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Valtellina In ciclopedonale dalla Valdisotto alla Valfurva (SO) |
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Dalla
partenza a Mazzo come si può vedere è
un continuo salire con cambi di pendenza, tratti in
falsopiano e brevi tratti in discesa che alla fine
comportano una differenza di quota di 780m, per cui
non è un percorso pianeggiante dedicato a
tutti ed un minimo di allenamento va messo in
conto. Altra cosa
da tenere in conto se si parte al mattino con
ritorno al pomeriggio tenete conto che la discesa
quasi sempre sarà contro vento talvolta
anche importante tanto da costringervi a pedalare,
per cui non fate conto che al rientro potrete
risparmiare energie, questo non ve lo
assicuro! Premessa Si parte da
Mazzo in direzione Bormio sul sentiero Valtellina.
Lo stesso percorso da Tirano a Bormio è
già stato oggetto in passato
di
un report. Allo stesso
modo da Valdisotto a Santa Caterina Valfurva esiste
un precedente
report Quindi vi
chiederete perchè riproporre un altro
report, la risposta semplice è: Sono stati
aggiunti nuovi tracciati ciclopedonali che prima
non esistevano per cui alla fine le nuove parti di
tracciato vanno ad integrarsi con i vecchi report e
alla fine la relativa traccia GPX più
recente sarà il nuovo
riferimento. In questo
report di fatto viene preso in considerazione il
tratto dopo Sondalo, anche se in realtà
qualche modifica al tracciato c'é stata nel
corso degli anni nel tratto da Mazzo a Sondalo, ma
ribadisco basta fare affidamento o alla nuova
traccia o alla nuova cartellonistica posta sul
tracciato, per cui di problemi non ce ne
sono. |
Già
sul finire dell'anno scorso 2020 avevamo visto
alcuni tratti già terminati ed altri in
corso d'opera, quest'anno invece abbiamo trovato i
lavori ultimati. Palizzate
nuove nei punti che hanno ritenuto che dovevano
essere protetti e nuovo tracciato posto poco
distante dal corso del fiume Adda.
La
cartellonistica posta lungo il percorso segnala la
distanza alla prossima area di sosta e dà
l'indicazione per accedere al borgo di Mondadizza.
Poco avanti si vede una fontana posta nell'area di
sosta con tanto di tavolo e panche. Oltre al
tavolo con panche sono presenti anche una panchina
e stalli per posteggiare le bici con copertoni di
misura "normale" le nostre coperture essendo
oversize non possono di certo inserirsi, ma dalla
nostra la presenza del cavalletto non ha dato
problemi
Su tutto il
tracciato del "Sentiero Valtellina" che rammento
copre la tratta da Colico a Bormio, oltre la
presenza di numerose aree di sosta attrezzate con
fontanelle tavoli, panche, stalli per le bici ed
altro, in alcuni tratti si trovano anche colonnine
per la ricarica delle ebike ed anche di
distributori di acqua refrigerata. Inoltre su
tutto il percorso sono presenti cippi come questo
in foto che riportano i km progressivi e di quanto
manca alla località indicata, che in questo
caso sono 17 Km a Bormio. C'è
chi ha la bici coi pedali e pedala e chi senza ed
é costretta a spingere! Nella foto
come si può vedere ci sono anche tratti dove
la salita si fa più pronunciata. Come si
può osservare la palizzata a fianco tutta in
legno adotta delle coperture sommitali ai pali di
sostegno. Sono eseguite in acciaio ed il loro
compito è quello di proteggere il palo da un
rapido deterioramento dovuto al fatto che in alta
montagna oltre alla pioggia ci si trova in presenza
di neve e temperature rigide sotto zero. Questi
fattori possono provocare la rottura del palo a
lungo andare. Mi sento
però di fare una osservazione per quanto
riguarda il fattore sicurezza: Sia le traverse se
fossero state arrotondate negli spigoli e allo
stesso modo arrotondato il palo e soprattutto
arrotondata la copertura superiore metallica ne
sarebbe derivata una maggiore sicurezza passiva del
manufatto. Mi viene
naturale pensare che se un ciclista andasse a
sbatterci contro quegli spigoli potrebbero
arrecargli ferite importanti. Gli stessi
Guardrail sulle strade vengo sagomati con profili
arrotondati, fissati con borchie arrotondate,
fissati a pali con profili arrotondati proprio per
limitare i danni in caso di impatto.
Analogamente
a quanto è successo per la strada statale
dove è stato necessario hanno dovuto
realizzare dei nuovi ponti per il superamento degli
ostacoli naturali permettendo la prosecuzione del
Sentiero Valtellina. Si passa
nei pressi di Grailé dove fino all'anno
scorso si sarebbe pedalato sulla statale ora sono
rari i ciclisti che non utilizzano il Sentiero
Valtellina Il
vantaggio di poter disporre di queste diffuse aree
di sosta fa si che si possa improntare il viaggio
anche con più rilassatezza sapendo che se si
è stanchi ci si può fermare per una
sosta dove recuperare le energie o se si è
in gruppi numerosi fermarsi a lato aspettando i
ritardatari senza per questo creare intralci lungo
il percorso.
