Nella mappa
sopra, partendo da Nembro e andando verso Gazzaniga
e oltre, questa è la Valle Seriana.
Spostandoci a dx. verso il Lago d'Endine si passa
in Val Cavallina.
Perchè
ho fatto questo tracciato? Come si suol dire:" poi
me lo segno", è successo vedendo in TV
passare il giro sul colle del Gallo nel 2009, mi
ero riproposto di farlo, poi complice quest'anno il
passaggio sul passo di Ganda, ho colto la palla al
balzo per mettere giù un percorso ad anello
che unisse il tutto.
Il
risultato che è uscito lo si vede dal
profilo sottostante, un susseguirsi di salite
culminanti con la salita al passo Ganda. Ma se si
sale vuol dire anche che si deve scendere, per cui
anche qui ne è uscito un giro veramente
tecnico che può fare da palestra per chi
deve affinare le tecniche di discesa.
Come sappiamo non tutti sono capaci di affrontare
nel modo corretto le curve, impostando buone
traiettorie e giungendo allo stacco con la idonea
velocità, tenendo poi conto che non ci
troviamo in gara, ma su strada aperta al traffico,
per cui non bisogna invadere la corsia
opposta.
Illustrando
il tracciato posso dirvi che la salita al Colle del
Gallo non riserva sorprese, strada ampia e pendenza
costante, cambia musica quando si scollina verso
Gaverina Terme, dove si inizia a scendere con
innumerevoli tornanti e pendenze superiori della
salita, e qui c'è da divertirsi a guidare la
bici, quindi gomme e freni in buono stato, qui si
impara veramente a scendere.
Poi
c'è da affrontare la salita alla Forcella di
Bianzano, impegnativo il primo tratto specie se lo
fate su una mulattiera al 25% come ho fatto io, ma
non preoccupatevi la strada asfaltata c'è ,
ho sbagliato la strada, solo che arrivato ad una
certa quota non volevo ritornare giù al lago
per rifare un'altra salita! Scollinati in Valle
Rossa, Vi aspetta una lunga discesa in linea senza
tornanti.
Il piatto
forte viene servito all'ultimo con la salita a
Ganda, primi strappi impegnativi un po' di relax a
Orezzo, per poi riprendere con più pendenza
nel tratto successivo, sino al culmine della salita
dove aumenta ancora la pendenza.
Poi
però vi aspetta ancora il tratto guidato
della discesa Selvino - Nembro un must che vi
farà scordare le fatiche fatte sino ad ora,
con innumerevoli tornanti e curve con rilanci.
Anche qui c'è da fare scuola di discesa e le
staccate la fanno da padrone, scalando due tre
rapporti per poi rilanciare alla chiusura della
curva.
In
sostanza senza esagerare c'è di che
divertirsi, in salita ammirando i panorami e in
discesa disegnando le curve, e se avete ancora
fortuna troverete le scritte del giro d'Italia 2011
sull'asfalto, così avrete anche di che
leggere!
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>
Come
arrivarci
All'uscita
dell'Autostrada Mi-Ve a Bergamo, prendere per la
Valle Seriana, sono 8km sino a Ranica. Io di solito
parcheggio e poi proseguo sino ad Alzano Lombardo
dove prendo la Ciclovia della Valle Seriana che
passa lungo tutta la Valle Seriana, passando anche
da Albino.
Nulla vieta
di parcheggiare dove si è più comodi,
ad esempio anche ad Alzano Lombardo nella zona
Piscine Comunali.
Oppure
visto che è un anello partire da qualsiasi
punto del percorso.
Quale
bici usare
Se si evita di fare la ciclabile è possibile
utilizzare una bici da corsa. La ciclabile in
effetti ha un fondo battuto molto compatto con un
ghiaino molto sottile, e si potrebbe comunque farla
con bici da corsa, ovvio a velocità moderata
specie nelle curve e discese.
Ovviamente
per la quantità di km e le salite da farsi
occorre una discreta bici se non si vuole fare
fatiche inutili. Io l'ho fatta in MTB ma è
abbastanza scorrevole.
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Di solito i
miei giri in Val Seriana incominciano da qui,
questo è il ponte ciclabile di Alzano
Lombardo che porta sulla Ciclovia
della Valle Seriana.
Sotto il ponte il fiume Serio.
Per il tratto Alzano Lombardo - Albino, consiglio
di consultare il link.
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Purtroppo
un paio di interruzione per lavori sulla Ciclovia
mi hanno fatto fare due dietro front, obbligandomi
a percorrere la strada normale. Qui è nei
pressi di Alzano Lombardo.
