfondo le montagne che danno sul confine
Svizzero.
A questo proposito come non citare questo
report
dove da Dongo si sale al Passo del Giovo (situato
in alto, poco a dx della cima in centro della foto)
passando per il rifugio San Iorio.
|
Ma non ci
sono solo viste panoramiche verso Ovest, anche in
direzione Nord Ovest verso la Val Masino posso
indicarvi due report accattivanti: Il
primo
vi porta in un luogo fantastico che si trova dietro
la montagna che si vede a dx nella foto.
Il
secondo
vi porta proprio in cima alla montagna, sempre di
dx, arrivando all'Alpe Granda
|
Ingrandendo
la foto precedente, con la freccia indico l'Alpe
Granda
|
Indubbiamente
è una bella salita, con pendenze medie
contenute attorno al 7,5%
|
Naturalmente
non eravamo i soli ciclisti. Molti erano saliti di
primo mattino e mentre noi oramai attardati stavamo
ancora salendo, loro si dedicavano alla veloce
discesa avendo già dato.
|
Inesorabilmente
la strada sale, tornante dopo
tornante...
|
... donando
altre prospettive panoramiche.
|
Poi la
strada si addentra di più nella
valle...
|
...
rivelando la vera Valle di Tartano
|
... Forse
si forse no, ma aveva poca importanza
...
|
Eravamo
arrivati in vista del Ponte nel cielo!
|
Questo di
Campo in Tartano è l'ormai famoso ponte
sospeso nella Valle di Tartano che mette in
comunicazione i due versanti nella valle
permettendo di fare dei giri di
trekking.
|
Quale
occasione migliore per vedere questo ponte in una
simile bella giornata?
|
Dal
tornante ecco la vista sulla Valtellina e se
salirete sul ponte avrete la stessa visuale verso
il lago di Como e la foce del fiume Adda
|
Sopra le
nostre teste la frazione Campo di Tartano,
c'è ancora da salire!
|
Lasciamo per il momento la
vista sul ponte
|
Giunti a
Campo ci stavamo dirigendo nel centro storico, ma
avendo bisogno di acqua ci avevano detto che lungo
la strada sopra l'avremmo trovata, per cui dietro
front!
|
Superate le
abitazioni del centro ....
|
.... ci
siamo fermati in questa area belvedere con tanto di
panche, tavolo e fontanella.
|
Una sosta
era d'obbligo, come anche il rifornimento d'acqua
alla fontanella
|
Da questo
punto è possibile vedere, questa volta
dall'alto, il Ponte nel cielo.
Inaugurato il 22 Settembre 2018, lungo 234m e
sospeso per 140m sopra il torrente Tartano, collega
Campo con la frazione di Frasnino.
|
Per non
farci mancare niente eravamo in procinto di
proseguire verso Tartano, non prima di salire in
questo punto dove si trova un altro
belvedere....
|
.... un
belvedere che apre una finestra sulla Valtellina e
sulle cime della Val Masino e ...
|
... ancora
la già citata Alpe Granda
|
Lasciato
Campo alle nostre spalle si prosegue verso
Tartano
|
Nuovo
cambio di prospettive per il Ponte nel
cielo...
|
... mentre
sullo sfondo si ha ancora la visuale sulla foce
dell'Adda nel lago di Como e dietro le creste delle
montagne del confine Italo/Svizzero.
|
S'incomincia
ad intravedere Tartano, ora la valle si apre di
più.
|
Dove si
intravede Tartano, la valle si divide in due a sx
prosegue la Val di Tartano e a dx la Valle Budria
Corta
|
Guardando
indietro in centro è la frazione Campo di
Tartano che ora si trova a circa 200 m più
in basso
|
L'ingresso
a Tartano; ovunque si sentono scrosci di ruscelli
che scendono nel torrente sottostante, come dire:
qui l'acqua non manca.
|
Il cartello
con la scritta cubitale parla chiaro; siamo a
Tartano!
|
A sx
l'edificio del Comune di Tartano
|
Sempre
dallo stesso punto di vista della foto sopra, a dx
si apre la Valle Budria Corta e a sx prosegue la
Val di Tartano.
|
Meritata
sosta caffè con fetta di torta per coronare
il GPM della giornata dopo 38 km e 1652m di ascesa.
Rimangono ancora 24 km per fare ritorno a Mobegno
ma la maggior parte è in discesa!
|
Prima del
rientro una sosta alla biglietteria del Ponte nel
cielo, dove ci hanno informato che nelle giornate
di Sabato e Domenica occorre acquistare il
biglietto in prevendita online, mentre nei giorni
feriali lo si può fare sul posto.
|
Traccia
GPX
Conclusioni
Come avrete
visto la prosecuzione del giro porta ad altri nuovi
scenari ancor più belli, motivo in
più se ne avete le forze di salire sin
quassù.
|
|