Superato
l'abitato di Grailé occorre fare attenzione
per un attraversamento della strada provinciale ex
strada statale dove il Sentiero Valtellina prosegue
sul lato opposto della strada. Fate
attenzione perchè subito dopo aver cambiato
"corsia" un breve tratto è a traffico
promiscuo con i residenti di alcune abitazioni che
per raggiungere casa loro sono costretti a
transitare sulla ciclopedonale. Si tratta comunque
di una cinquantina di metri o poco più. Nel
tratto i foto in fondo si intravede la
ciclopedonale che sale ... ... e che
alla fine si interrompe immettendosi sulla strada
provinciale fino alla località Le Prese
ma... a quanto sembra sono in corso dei lavori per
proseguire il Sentiero Valtellina sino a Le
Prese
Infatti a
fianco del cartello lavori in corso facevano
presumere la realizzazione del proseguimento della
ciclopedonale, non resta che attendere!
Si prosegue
quindi sulla strada provinciale passando sul ponte
sul Fiume Adda. Andando a
dx invece si salirebbe nella bellissima
valle
di Rezzalo Oltrepassato
il ponte sul fiume Adda, la strada prosegue a dx
verso Bormio. Nella foto la chiesa di San Gottardo
a Le Prese.
Passando in
queste frazioni ci si chiede quanti siano ancora i
residenti e si fa presto a dare una occhiata alle
finestre o ai portoni con polvere accumulata per
capire la presenza o meno di persone.
Nei piccoli
borghi spesso si trovavano raggruppati i servizi
essenziali oggi con quel che ve ne
rimane
Si lascia
Le Prese percorrendo la provinciale sino ad una
curva nei pressi di una ex casa cantoniera dove
attraversando un tratto di sterrato si ritrova la
cilopedonale. Anche qui
non penso che il tratto lo abbiano fatto terminare
lontano dalla strada provinciale ma vi sia dietro
l'intenzione di far proseguire la ciclopedonale
sino alla frazione Le Prese
Non che
sulla ex strada statale, poi passata a provinciale,
vi sia un gran traffico se non quello locale o
turistico ma dove c'é la possibilità
di realizzare una pista dedicata solo alle bici e
ai pedoni è sempre una sicurezza in
più. Alle volte
la morfologia del territorio obbliga a passaggi
obbligati questo succede quando si inseriscono
nuove opere a posteriori e non preventivate in
precedenza Dopo il
breve tunnel termina di nuovo il Sentiero
Valtellina proseguendo su una vecchia strada
locale
Si tratta
di un breve tratto fino al gruppo di case poi si
passa di nuovo su un tratto di strada provinciale
proseguendo sempre in salita sino ad incontrare
sulla sx un altro nuovo tratto del Sentiero
Valtellina.
Il recente
tratto inizia a poca distanza dalla ferita sulla
montagna che il 28 luglio 1987 con il distacco
dell'enorme massa dal Monte Zandila travolse
l'abitato di Aquilone e Sant'Antonio Morignone
provocando 42 vittime.
Si prosegue
su un altro ponte dedicato alla
ciclopedonale Il tratto
che corre in corrispondenza di dove si è
verificata la frana si trova in un falso
piano Si passa
poi accanto alla cappelletta che ricorda il tragico
evento
Questo palo
regge gli strumenti di monitoraggio e di
avvertimento alla popolazione in caso di un nuovo
pericolo. Sono
passati ben 34 anni dall'evento ed ancora oggi a
distanza di anni stanno ancora lavorando per la
risistemazione dei luoghi. Questo
dimostra quanto l'uomo è piccolo nei
confronti della natura che in un attimo ci
può letteralmente cancellare dalla faccia
della terra!
Lasciato
Aquilone si sale verso Tola
Da
l'Aquilone in poi il tratto verso Bormio è
ancora quello esistente da tempo. C'è da
dire che tutto il Sentiero Valtellina è
stato realizzato nel corso degli anni aggiungendo
ogni volta nuovi tratti realizzati ognuno dalle
Comunità Montane della Valtellina per il
proprio territorio di competenza. Non
è raro, anzi è frequente trovare
cicloturisti con tanto di borse che percorrono
questo percorso che può essere fatto
tranquillamente a tappe sfruttando le risorse
turistiche che offre tutta la
Valtellina.