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Rimettendomi
nella Ciclovia sono arrivato ad Albino. Qui la
Ciclovia passa su questo bel ponte romanico in
pietra.
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Scesi dal
ponte svoltate a dx. sul ponte stradale e
riattraversate il fiume Serio. Poi proseguite
diritti, direzione Gaverina. Da
Ranica a qui sono 11km.
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Sono 10,5km
di salita per arrivare al Colle del Gallo, la
strada è ampia con pendenze dal 3 al
8%
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Verso il
colle del Gallo si incominciano ad aprire gli
orizzonti sulla valle sottostante, con le varie
frazioni. Nella valle gli alberi e i boschi non
mancano di certo, e tutto è ben curato come
da tradizione Bergamasca.
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Vicino
al colle questa croce in ferro
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La
"targa" ai piedi della croce
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Arrivati
a questa casa, là in fondo si
scollina
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Il cartello
è eloquente, PASSO DEL COLLE DEL GALLO msl
763. Da Albino sono 429m di dislivello
superati.
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Proprio in
cima al colle del Gallo si trova un monumento al
ciclista
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Una
borraccia dimenticata da un ciclista ai piedi del
monumento
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A fianco
del monumento ai ciclisti, la chiesa della Madonna
dei Ciclisti
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L'interno
della semplice chiesetta
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Dal Passo
del Gallo si apre il panorama sulla Valle
Cavallina, in centro alla foto il Lago
d'Endine
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Dalla cima
del colle c'è una discesa di 6,84km, che
porta a Casazza. Anche nella Val Cavallina non
mancano i boschi
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Come
già scritto in apertura dal Colle del Gallo
la strada affronta una bella discesa con molti
tornanti, tanto che è possible esercitarsi a
fare le curve e gli stacchi in frenata
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Fra un
tornante e l'altro c'è anche il tempo per
fermarsi a fare una foto
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Terminata
la discesa ed arrivati a Casazza si prende per
Monasterolo del Castello sul lago di
Endine,
La Val
Cavallina è già stata da me visitata,
è ho pubblicato due report a cui vi conviene
fare riferimento se volete approfondire questa
zona.
Val
Cavallina 1
- Val
Cavallina 2
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La strada
che fa il periplo del Lago d'Endine ha leggeri sali
scendi, dopo la strettoia della frazione di Moi si
arriva a San Felice. Ora
la piazza antistante la chiesa è stata
risistemata, quando ero passato l'ultima volta
c'erano i lavori in corso
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A mezza
collina, sull'altra sponda del lago d'Endine si
trova Ranzanico, la prossima meta
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Passato
Endine Gaiano si arriva a questo bivio per
Ranzanico, bene non prendetelo! finireste in un
"cul de sac", ma proseguite al prossimo bivio.
Da qui la
salita verso la Forcella di Bianzano è lunga
5,35km con una pendenza media del 6%
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Infatti
inoltrandomi nella strada del bivio della foto
sopra, mi sono ritrovato in un sentiero carrabile
sassoso in forte pendenza oltre 20%. Ci ero
già finito la volta precedente, ma
arrivandoci da un altro sentiero, visto che ormai
già lo conoscevo, sono andato comunque
avanti a fatica
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All'ingresso
di Ranzanico alto, il sentiero sassoso termina e
termina anche la fatica!
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Arrivati in
paese una sbirciata da un cancello rivela una
bellissima vista sul lago d'Endine
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Qui le
strade sono strette, ci passa giusto
un'automobile
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In una
stretta e ripida strada laterale, campeggia il
cartello blu, di catene per neve
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Lasciato
Ranzanico si prende la strada per Bianzano, ed ora
si vede la strada che sale a Ranzanico dal lago e
che avrei dovuto prendere invece di fare il
sentiero sassoso.
Da quassù si vede quasi tutto il lago
d'Endine.
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A Bianzano
si trova il Castello Suardi
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Sotto il
Castello questa è la vista verso sud, verso
il Santuario dell'Assunta, il campanile che si
intravede. Da questo punto allo scollinamento non
manca molto
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Dopo aver
scollinato alla Forcella di Bianzano, c'è un
primo tornante, e su questo tornante si trova una
fontanella d'acqua molto buona, tanto che ci sono
persone che salgono sin quassù in auto per
fare rifornimento.
Dopo questo
tornante, da questo punto in poi inizia una lunga
discesa, 8,12km al 4%, senza tornanti che vi
riporta in Val Seriana attraverso la Valle Rossa.
