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in bici Melzo giro dei 30 km |
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Il
tracciato si snoda sui confini delle Province di
Milano e di Lodi. I tratti evidenziati in verde
sono riferiti alle ciclopedonali, quelli in giallo
i tratti su alzaie sterrate mentre gli altri tratti
sono su strade locali a bassa traffico tranne nei
giorni lavorativi nelle ore di punta per chi si
reca o torna dal lavoro.
Salvo
i cavalcavia e qualche breve strappo nella zona fra
Comazzo e Corneliano Bertario, il percorso è
tutto pianeggiante ed i tratti sterrati non
presentano alcuna difficoltà. Presso
il santuario della Madonna di Rezzano e il cimitero
di Corneliano Bertario Bici da
Trekking o MTB, eventualmente anche una City bike
con gomme per lo sterrato leggero.
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Partenza da
Melzo, ad una ventina di chilometri ad est di
Milano. La città è posta sull'asse
ferroviario Milano - Venezia, con fermate del
Passante Ferroviario Treviglio - Varese-
Novara. Anche Melzo
nel suo piccolo ha tracce del passato, questo
è il Palazzo Trivulzio trasformato in
residenza sulla base di un precedente castello di
cui si conservano alcune parti come la torre qui
visibile ed altre parti poste dietro questa
facciata, come il lato ovest e sud, compreso un
vecchio muro di cinta ad est a chiusura del cortile
del palazzo.
Ora dietro
questa facciata, da anni è presente il
Cinema Teatro Trivulzio I tempi
cambiano e se nel 1623 Melzo si ritrovava cinta da
mura e fossato e quattro porte d'accesso, ora di
tutto questo è rimasto ben poco, un paio di
porte come la porta Milano posta a ovest e la Porta
Lodi posta a sud. Il lato
ovest del palazzo, dove sull'angolo fra la torre e
il palazzo è situato l'ingresso con la scala
d'onore che porta al salone Lo scalone
d'onore interno che conduce al salone principale
del palazzo. In cima il ritratto di Gian Giacomo
Trivulzio che qui vi soggiornò per alcuni
mesi nel 1499, dopo aver ricevuto in premio il
feudo di Melzo per aver sconfitto a Milano Ludovico
il Moro. Nel salone
si tengono, manifestazioni culturali e artistiche,
come l'esibizione del soprano di bellitaliainbici
di qualche anno fa Si parte; a
Nord-est di Melzo da Via Aldo Moro una recente
ciclabile va a congiungersi con quella in direzione
Pozzuolo Martesana. Per chi ne
avesse necessità lungo tutta la via Aldo
Moro si trovano 4 parcheggi Benché
il Comune abbia classificato questo percorso solo
Ciclabile con tanto di cartelli, i pedoni non
mancano mai, spesso con cani al guinzaglio. In fondo a
questa ciclabile si svolterà a dx sulla
ciclopedonale per Pozzuolo Martesana Questa
è la ciclopedonale per Pozzuolo
Martesana. Fino a
qualche anno fa la ciclopedonale fra i due Comuni
era tutta in piano, poi l'avvento della costruzione
della TEEM Tangenziale Est Esterna Milanese ha
stravolto questo angolo di territorio e le sue
ultime campagne rimaste. Qui si
è sul cavalcavia della TEEM, se non altro
nelle giornate terse da questa altezza si ha uno
sguardo più ampio sulle Prealpi verso est
sino al Monte
Guglielmo
e sugli Appennini ad esempio sino alla cima del
Monte
Penice Per chi
volesse vedere quali monti si vedono può
dare uno sguardo qui
Prima di
queste opere qui si era in piano ed in aperta
campagna, mentre sotto a dx c'era un bello stagno
con folti alberi Ogni foto
scattata testimonia il passato e bellitalianbici
dopo 12 anni ha accumulato un sostanzioso e
prezioso archivio fotografico che si sta
avvicinando ai 20.000 scatti. Giunti a
Pozzuolo Martesana dopo essere passati davanti al
cimitero si prosegue sul vialetto alberato che
è rimasto a testimoniare il
passato. Dovete
sapere che anni addietro Pozzuolo Martesana era
collegato a Melzo attraverso la strada a fianco, ex
Cassanese. Era un lungo rettilineo affiancato da
alberi come questi su ambo i lati. Ora di
tutto ciò non rimane quasi nulla se non due
brevi tronconi di strada spezzati dalla TEEM
Tangenziale Est Esterna Milanese Entrati a
Pozzuolo Martesana dovrete affrontare circa 300
metri di senso vietato per cui ponete la massima
attenzione
Sfruttate i
marciapiedi appena possibile, in genere viene
utilizzato in bici il marciapiede a sx, posto fra
la chiesa e l'auto Giunti
davanti al Municipio spostatevi a dx facendo
attenzione a quando passate davanti al suo
ingresso, potrebbe sempre uscire all'improvviso
qualche persona Altra
attenzione da porre è al termine del
marciapiede perchè passa davanti
all'ingresso di una gelateria! Si esce da
Pozzuolo Martesana arrivando a questa rotatoria
dove si prenderà a dx; Al ritorno invece si
arriverà dalla strada oltre il lampione in
centro che collega Pozzuolo Martesana alla sua
frazione di Trecella. Dopo aver
svoltato a dx alla rotatoria precedente un lungo
sovrappasso ferroviario porta a passare sopra la
ferrovia Milano - Venezia e ai binari della nuova
linea ad alta velocità sempre della stessa
tratta che però per ora termina a Brescia.
