Toscana in bici

da Punta Ala a
Prata - Tatti - Montemassi
Home


 

 


Un giro in Maremma che partendo dal mare tocca diversi borghi antichi nell'interno, percorrendo bellissime strade attraverso colline e boschi


In vista di Montemassi

 



Lago dell'Accesa - Prata - Montemassi


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
123km a/r
1465m
Asfalto
Stradale
2%- 7%
✩✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩✩

 

 

 

 

   

 



Un giro in parte ad anello che dal mare porta all'interno della Maremma passando per posti incantevoli.


"

La mappa del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci si è registrati, è possibile nelle preferenze, convertire le miglia in km e viceversa. Inoltre è anche possibile scaricare la traccia per i GPS della Garmin

 

 

IL PERCORSO

Partendo dalla zona campeggi di Punta Ala, si raggiunge la S.P. delle Collacchie in direzione Follonica. A puntone di Scarlino si devia a dx per Bagno di Gavorrano. Si prosegue per Potassa deviando a sx verso Ribolla prendendo dopo 2km al bivio a sx la strada per il Lago dell'Accesa.
Usciti dalla frazione di La Pesta, si svolta a dx per Capanne dove al bivio si svolterà a sx in direzione Massa Marittima scendendo poi alla rotonda di Pian dei Mucini prendendo la strada in salita per Prata. Da lì si va alla volta di Tatti. Da Tatti si prende per Raccatederighi, svoltando al bivio a dx per Montemassi. Si scende poi verso Ribolla per poi congiungersi alla strada fatta all'andata

Rifornimenti idrici

Bagno di Gavorrano, Massa Marittima, Prata

Quale bici usare

Qualsiasi bici purchè molto scorrevole visti i km e le salite da affrontare


Verso l'interno della Maremma

 

Essendo questo percorso comune sino a Capanne a quello già pubblicato per il lago dell'Accesa mi è sembrato inutile rifare foto e descrizioni. Passando sotto Scarlino l'immancabile foto che ritrae il grazioso antico borgo con il castello che lo domina.

 


Naturalmente giunti alla frazione di La Pesta, si andrà diritti senza deviare a sx per il Lago dell'Accesa, a meno che non abbiate tempo per farlo.

 

Superato il bivio per il lago dell'Accesa ci aspetta il successivo bivio di cui si vede già il cartello stradale sulla dx. Siamo nell'ambiente classico delle colline Toscane, su e giù fra i poggi, boschi e campi coltivati.

 

Preso il bivio per Capanne, questa volta il Lago dell'Accesa ce lo vediamo dall'alto

Sono 33km dalla partenza ci fermiamo a fare uno spuntino, del resto il traffico assente e il luogo all'ombra, ci permette di farlo anche a bordo strada.

Un ambiente bucolico più che adatto per una veloce sosta. Sulla dx giovani piante d'ulivo, in fondo un Agriturismo con gli immancabili cipressi accanto.

Ma dove l'avrò messo? Alla ricerca dello spuntino nello zainetto! Visto che viaggiamo su un percorso su viabilità ordinaria, la paletta per tenere lontani i veicoli durante il sorpasso è efficace ed utile, anche se su questo tratto di auto nemmeno l'ombra!

Can la bella strada fra i boschi, con continui su e giù arriviamo al bivio di Capanne. Questa volta a differenza del report del Lago dell'Accesa svoltiamo a sx per Massa Marittima. Fino qui sono 36,8km 391m in ascesa e 211 fatti di discese.


La strada procede fra due colline che di recente hanno subito un incendio. La costruzione che si vede dovrebbe avere avuto a che fare con una miniera.

Un unico spoglio alberello rimasto, sulla collina i resti dei tronchi tagliati

Questo tratto è molto bello e movimentato. Da Capanne sono 6km con 226m di salita e 84m di discesa.
Arrivati vicini a Massa Marittima su un poggio un classico paesaggio toscano con una abitazione circondata dai soliti cipressi.

Giunti al bivio ai piedi di Massa Marittima abbiamo preso la salita a dx che porta direttamente a Massa Marittima. Salita detta dello "schiantapetto" forse per il fatto che molti ciclisti su questa salita si sono sentiti male con attacchi di cuore. Sono 2km con 137m di dislivello con pendenza media 7%, nulla di che, ma forse volendo strafare....

Per chi volesse diminuire il dislivello e le pendenze, al bivio precedente c'é una alternativa, scendere a sx prendendo la direzione per Siena. La strada poi si ricongiunge con quella che scende da Massa Marittima.

Lasciata Massa Marittima alle spalle, si scende verso Ghironda ricongiungendosi con la strada per Siena che avevo suggerito sopra come alternativa alla salita dello "schiantapetto". La giornata era assolata seppur con innocue nubi di condensa sparse ovunque.

