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da Marina di Castagneto Carducci a Sassa (Prima Parte) (LI) |
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Siamo in
Toscana in Provincia di Livorno sulla costa degli
Etruschi. Da Marina di Castagneto Carducci si attua
un giro in senso antiorario, toccando borghi molto
belli ed antichi ed aggirando la riserva naturale
della Magona. " Partendo
dal campeggio di Marina di Castagneto Carducci,
oppure da un altro punto a piacere, si prende il
viale che porta a Donoratico. Raggiunta la strada
statale Aurelia si svolta a sx e dopo 50m a dx in
località il Bambolo, ci si dirige verso
Castagneto Carducci. Si prosegue verso la Sassetta
per poi deviare a sx davanti al cartello per
Monteverdi. Da Monteverdi si prosegue con la bella
discesa in direzione Canneto, si prosegue ancora
con stupenda discesa verso la località
Gabella dove a sx sale la strada per Sassa, dove
noi abbiamo fatto pausa pranzo. Da li si scende di
nuovo a Gabella svoltando a sx direzione Cecina per
poi all'incrocio successivo svoltare a sx per
Bibbona. Si prosegue per Bolgheri per poi fare
rientro attraverso la bella strada
Bolgherese. Castagneto
Carducci fonte sulla dx nei pressi della farmacia,
Monteverdi all'ingresso della zona pedonale dietro
l'abside della chiesa, sulla salita della Sassa
sulla sx, a Canneto prima della piazza sulla dx, a
Bolgheri di fronte alla gelateria. Trattoria
del pettirosso a Monteverdi Marittimo - Trattoria
La Grotta a Sassa Una bici
scorrevole dotata di buon cambio e freni
efficienti. |
Per la
molteplicità di belle cose che sarebbero
possibili vedere su questo percorso, servirebbe
altro che un sol giorno! Chi avesse la fortuna di
poterlo fare con calma, sarebbe la cosa migliore da
farsi, altrimenti occorrerà accontentarsi in
base al tempo a disposizione. Noi avendo
avuto base a Marina di Castagneto Carducci siamo
partiti da li, ciò non toglie che possiate
partire da dove vi è più comodo. Ci
siamo diretti a Donoratico. Superato il cavalcavia
si arriva ad incrociare la SS1 Aurelia, svoltando a
sx e subito dopo a dx si arriva nella
località detta "Il Bambolo" qui ritratta
nella foto. Da il
Bambolo si prosegue verso Castagneto Carducci, dove
in località Zi Martino inizia la salita
panoramica. Ogni tanto vale la pena dare uno
sguardo a dx sulle campagne e le colline
punteggiate dalle caratteristiche presenze di
questi luoghi, come: gli ulivi, le vigne, i
cipressi e le macchie d'alberi sulle
colline. La salita
è pedalabile e non particolarmente
impegnativa salvo il breve strappo che attraversa
l'abitato di Castagneto Carducci Più
si sale e si allarga lo sguardo verso l'orizzonte
sino ad abbracciare la linea azzurra del mare che
lo separa dal cielo. Sulla sx in cima al poggio i
resti del Castello di Donoratico mentre in primo
piano non possono mancare le piante di
ulivo. Quando si
è impegnati a spingere in salita non sempre
si ha la voglia di fermarsi ma alle volte occorre
anche fermarsi e godersi ciò che ci sta
attorno. Castagneto
Carducci vi aspetta per proporvi l'ultimo strappo
più impegnativo. Superata la
salita di Castagneto Carducci che sono 2,5km al
4,6% di media, se avrete bisogno d'acqua la
troverete poco prima della farmacia sulla vostra
dx, mentre in questo
report
potrete avere maggiori informazioni su Castagneto
Carducci. Arrivati in questo punto si scollina
verso la bellissima strada della Sassetta,
l'omonimo comune dista da qui 6km ...
... ma non
occorrerà raggiungere Sassetta, la strada
prosegue per circa 3km in falsopiano ed altri 2km
con pendenza media al 5% sino ad arrivare a questo
bivio dove si svolterà a sx in direzione
Monteverdi. Al bivio
troverete il cartello per Monteverdi che dista 9km.
Dal bivio
ci sono ancora 1,2km di salita al 3% poi si passa
in falsopiano e leggeri strappi sino a Monteverdi.
