Verso
l'interno della Maremma
Essendo
questo percorso comune sino a Capanne a quello
già pubblicato per il lago
dell'Accesa
mi è sembrato inutile rifare foto e
descrizioni. Passando sotto Scarlino
l'immancabile foto che ritrae il grazioso antico
borgo con il castello che lo domina.
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Naturalmente
giunti alla frazione di La Pesta, si andrà
diritti senza deviare a sx per il Lago dell'Accesa,
a meno che non abbiate tempo per farlo.
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Superato il
bivio per il lago dell'Accesa ci aspetta il
successivo bivio di cui si vede già il
cartello stradale sulla dx. Siamo nell'ambiente
classico delle colline Toscane, su e giù fra
i poggi, boschi e campi coltivati.
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Preso il
bivio per Capanne, questa volta il Lago dell'Accesa
ce lo vediamo dall'alto
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Sono 33km
dalla partenza ci fermiamo a fare uno spuntino, del
resto il traffico assente e il luogo all'ombra, ci
permette di farlo anche a bordo strada.
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Un ambiente
bucolico più che adatto per una veloce
sosta. Sulla dx giovani piante d'ulivo, in fondo un
Agriturismo con gli immancabili cipressi
accanto.
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Ma dove
l'avrò messo? Alla ricerca dello spuntino
nello zainetto! Visto che viaggiamo su un percorso
su viabilità ordinaria, la paletta per
tenere lontani i veicoli durante il sorpasso
è efficace ed utile, anche se su questo
tratto di auto nemmeno l'ombra!
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Can la
bella strada fra i boschi, con continui su e
giù arriviamo al bivio di Capanne. Questa
volta a differenza del report del Lago dell'Accesa
svoltiamo a sx per Massa Marittima. Fino qui sono
36,8km 391m in ascesa e 211 fatti di
discese.
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La strada
procede fra due colline che di recente hanno subito
un incendio. La costruzione che si vede dovrebbe
avere avuto a che fare con una miniera.
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Un unico
spoglio alberello rimasto, sulla collina i resti
dei tronchi tagliati
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Questo
tratto è molto bello e movimentato. Da
Capanne sono 6km con 226m di salita e 84m di
discesa.
Arrivati vicini a Massa Marittima su un poggio un
classico paesaggio toscano con una abitazione
circondata dai soliti cipressi.
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Giunti al
bivio ai piedi di Massa Marittima abbiamo preso la
salita a dx che porta direttamente a Massa
Marittima. Salita detta dello "schiantapetto" forse
per il fatto che molti ciclisti su questa salita si
sono sentiti male con attacchi di cuore. Sono 2km
con 137m di dislivello con pendenza media 7%, nulla
di che, ma forse volendo strafare....
Per chi
volesse diminuire il dislivello e le pendenze, al
bivio precedente c'é una alternativa,
scendere a sx prendendo la direzione per Siena. La
strada poi si ricongiunge con quella che scende da
Massa Marittima.
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Lasciata
Massa Marittima alle spalle, si scende verso
Ghironda ricongiungendosi con la strada per Siena
che avevo suggerito sopra come alternativa alla
salita dello "schiantapetto". La giornata era
assolata seppur con innocue nubi di condensa sparse
ovunque.
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In
prossimità della rotonda di Pian dei Mucini
il cartello indica a dx la svolta per Siena e
Prata, la nostra prossima meta. Fin qui sono 46,8km
e 689m di salita con una discesa di
350m.
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La strada
che da Pian dei Mucini sale a Prata è famosa
nella Maremma per il detto: Sei storto come la
strada di Prata! E in effetti è un detto che
si addice bene, essendo la strada un'unica curva
quasi priva di tratti rettilinei. Il bello è
che ai lati c'è solo bosco per cui verde
ovunque . Da Pian dei Mucini a Prata sono 9km con
293m di ascesa. Lei è in tenuta con
maglietta ufficiale bellitaliainbici
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La bella
strada arriva in vista di Prata. Ci fermiamo un
attimo a fianco della strada in un'area di sosta
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Prata
è lassù che ci sta aspettando. Si
vede la chiesa attorniata da impalcature per un
evidente restauro.
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Riprendiamo
a pedalare verso Prata sul lungo viadotto,
mantenendoci a lato della carreggiata.
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L'ingresso
per Prata, questa strade in pratica fa da
circonvallazione attorno al borgo che è
posto su un poggio.