In prossimità della rotonda di Pian dei Mucini il cartello indica a dx la svolta per Siena e Prata, la nostra prossima meta. Fin qui sono 46,8km e 689m di salita con una discesa di 350m.


La strada che da Pian dei Mucini sale a Prata è famosa nella Maremma per il detto: Sei storto come la strada di Prata! E in effetti è un detto che si addice bene, essendo la strada un'unica curva quasi priva di tratti rettilinei. Il bello è che ai lati c'è solo bosco per cui verde ovunque . Da Pian dei Mucini a Prata sono 9km con 293m di ascesa. Lei è in tenuta con maglietta ufficiale bellitaliainbici


La bella strada arriva in vista di Prata. Ci fermiamo un attimo a fianco della strada in un'area di sosta

 

Prata è lassù che ci sta aspettando. Si vede la chiesa attorniata da impalcature per un evidente restauro.

Riprendiamo a pedalare verso Prata sul lungo viadotto, mantenendoci a lato della carreggiata.

L'ingresso per Prata, questa strade in pratica fa da circonvallazione attorno al borgo che è posto su un poggio.

Anche in un piccolo antico borgo una filiale di una antica banca fa la sua presenza



E' la strada principale e porta al centro del borgo, molte case sono datate e non hanno un rivestimento esterno colorato.


 

Lo slargo che si vede, in pratica fa da centro del borgo. In effetti il borgo antico si trova in cima, dietro le case di fronte. I vicoli sono molto stretti tanto che un'auto ci passa a fatica e non tutti i vicoli sono accessibili, oltre ad essere in forte pendenza o con gradinate.

Procedendo sulla strada che gira attorno al borgo si arriva ad un punto panoramico. In cima alla collina si scorge un altro borgo.



Chiediamo ad una signora che ci fornisce il nome del borgo, si chiama Boccheggiano

Si prosegue lungo la strada che dà su un altro versante panoramico.

Questa è la vista che lei stava osservando sopra

Entriamo nel centro del borgo vecchio con pavimentazione fatta da lastroni di pietra. Dei cartelli turistici con sfondo marrone indicano parti antiche del borgo

Qui si passa nella parte più vecchia del nucleo verso i resti del castello.

Come in tutti i borghi costruiti su dei poggi, di spazi e terra disponibile per piantare dei fiori non ce nè, per cui è molto frequente trovare vasi di fiori e verde ovunque per ravvivare le mura.


Le abitazioni più vecchie sono principalmente costruite con sassi e pietre e qualche mattone.

 

Sul fondo il resto del castello smantellato dai Senesi nel 1489 dopo una insurrezione del popolo, ricordate le guerre fra i Guelfi e Ghibellini? A sx per chi avesse bisogno d'acqua una fontanella.

Rocce, sassi e pietre, ecco una porzione di Prata che probabilmente è più datata delle altre.

 
Lasciamo Prata e il suo borgo antico

Con Prata alle spalle, ci dirigiamo verso Tatti

Al bivio per Tatti si trovano anche le indicazioni per Siena e Boccheggiano



Se la strada per Prata era bella, questa è ancora più bella, fra gli alberi si scorge ancora Boccheggiano

Boccheggiano è una frazione di Montieri e anche qui i Senesi occupandolo distrussero il castello e le mura di fortificazione rimanendo pochi resti di esse.

Il borgo già dal 1300' fondava le sue risorse sull'estrazione di rame e argento nei pressi delle colline metallifere che le stanno attorno.

Come ho già scritto la strada è molto bella per andarci in bici, all'inizio c'è da superare 84m in 3,6km e poi un puro divertimento con 5km in cui si scende di 180m. sino a Tatti




Il traffico assente ci ha fatto gustare palmo a palmo la discesa.

Usciti dal bosco si apre questa bella visuale verso la piana di Grosseto. In centro, in fondo, nelle belle giornate si vede l'isola del Giglio


Arrivati a Tatti sono 68km e 1100m di dislivello superati con 705m di discesa fatti. E' l'ora di un meritato pranzo e ci fermiamo al Barrino in cui ci eravamo già fermati l'anno scorso.


La vista da qui è notevole sia sulla pianura come nella foto precedente come sul castello di questa foto.

La posizione panoramica di questo ristorante è quanto di meglio si possa avere. I proprietari hanno detto che nelle scorse giornate invernali con un cannocchiale si vedeva la "Concordia" semi-affondata nell'Isola del Giglio. Giusto per orientarvi, sui rilievi in fondo a sx si trovano i borghi di Sticciano e Montepescali, mentre nelle colline a dx ci sono Vetulonia e Buriano

 

Sulle colline attorno ecco un esempio di un podere con attorno prati coltivati, filari di viti, ulivi e boschi con sugherete.