Il primo tratto è molto bello e si è
immersi nel bosco, poi la strada diventa
panoramica.
Se state
attenti, sulla vostra sx ci sarà solo un
varco fra gli alberi che permetterà una
visione verso la costa nord degli
Etruschi Se trovate
una giornata limpida potrete vedere la costa verso
Cecina, Rosignano Solvay ed oltre. La strada
non è trafficata e perlopiù
frequentata da i soliti turisti stranieri. Avendo
percorso queste strade diverse volte negli anni
scorsi, posso dire che sono più i turisti
stranieri che noi Italiani a frequentare l'interno
della Toscana.
In
prossimità di Monteverdi si apre un varco
panoramico verso sud; sulla dx è il profilo
dove passa la famosa strada della Sassetta,
mentre a sx sono i rilievi verso Montioni ed il
Grossetano In pieno
controluce siamo arrivati a Monteverdi Marittimo.
Se vi serve dell'acqua la potete trovare dietro
l'abside della chiesa vicino alla farmacia nella
zona pedonale. Se avanzate
tempo potete visitare Monteverdi che trovate in
questo
report Dalla
partenza sino a qui avrete percorso 23,5km e
superati 396m di dislivello. Se sino a
Monteverdi avete fatto qualche fatica in salita,
ora viene la parte più bella del percorso
"ciclisticamente parlando" ovvero le discese
guidate quasi sino al bivio di Sassa! Intanto
s'incomincia con 3,5km di discesa verso Canneto,
discesa molto bella al 5% e se non fosse per il
manto stradale irregolare in alcuni punti, direi
ancor più bella! La discesa
è tutta attorniata di boschi ed è una
goduria per chi ama le discese in bici con curve e
contro curve, godetevela! Al termine
della discesa si arriverà a questa
deviazione dove si proseguirà diritti verso
Canneto, per circa 1,5km in salita al
1,5%. Canneto
è l'unica frazione del Comune di Monteverdi
Marittimo; Posta a 295m s.l.m. è un classico
piccolo borgo Toscano sorto all'interno e al di
fuori di un castello. In vista di
Canneto un bivio propone altre destinazioni,
chissà, forse in futuro! In effetti
guardando da lontano il borgo non dà l'idea
che ci sia un castello ed invece lo
è. Se si ha
sete, all'ingresso del paese sulla dx poco prima
della piazza troverete questi due zampilli. Sino a
qui sono 28,5km e 426m di ascesa
effettuati. Una unica
strada sulla sx conduce al castello, un insieme di
abitazioni torri e mura che costituiscono una
cerchia dotata di due accessi ed un paio di vicoli
interni. Qui sopra
si vede il corpo di fabbricato che è posto
su una delle due porte d'accesso orientata in
direzione sud Noi abbiamo
incominciato a prendere la strada sotto le mura e
che conduce al secondo ingresso al
castello Quasi tutte
le abitazioni sono datate, sia sotto le mura che
all'interno del castello La stretta
via termina in fondo con una ripida rampa che
conduce all'ingresso ovest Di solito
queste soluzioni tecniche di costruzione avevano un
senso nei termini della difesa del castello.
Infatti per giungere qui si sarebbe dovuto
percorrere la stretta via trovandosi poi l'angusta
curva con la ripida rampa che di certo avrebbe
messo in difficoltà gli assalitori non
potendo avere adeguati e facili spazi di manovra,
soprattutto in piano! Del resto
pur avendo la bici con il cavalletto, non voleva
saperne di rimanere dove la si metteva a causa
della pendenza. Al suo
interno il castello ha un'isola interna fatta di
strette abitazioni affiancate ai lati da due
vie.
In questa
foto si vede meglio "l'isola" interna e le due
strette vie laterali. C'è da dire che quasi
tutte le abitazioni molto probabilmente sono
abbastanza datate e se non fosse per i cavi
elettrici e qualche altra concessione al moderno
potrebbe essere un set per un film
storico. Come si
suol dire: Chissà se queste mura potessero
parlare! Chissà quante storie potrebbero
raccontare! Le
costruzioni esterne hanno quasi tutte tre piani
questo perchè in passato quando gli spazi
erano risicati, l'unico metodo per aumentare le
volumetrie era quello di svilupparle in verticale.