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Anche in un
piccolo antico borgo una filiale di una antica
banca fa la sua presenza
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E' la
strada principale e porta al centro del borgo,
molte case sono datate e non hanno un rivestimento
esterno colorato.
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Lo slargo
che si vede, in pratica fa da centro del borgo. In
effetti il borgo antico si trova in cima, dietro le
case di fronte. I vicoli sono molto stretti tanto
che un'auto ci passa a fatica e non tutti i vicoli
sono accessibili, oltre ad essere in forte pendenza
o con gradinate.
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Procedendo
sulla strada che gira attorno al borgo si arriva ad
un punto panoramico. In cima alla collina si scorge
un altro borgo.
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Chiediamo
ad una signora che ci fornisce il nome del borgo,
si chiama Boccheggiano
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Si prosegue
lungo la strada che dà su un altro versante
panoramico.
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Questa
è la vista che lei stava osservando
sopra
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Entriamo
nel centro del borgo vecchio con pavimentazione
fatta da lastroni di pietra. Dei cartelli turistici
con sfondo marrone indicano parti antiche del
borgo
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Qui si
passa nella parte più vecchia del nucleo
verso i resti del castello.
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Come in
tutti i borghi costruiti su dei poggi, di spazi e
terra disponibile per piantare dei fiori non ce
nè, per cui è molto frequente trovare
vasi di fiori e verde ovunque per ravvivare le
mura.
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Le
abitazioni più vecchie sono principalmente
costruite con sassi e pietre e qualche
mattone.
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Sul fondo
il resto del castello smantellato dai Senesi nel
1489 dopo una insurrezione del popolo, ricordate le
guerre fra i Guelfi e Ghibellini? A sx per chi
avesse bisogno d'acqua una fontanella.
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Rocce,
sassi e pietre, ecco una porzione di Prata che
probabilmente è più datata delle
altre.
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Lasciamo
Prata e il suo borgo antico
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Con Prata
alle spalle, ci dirigiamo verso Tatti
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Al bivio
per Tatti si trovano anche le indicazioni per Siena
e Boccheggiano
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Se la
strada per Prata era bella, questa è ancora
più bella, fra gli alberi si scorge ancora
Boccheggiano
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Boccheggiano
è una frazione di Montieri e anche qui i
Senesi occupandolo distrussero il castello e le
mura di fortificazione rimanendo pochi resti di
esse.
Il borgo
già dal 1300' fondava le sue risorse
sull'estrazione di rame e argento nei pressi delle
colline metallifere che le stanno
attorno.
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Come ho
già scritto la strada è molto bella
per andarci in bici, all'inizio c'è da
superare 84m in 3,6km e poi un puro divertimento
con 5km in cui si scende di 180m. sino a
Tatti
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Il traffico
assente ci ha fatto gustare palmo a palmo la
discesa.
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Usciti dal
bosco si apre questa bella visuale verso la piana
di Grosseto. In centro, in fondo, nelle belle
giornate si vede l'isola del Giglio
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Arrivati a
Tatti sono 68km e 1100m di dislivello superati con
705m di discesa fatti. E' l'ora di un meritato
pranzo e ci fermiamo al Barrino in cui ci eravamo
già fermati l'anno scorso.
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La vista da
qui è notevole sia sulla pianura come nella
foto precedente come sul castello di questa
foto.
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La
posizione panoramica di questo ristorante è
quanto di meglio si possa avere. I proprietari
hanno detto che nelle scorse giornate invernali con
un cannocchiale si vedeva la "Concordia"
semi-affondata nell'Isola del Giglio. Giusto per
orientarvi, sui rilievi in fondo a sx si trovano i
borghi di Sticciano
e Montepescali,
mentre nelle colline a dx ci sono Vetulonia
e Buriano
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Sulle
colline attorno ecco un esempio di un podere con
attorno prati coltivati, filari di viti, ulivi e
boschi con sugherete.
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Noi ci
siamo fermati fuori nella terrazza
belvedere
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I prezzi
sono onesti e la qualità è buona, la
vista panoramica "ottima e abbondante!" Da
segnalare che fanno anche la pizza a
mezzogiorno
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Avevo in
programma di scendere verso Collacchia, invece
abbiamo appreso che la strada è franata, per
cui cambio programma. Allunghiamo andando verso
Roccatederighi per poi deviare e scendere verso
Montemassi e poi Ribolla.