Questa non è una discesa tecnica, anzi
occorre rilanciare spesso per mantenere la
velocità
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Da Cene a
Gazzaniga ci sono circa 2km e da lì
incomincia la salita verso il Passo di Ganda. 9,7km
di salita con pendenza media al 7%
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La salita
al passo del Ganda è stata teatro del
passaggio del Giro d'Italia 2011, sono passati
pochi giorni, e sono rimasti ancora gli addobbi a
testimoniare l'evento, come la bicicletta sul
tetto
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La salita
è abbastanza impegnativa specie nel primo
tratto verso Orezzo
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Orezzo con
lo striscione rosa sul campanile, sullo sfondo la
Val Seriana
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Dopo
Orezzo si sale fra boschi
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Devo dire
che questa salita mi ha sorpreso, non l'avevo mai
fatta ed è molto piacevole come ambiente,
anche se c'è da far fatica!
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Se sino a
qui avete trovato la salita impegnativa, da questo
punto occorre scalare ancora un rapporto
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E sui
tratti più impegnativi c'è chi si
permette di scrivere al suo prediletto di "sgasare"
! bha!
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Sull'altro
versante della testa della valle , riesco ad
avvicinare con l'ingrandimento dell'obbiettivo la
frazione di Ganda
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Per fortuna
molti tratti sono nel bosco ed è un sollievo
sentire un po' di fresco, sono quasi 4h che sono in
sella sotto il sole a picco, sino a qui sono 67km e
1543m di dislivello superati. Mi ci vorranno 5h per
compiere tutto il giro alla media di
18km/h
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Vicino al
Passo Ganda, molti alberi accanto alla strada sono
stati tagliati nei giorni prima del passaggio del
Giro, e francamente ciò ha deturpato
l'ambiente circostante
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Finalmente
il Passo Ganda! a dx. da dove son salito, a sx la
strada che scende verso Selvino, in centro la
strada che sale all'Osservatorio Astronomico delle
Prealpi Bergamasche, mentre da dove ho scattato la
foto c'è la strada che porta alla frazione
di Ganda
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Vale la
pena fare qualche centinaio di metri per
raggiungere Ganda, oltretutto a fianco della chiesa
si trova una fontana con ottima acqua, qui ci
troviamo a 1100m slm
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Sulla
strada per Ganda ora si può vedere la strada
da dove si è saliti
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Ganda
è una piccola frazione con poche case
adagiate su un crinale , ed altre sul pendio
esposto a sud, la strada prosegue in crinale verso
un'altra località dove ci sono altre poche
abitazioni e stalle.
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La
piazzetta del paese con la facciata della piccola
chiesetta
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Proseguendo
sulla strada verso le altre case lungo il crinale,
si puo' vedere Ganda dal lato sud
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Se si sale
in montagna quasi sempre ci sono panorami da
osservare, là sotto c'è la Val
Seriana, punto di partenza del giro, e oltre le
creste dei monti la Val Cavallina, tutto a portata
con un sol colpo d'occhio
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Proseguo
sin dove arriva la strada lungo il crinale,
là in fondo le ultime abitazioni della
frazione Roccolo di Ganda, a circa 1,5km da
Ganda
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Trovandoci
su un crinale è possibile anche guardare
sull'altro versante, in centro alla foto sopra la
bici si intravede la frazione di Amora, a sx il
monte Cornagera mentre a dx il monte
Poieto
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>Concludo
qui il mio racconto fotografico, anche se non
è finito il giro.
Ora
c'è da scendere verso Amora - Aviatico
-Selvino e da li a Nembro per fare ritorno al punto
di partenza a Ranica.
Avendo
già pubblicato un altro report che tratta
anche la parte di Aviatico
e Selvino
è inutile che duplichi il lavoro.
Da questo
punto si risale a Ganda e poi si scende verso Amora
in una bella discesa di 3,1km, poi c'è 1,5km
di salita verso Aviatico-Selvino.
Giunti sulla strada per Selvino si gira a sx. sono
circa 3km di attraversamento di Selvino con
saliscendi.
Si affronta
poi la bella discesa tecnica sino a Nembro, 9,8km
con pendenza media al 6%.
Qui come nella discesa di Gaverina, è
possibile affinare le doti discesistiche, la strada
è larga ben pavimentata e con molti tornanti
e successivi rilanci, anche qui occhio alle gomme e
freni che vengono molto sollecitati.
Mancano poi
4km per fare ritorno al punto di partenza a
Ranica.
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Conclusioni
Un giro
molto bello e panoramico che fa scoprire porzioni
di territorio in Val Seriana e Val Cavallina, oltre
alla zona di Ganda e Selvino.
Oltre a
questo è un giro molto tecnico e valido per
chi si volesse allenare nelle salite e discese,
sempre con la massima cautela!
Insomma una piccola Gran Fondo!
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