Lombardia in bici

da Paderno d'Adda a Olginate
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Un percorso ciclabile lungo le alzaie del Naviglio di Padernoe del fiume Adda. Fuori dal traffico e dai rumori, immerso nel verde e affiancato costantemente ai corsi d'acqua. Un foto-racconto che passo, passo, vi farà scoprire uno degli angoli più suggestivi della Lombardia: da Paderno d'Adda a Olginate - 15 km

 

Tutto il percorso da Milano a Olginate suddiviso in tratte

Via Melchiorre Gioia - Cologno Monzese
Cologno Monzese - Gorgonzola
Gorgonzola-Bellinzago Lombardo
Inzago- Groppello d'Adda
Groppello d'Adda - Trezzo sull'Adda
Trezzo sull'Adda - Paderno d'Adda
Paderno d'Adda - Olginate

Ciclabile da
Albignano a Lodi

 

 

 

 

 

 

   

Questo percorso si integra con i precedenti che vi hanno illustrato le tratte da Gorgonzola a Paderno d'Adda.
Ora da Paderno fino ad Olginate e al suo lago, l'alzaia abbandona i Navigli per costeggiare le sponde del fiume Adda.

Il paesaggio è sempre immerso nel verde e nel silenzio e la natura la fa da padrona. Solo dopo Brivio il paesaggio cambia, aprendosi e dando una visione piu' ampia

In questa mappa tratta da uno dei cartelli posto lungo il percorso ciclabile facente parte "dell'Ecomuseo Adda di Leonardo" è interessante vedere in corrispondenza della numerazione 10 l'inizio del corso del Navilgio di Paderno, e documentato dalla foto sopra, si vede a destra l'inizio del Naviglio, in centro si trova la chiesetta di S. Maria Addolorata, punto informazioni delle guardie ecologiche del parco (aperto la domenica)

Targa affissa sul muro di cinta esterno della chiesa


Ponte di Paderno visto dall'incile del Naviglio di Paderno, per la cronaca, il ponte è stato costruito in soli due anni (1886-1889) a destra si puo vedere lo sbarramento della diga sull'Adda

 Avvicinandosi al Ponte di Paderno e guardando alle proprie spalle si può osservare l'insieme della diga, l'incile del Naviglio di Paderno, e la chiesetta di S. Maria Addolorata

Questa è la vista dopo aver superato il ponte di Paderno

Dopo qualche centinaio di metri dal ponte si trova lo sbarramento sull'adda

Lo sbarramento sulla sua sinistra ha la chiusa che permetteva la discesa delle imbarcazioni dall'Adda per immettersi poi nel Navilgio di Paderno

Particolare dell'interno della chiusa

A breve spazio dal precedente sbarramento c'è ne un'altro, con una derivazione sulla sinistra, è il canale che va ad alimentare la centrale Esterle che si trova più a valle

Dopo lo sbarramento la ciclabile prosegue sempre coperta da alberi incontrando anche alcuni boschetti e radure, in prossimità del traghetto d'Imbersago è facile imbattersi in nidificazioni di uccelli acquatici

Sull'altra sponda a Villa d'Adda hanno attrezzato alcuni spazi pubblici a parco, e cigni e anatre non si fanno certo pregare nell'accorrere a prendere bocconi di pane

Giunti ad Imbersago, qui visto dalla sponda opposta, si trova una riproduzione del traghetto di Leonardo.

Il traghetto è in funzione e trasborda auto e persone da una sponda all'altra facendo il solo uso della corrente dell'adda e di un'orientamento attuato dal traghettatore a mezzo di un timone e di un gancio che appende alla fune su cui scorre il traghetto.

In pratica il traghetto viene messo di traverso alla corrente, la stessa tenta di trascinarlo a valle, ma l'occhiello che scorre sulla fune d'acciaio tesa fra le due sponde, obbliga il traghetto a muoversi in direzione dell'altra sponda.

Rimanendo sempre in ambito nautico, è un po' come la barca a vela che mettendosi di traverso al vento riesce comunque a risalirlo, seppur con un certo angolo, sfruttando come "punto d'appoggio" la deriva sotto alla chiglia, senza deriva si avrebbe uno scarroccio, ovvero andrebbe nella direzione in cui soffierebbe il vento, analogamente succederebbe la stessa cosa qui, senza l'appiglio alla fune d'acciaio tesa fra le rive


Imbersago, la sponda opposta di Villa d'Adda, con in sosta il traghetto di Leonardo


il traghetto di Leonardo in navigazione

Paesaggio nei pressi di Brivio

Qui i cigni sono di casa, ed è facile incontrarli, anche con i piccoli al seguito

Le prime abitazioni di Brivio, foto scattata dalla sponda opposta della ciclabile

La ciclabile prosegue poi verso brivio, dove vicino a riva in acque basse hanno create delle zone di riserva per la riproduzione dei pesci

Probabile che i germani ne approfittino per banchettare con le uova deposte?