Noi ci siamo fermati fuori nella terrazza belvedere

I prezzi sono onesti e la qualità è buona, la vista panoramica "ottima e abbondante!" Da segnalare che fanno anche la pizza a mezzogiorno




Avevo in programma di scendere verso Collacchia, invece abbiamo appreso che la strada è franata, per cui cambio programma. Allunghiamo andando verso Roccatederighi per poi deviare e scendere verso Montemassi e poi Ribolla.


Questo è il castello di Tatti che è già stata oggetto di un passato report

Anche questo è un altro tratto di strada molto bello. Un cartello lo indica come "Percorso Cicloturistico della Maremma"



Da Tatti sino al bivio per Montemassi, ci sono circa 4,6km di leggera salita all'1,6% con un'ascesa di 85m. Il bello di questa tratta è che come le precedenti di rettilinei ve ne sono ben pochi, quasi ovunque ci sono boschi e percorrerla in bici è naturalmente molto bello specie con un traffico pressoché nullo.



Di tanto in tanto qualche casolare spunta sui poggi




Dove finisce il bosco si apre la vista su quanto sta' attorno alla strada

Punti panoramici dove si può scorgere anche la costa ed il mare nelle giornate limpide.



Guardando indietro invece si intravede Tatti

Tatti, come ho già scritto, vale la pena di essere visitato. Il centro storico è abbastanza piccolo per cui non occorre nemmeno tanto tempo. Consiglio di lasciare le bici al bar e fare un'escursione a piedi.

Del resto come potrebbe non piacere una strada con attorno simili paesaggi?


Al termine del tratto in salita c'è 1km in discesa in cui si perdono una decina di metri di dislivello sino al bivio per Montemassi. Sul costone roccioso si vede Roccatederighi

 

Roccatederighi è un altro antico borgo medievale...



...e specie questa parte antica varrebbe la pena di essere visitata.



In fondo, il bivio dove devieremo per Montemassi



Un breve video della strada




Anche questa strada in discesa è bella e panoramica, perfetta da fare in bici, sembra una ripetizione con quanto scritto sino ad ora, ma è proprio così! Il Castello di Montemassi eretto su uno sperone di roccia appare all'uscita di una curva e sotto di esso la piana che va verso il mare.


Ovunque si guarda i panorami sono pittoreschi



Ciò che rimane del Castello di Montemassi. A dx su una collina si scorge un altro antico borgo: Montepescali


A Montemassi c'eravamo già stati , ma non abbiamo avuto tempo per salire alla rocca, questa è stata l'occasione per farlo.



Visto da questa angolazione il castello appare abbastanza intatto ma non è così



Entrati a Montemassi abbiamo preso la direzione per il castello giungendo alla rampa d'accesso. Sulla collina a sx si scorge in lontananza Roccastrada



Roccastrada l'ho già richiamata in link precedenti




Da dove parte la rampa al castello c'è una casa con a fianco una panchina in bellavista. La vista spazia sulla pianura verso Ribolla e le alture dove si trovano Vetulonia e Buriano




La rampa è invasa da erba alta, ma se si procede si arriva ad incrociare un altro sentiero a gradoni che parte più in basso




L'onore della posa tocca alla signora




Con questo report bellitaliainbici è arrivato a proporvi ben 200 report e volendo farne 1 alla settimana vi servirebbero quasi 4 anni per farli tutti! Non c'è che dire, sono numeri abbastanza importanti.

Sono consapevole che ne mancano molti altri specie in altre regioni, ma come vedete di tempo ne servirebbe veramente molto per allargare l'offerta attuale che può offrirvi 10.000km di percorsi e oltre 10.000 fotografie illustrative




Per l'occasione ho fatto realizzare due ciondoli in argento da un bravo orafo gioielliere a Castiglione della Pescaia



Questo a sx è l'ingresso al castello, tubi Innocenti e grate di metallo usate nelle costruzioni a rinforzo nelle gettate di cemento, è l'unica presenza di recinzione per l'accesso, null'altro




Questo è l'interno della torre a Nord ovest




Dalle rovine una vista sulla pianura sottostante e sui rilievi dove c'é Montepescali. In fondo al centro c'è il mare.


Le rovine della parte sud est del castello, a sx si intravede Roccastrada. Termina qui il nostro viaggio, visto che il rientro una volta scesi a Ribolla è stato documentato più volte in differenti report fatti in Maremma ed anche perché si ripercorre la stessa strada fatta all'andata.


CONCLUSIONE

E' stato il duecentesimo report di bellitaliainbici e devo dire che il giro o meglio le strade percorse ed i panorami che abbiamo visti sono quelli che fino ad ora ci sono piaciuti di più fra tutti quelli fatti e pubblicati sull'entroterra Maremmano.


 

 


buone pedalate a tutti, Outside

Un foto racconto di Cadore designer © 2014
pagina creata:02-08-2014
ultimo aggiornamento: 27-07-2015
Percorsi ciclabili - torna su
Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore.

     

Info cookie »