Infatti qui si ha il classico porta a porta,
ovvero; essendo le singole proprietà messe
in verticale le porte d'accesso sono poste non
molto distanti le une dalle altre se non per lo
spazio di un vano. Quindi in
genere le camere da letto erano poste ai piani
superiori, al piano terra si tenevano gli animali o
i ripostigli per gli attrezzi da lavoro o i
laboratori artigianali, mentre al piano sopra erano
poste la cucina e la zona conviviale. Oggi
ovviamente le cose possono essere cambiate ed
ognuno si sarà sistemato la casa a suo
piacimento. Una cosa
era ed è certa: Ci si teneva e ci si tiene
in allenamento facendo scale su scale! Un classico
di tutti i borghi come questi dove ci sono solo
pietre e mattoni è quella di arricchire ogni
spazio con vasi di piante e fiori. Ormai sono
immancabili i cartelli di vendesi posti sulle case.
Del resto borghi come questi, lontani da centri
dove sia possibile trovare un lavoro o avere scuole
od asili nelle vicinanze, o altri servizi, fa si
che morti i vecchi nonni o i genitori, i più
giovani scelgano di abbandonare le loro
case. Purtroppo
al giorno d'oggi come è costruita la nostra
società porterà questi borghi al loro
progressivo abbandono. Oltre a ciò anche se
uno volesse mantenere la casa paterna ad esempio
per il periodo delle vacanze, il fatto di risultare
come una seconda abitazione e quindi con
tassazioni, questo non fa altro che spingere i
più a liberarsi di queste vecchie
case. E badate
che questo fenomeno non è relegato in poche
zone. Ci è capitato di girare in ogni dove
in Italia ed in tutte le zone distanti dai servizi
o da grandi centri abitati permangono queste
situazioni tendenti all'abbandono. Del resto
anche raggiungere questi luoghi con i i propri
mezzi, vuoi le distanze, i costi del carburante,
pedaggi ed altro, sono un altro aspetto che
innalzano le spese e fanno propendere per
l'abbandono. Porre
rimedio a queste problematiche non è per
nulla semplice, meno persone residenti non
giustificano l'esistenza di certi servizi per cui
é il classico cane che si morde la
coda! A dirla
tutta forse farebbero più bella figura un
asinello o un cavallo, più consoni al
contesto rimasto immutato da qualche
secolo.
In fondo
alla stretta via appare il campanile accanto alla
chiesa. Davanti al
piccolo piazzale della chiesa si ricongiungono le
due strette vie L'interno
semplice della chiesa dedicata a San Lorenzo
è di impianto romanico e rimaneggiata
nell'ottocento. La croce dorata è risalente
al XIII sec. Dal
piazzale della chiesa dove si congiungono le due
vie si trova l'altro ingresso al
castello. Anche qui a
scopo difensivo vi è una ripida rampa di
accesso con curva Ed ecco
come si presenta l'ingresso dall'esterno. Sopra il
portone in legno una targa ricorda che qui
Giosuè Carducci fu ospite dell'amico Simone
Carducci nel giorno del 22 ottobre 1894 Accanto al
portone un busto bronzeo dedicato a Vittorio
Emanuele II con targa posta il 20 Settembre
1905
Uscendo dal
castello e prendendo la strada a sx, si passa al
lato nord delle mura. Li si apre una vista sulla
valle e a circa 7km in linea d'area su una collina
ho scorto la nostra prossima tappa; il borgo di
Sassa Questo
è un pezzo delle mura lato nord dove
sull'angolo è posta una torre... ...
proseguendo si arriva all'altra estremità,
con sopra la porta ovest da cui abbiamo iniziato la
visita al borgo. Termina qui il giro di
Canneto.
Questa
prima parte offre l'opportunità di scoprire
tre antichi borghi Toscani come Castagneto
Carducci, Monteverdi Marittimo e Canneto.
Già solo per queste tre mete sarebbe
giustificabile questo giro, ma vi aspettano altre
importanti mete ancora da scoprire |
buone pedalate a
tutti, Outside |
pagina creata:13-12-2015 ultimo aggiornamento: 16-12-2015 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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