Brivio con il suo ponte sull'Adda

 

Sull'altra sponda a Villa d'Adda hanno attrezzato alcuni spazi pubblici a parco, e cigni e anatre non si fanno certo pregare nell'accorrere a prendere bocconi di pane

Sull'altra sponda a Villa d'Adda hanno attrezzato alcuni spazi pubblici a parco, e cigni e anatre non si fanno certo pregare nell'accorrere a prendere bocconi di pane

Passati sotto il ponte, qui l'Adda si allarga e le sue acque assumono un aspetto piu' placido, rispetto al tratto prima del ponte

Le case che si rispecchiano nell'acqua hanno sempre il loro fascino

Il castello di Brivio domina ancora il paese con la sua struttura a pianta quadrata. Ai tre angoli del castello vi sono delle torri a pianta circolare, il quarto angolo è costituito a sezione quadrata. Costruito in epoca medievale per volere dei vescovi di Bergamo. Con i castelli di Trezzo, Cassano, Lecco e del Lavello serviva a fortificare le sponde del fiume Adda

Il nome Brivio deriva dal celtico 'briva' che significa 'ponte' o 'passaggio'. Si situava al confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta. Nel centro storico, tra il XV e il XVI secolo venne costruito il piccolo ghetto ebraico. Fino al 1837 esistevano in questo tratto di fiume una serie di chiuse dette "pescaie" che rallentavano e deviavano il corso d'acqua per alimentare i mulini ed i setifici dell'epoca

Questo tratto di fiume non è piu' incassato come il precedente, e qui l'orizzonte si allarga dando una visione sin verso la cresta del Resegone.
Brivio è una piccolo paese di 4.000 abitanti a circa 15km da Lecco. Anticamente il fiume Adda a Brivio formava confine di Stato tra la Serenissima e lo Stato di Milano

In acqua sono presenti diverse piccole barche da diporto o di alcuni pescatori

Piccoli di Cigno sotto sorveglianza dell'esemplare adulto

La mountain bike utilizzata per il percorso, puo' essere utilizzata tranquillamente una city bike o una robusta bici da passeggio, visto che non ci sono dislivelli da superare, anche il cambio potrebbe essere un'optional.
L'importante è che sia confortevole, visto che ci sono i tratti sterrati


Il lungo Adda offre delle panchine all'ombra di alberi per una gradevole sosta, sullo sfodo il ponte di Brivio

Lasciato Brivio la ciclabile prosegue sino a lambire nella zona "ristoranti" a Airuno, la statale che porta a Lecco. In cima alla collina di Airuno a 384m, si trova il Santuario della Rocca.

Il panorama di cui si gode affacciandosi al suo chiostro, una fatica nel salirci che viene senz'altro ripagata dalla visuale

I rilievi che si vedono sono i monti della brianza che si elvano fin ai 900m. Questo è l'habitat dove l'avifauna puo' prolificare senza che vi sia una pressione di disturbo dell'uomo, fin tanto che ci si limiti a fare della caccia fotografica!

Un cigno intento alla cova

Un' anatra che "vira"

Il tratto di alzaia che proviene dalla zona ristoranti verso le lanche

A metà strada fra Brivio ed Olginate poco dopo i ristoranti, l'Adda forma due lanche, visibili anche sulla mappa, dove è facile avvistare esemplari di Airone cinerino, ed altre specie di uccelli.
Dietro le lanche i rilievi dei monti Bergamaschi

Poco prima di Olginate, lungo l'alzaia, si trova questo cippo ad indicare il confine di giurisdizione fra i porti di Brivio e Olginate ovvio che risale ad un po di tempo fa!

Sulla sponda del lago di Olginate è ancorata'un'altra copia del traghetto di Leonardo che è in funzione fra le sponde di Imbersago a Villa d'Adda

Una colonia di cigni nel breve tratto tra lo sbarramento di Olginate ed il lago di Olginate

Il ponte di Olginate, dietro si intravede lo sbarramento sul lago di Garlate

Qui il viaggio finisce, dopo lo sbarramento di Olginate, si apre il lago di Garlate e la ciclabile prosegue ancora solo per poco.
Se si vuole raggiungere Lecco (7,9 km.) occorre per forza immettersi piu' avanti sulla trafficata strada provinciale SP72


 

 

buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2005
pagina creata:30-05-2005
ultimo aggiornamento: 14-08-2010
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