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Questo
è il castello di Tatti che è
già stata oggetto di un
passato
report
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Anche
questo è un altro tratto di strada molto
bello. Un cartello lo indica come "Percorso
Cicloturistico della Maremma"
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Da Tatti
sino al bivio per Montemassi, ci sono circa 4,6km
di leggera salita all'1,6% con un'ascesa di 85m. Il
bello di questa tratta è che come le
precedenti di rettilinei ve ne sono ben pochi,
quasi ovunque ci sono boschi e percorrerla in bici
è naturalmente molto bello specie con un
traffico pressoché nullo.
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Di tanto in
tanto qualche casolare spunta sui poggi
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Dove
finisce il bosco si apre la vista su quanto sta'
attorno alla strada
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Punti
panoramici dove si può scorgere anche la
costa ed il mare nelle giornate limpide.
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Guardando
indietro invece si intravede Tatti
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Tatti, come
ho già scritto, vale la pena di essere
visitato. Il centro storico è abbastanza
piccolo per cui non occorre nemmeno tanto tempo.
Consiglio di lasciare le bici al bar e fare
un'escursione a piedi.
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Del resto
come potrebbe non piacere una strada con attorno
simili paesaggi?
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Al termine
del tratto in salita c'è 1km in discesa in
cui si perdono una decina di metri di dislivello
sino al bivio per Montemassi. Sul costone roccioso
si vede Roccatederighi
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Roccatederighi
è un altro antico borgo
medievale...
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...e specie
questa parte antica varrebbe la pena di essere
visitata.
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In fondo,
il bivio dove devieremo per Montemassi
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Un
breve video
della strada
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Anche
questa strada in discesa è bella e
panoramica, perfetta da fare in bici, sembra una
ripetizione con quanto scritto sino ad ora, ma
è proprio così! Il Castello di
Montemassi eretto su uno sperone di roccia appare
all'uscita di una curva e sotto di esso la piana
che va verso il mare.
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Ovunque si
guarda i panorami sono pittoreschi
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Ciò
che rimane del Castello di Montemassi. A dx su una
collina si scorge un altro antico borgo:
Montepescali
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A
Montemassi c'eravamo già
stati
, ma non abbiamo avuto tempo per salire alla rocca,
questa è stata l'occasione per
farlo.
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Visto da
questa angolazione il castello appare abbastanza
intatto ma non è così
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Entrati a
Montemassi abbiamo preso la direzione per il
castello giungendo alla rampa d'accesso. Sulla
collina a sx si scorge in lontananza
Roccastrada
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Roccastrada
l'ho già richiamata in link
precedenti
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Da dove
parte la rampa al castello c'è una casa con
a fianco una panchina in bellavista. La vista
spazia sulla pianura verso Ribolla e le alture dove
si trovano Vetulonia
e Buriano
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La rampa
è invasa da erba alta, ma se si procede si
arriva ad incrociare un altro sentiero a gradoni
che parte più in basso
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L'onore
della posa tocca alla signora
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Con questo
report bellitaliainbici è arrivato a
proporvi ben 200 report e volendo farne 1 alla
settimana vi servirebbero quasi 4 anni per farli
tutti! Non c'è che dire, sono numeri
abbastanza importanti.
Sono consapevole che ne mancano molti altri specie
in altre regioni, ma come vedete di tempo ne
servirebbe veramente molto per allargare l'offerta
attuale che può offrirvi 10.000km di
percorsi e oltre 10.000 fotografie
illustrative
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Per
l'occasione ho fatto realizzare due ciondoli in
argento da un bravo orafo
gioielliere
a Castiglione della Pescaia
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Questo a sx
è l'ingresso al castello, tubi Innocenti e
grate di metallo usate nelle costruzioni a rinforzo
nelle gettate di cemento, è l'unica presenza
di recinzione per l'accesso, null'altro
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Questo
è l'interno della torre a Nord
ovest
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Dalle
rovine una vista sulla pianura sottostante e sui
rilievi dove c'é Montepescali. In fondo al
centro c'è il mare.
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Le rovine
della parte sud est del castello, a sx si intravede
Roccastrada. Termina qui il nostro viaggio, visto
che il rientro una volta scesi a Ribolla è
stato documentato più volte in differenti
report fatti in Maremma ed anche perché si
ripercorre la stessa strada fatta
all'andata.
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CONCLUSIONE
E' stato il
duecentesimo report di bellitaliainbici e devo dire
che il giro o meglio le strade percorse ed i
panorami che abbiamo visti sono quelli che fino ad
ora ci sono piaciuti di più fra tutti quelli
fatti e pubblicati sull'entroterra
Maremmano.
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