Si entra
nel territorio del Comune di Valdisotto Manca poco
a Bormio e i cartelli posti sulla Ciclopedonale
danno le distanze per tutte le altre destinazioni
della Valtellina sino a Colico, punto di inizio del
Sentiero Valtellina Ancora un
tratto di falsopiano verso Cepina
In questo
punto la ciclopedonale si interrompe per
attraversare il ponte sul fiume Adda Più
ci si avvicina a Bormio e più si possono
incontrare persone a piedi cosa che sugli altri
tratti non é molto frequente.
A fianco il
corso dell'Adda
Una breve
interruzione per attraversare una strada e poi si
riprende la ciclopedonale Giunti in
questo punto di impianto sportivo lo si
aggirerà andando a prendere il ponte
sull'Adda che si vede nella prima foto. Superato il
ponte si svolterà a sx sempre in direzione
Bormio. nell'ultima foto a sx la frazione di Santa
Lucia La conca di
Bormio è ormai a portata di pedale con il
corollario delle cime che la circondano
La
ciclopedonale termina qui dopo aver superato il
ponte che passa sul torrente Frodolfo che va a
buttarsi come affluente del fiume Adda. Se si
proseguisse seguendo le indicazioni dei cartelli di
color marrone si arriverebbe sempre su
ciclopedonale in Valdidentro
e in Val
Viola. Prendendo
la direzione per Bormio si passerà sotto il
sottopasso della strada statale e una volta
risaliti si attraverserà un parco dove il
sentiero a sx è destinato alle bici e a dx
quello per i pedoni
Tavoli e
panche sono a disposizione dei fruitori del
parco
Usciti dal
parco, superato un cancello si arriva ad
intercettare la statale che di fronte porta in
Valfurva mentre a dx si sale verso Bormio
2000 Ci sarebbe
anche un tracciato che porta sulla ciclopedonale
del torrente Frodolfo, ma per praticità
siamo andati diritti fino a deviare in
prossimità del vecchio ponte di San
Colombano Ambedue le
soluzioni proposte portano in questo punto dove si
proseguirà diritti Qualche
centinaio di metri dopo giunti qui a sx troverete
la nuova ciclopedonale che affianca il torrente
Frodolfo
Di fatto
esisteva già un tracciato qui in Valfurva
che partiva a fianco della chiesa che si vede nella
foto sopra, ma non era proprio alla portata di
tutti con brevi e ripidi tratti anche sterrati e
ripida discesa nel bosco, di certo riservata a
ciclisti un pochino esperti e non certo adatta ad
una situazione come quella ripresa in questa
immagine! Questo
nuovo tratto in pratica assume un vero titolo di
ciclopedonale in quanto ne permette la fruizione ad
ambedue gli utenti, certo occorre un po' di giusta
convivenza evitando ai pedoni di occupare in
larghezza tutta la corsia e lasciare lo spazio a
chi vi procede in bici.
Come si
vede lo spazio della carreggiata non è ampio
e va condiviso.
Qui
c'é da prepararsi con i rapporti del cambio
per affrontare qualche breve strappo
impegnativo.
Il percorso
è bello sia per il paesaggio ma anche per
come è strutturato con i suoi su e
giù e curve annesse. Sul ponte
del torrente frodolfo qualcuno si porta a casa una
foto ricordo ma i loro cani sembrano più
attratti dall'arrivo delle nostre bici che del
richiamo del loro padrone. Dopo il
ponte il percorso arriva a San Nicolò e la
sua omonima chiesa. Giunti li si passerà
sulla sponda dx del torrente Frodolfo attraversando
un altro ponte.
Da San
Nicolò si prosegue con un bel tratto dove la
carreggiata si amplia e si passerà anche ad
una bella area di sosta con strutture di gioco per
bambini. Nella foto
si raggiunge l'abitato di Sant'Antonio e qui si
aprono alcune scelte possibili per chi volesse non
accontentarsi ed allungare il percorso. Infatti
proseguendo diritti con una carrabile sterrata
è possibile arrivare a Santa Caterina
Valfurva tutte le informazioni le potete trovare in
questo
report
dove anche sono riportate le informazioni di come
era questo tracciato in passato. Altra
alternativa da Sant'Antonio é la Val
Zebrù il report lo trovate
qui va
detto che é un percorso
impegnativo! Ultima
alternativa per chi volesse evitare lo sterrato e
giungere a Santa Caterina Valfurva è quella
di raggiungere la statale che dista un centinaio di
metri.
TRACCIA
GPX Il tempo
passa e piano piano le ciclabili aumentano o
migliorano aggiungendone nuovi tratti, questo ne
è un esempio. I luoghi rimangono gli stessi,
cambia solo la prospettiva visiva degli ambienti
circostanti e soprattutto in questo caso si tende a
facilitarne la fruizione aumentando la sicurezza
in bici con percorsi dedicati il più
possibile alle bici. |
buone pedalate a tutti, Outside |
pagina creata: 1-11-2021 ultimo aggiornamento: 02-11-2021 Percorsi ciclabili - torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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