Attualmente mi pare sia in costruzione il
prolungamento a Verona Porta Nuova. Giù
dalla lunga discesa si attraversa la frazione di
Bisentrate ora abitato da poche anime un tempo
invece dotato anche di scuole. Forse
occorre tener presente che l'Italia ha subito delle
profonde trasformazioni sul finire degli anni 50'
con l'introduzione sempre più massiccia
della meccanizzazione nel comparto agricolo e
conseguente riduzione della forza lavoro che poi si
è riversata nelle industrie che stavano
iniziando ad allargarsi. Il
risultato dell'abbandono delle campagne è
ora davanti a noi, piccoli borghi semideserti,
grandi cascinali deserti che oramai non servono
più ad accogliere stuoli di
contadini. Si vorrebbe
pensare che la storia finisca qui, invece anche le
fabbriche si sono svuotate da tempo con chiusure e
delocalizzazioni e la globalizzazione incessante
dove non importa dove tu produca, purché tu
lo faccia al prezzo più competitivo.
Seguendo la
strada verso Truccazzano si passa davanti al
Santuario della Madonna di Rezzano dove sulla curva
se vi serve dell'acqua troverete una
fontanella All'uscita
del viale del Santuario sulla sx troverete una
ciclopedonale di cui potrete
approfittare La
ciclopedonale termina a questa rotatoria dove si
proseguirà su strada normale svoltando a sx
La strada
presenta alcuni dossi rallenta traffico abbastanza
pronunciati per cui fate attenzione Si tratta
di una strada ad uso locale che non ha un utilizzo
frequente, quindi adatta ad andare in bici o a
piedi, ovvio con le dovute attenzioni, può
sempre transitarvi qualcuno! Al suo
termine la strada si raccorda con quella che a sx
va ad Albignano e a dx a Truccazzano, ma anche
sulla ciclopedonale che vi corre parallela e che si
prenderà svoltando a dx Un lungo
rettilineo porta a Truccazzano Giunti in
fondo alla ciclabile passato il ponte sulla roggia
si svolterà a sx attraversando il passaggio
ciclopedonale dirigendosi verso il vialetto che
porta al cimitero
Poco prima
del cimitero si passerà sul canale Muzza
& Canale
Muzza che nasce non molto distante da qui a Cassano
d'Adda, sotto il Castello Borromeo
Dopo essere
passati davanti al cimitero un sottoppasso vi
permetterà di attraversare la strada
Rivoltana restando sulla ciclopedonale Ciclopedonale
che altri non è che la vecchia strada che
conduceva a Corneliano Bertario. Oggi fa stupore
pensando che su queste strette strade potevano
passarci anche dei mezzi pesanti La
ciclopedonale la si lascia in questa curva per
proseguire diritti affiancando da qui in poi il
corso del canale Muzza.
Per gli
abituali lettori di bellitaliainbici non è
certo la prima volta che vedono questo tratto del
canale Muzza. Infatti è stato inserito
più volte ma ovviamente in differenti
percorsi. Da qui sino
al ponte di Lavagna si pedala su sterrato sempre a
fianco del canale Muzza. Attenzione:
quando arriverete alla costruzione che si vede
nella foto precedente dovrete svoltare a dx e
subito dopo vi troverete una sbarra che il
più delle volte è chiusa. Quindi non
entrate a tutta velocità, anche
perché è una curva cieca e potrebbe
arrivare anche qualcuno in senso
opposto! Qui ci si
può rilassare, niente traffico, niente
rumori, solo il flusso dell'acqua che scorre veloce
e nella bella stagione il cinguettio degli
uccelli
Il canale
non ha un andamento tutto rettilineo ma affronta
diverse curve tanto da non rendere per nulla noioso
questo percorso. Non sembra
ma questo canale ha una portata molto significativa
quasi per tutto l'anno L'argine
è precluso al traffico, salvo per i
residenti di un paio di cascine e per i loro mezzi
agricoli che raramente si ha l'occasione di
incontrare.
Per quanto
vi passi spesso, l'ambiente è sempre
accattivante ed ogni stagione ha il suo fascino.
Certo parecchi decenni fa se si fosse passati di
qui si sarebbero potuti vedere molti più
alberi, ma si sa le cose cambiano nel tempo, non
certo per causa della natura ma piuttosto per mano
dell'uomo che ne modifica il paesaggio. Curva dopo
curva il paesaggio cambia un po' .. ... ed
alcuni tratti a fianco del bosco fanno venire in
mente alcuni quadri Scrivevo
che il flusso dell'acqua è molto veloce e in
questo punto lo potrete verificare di persona. E' molto
probabile che nel punto dove mi trovavo avessi un
piede nella Provincia di Milano e l'altro nella
Provincia di Lodi
Di certo
qui si è nel Lodigiano e sullo sfondo si
intravede Lavagna Anche qui
le stagioni vi faranno apparire il paesaggio in
modo ben differente, infatti gli alberi a dx in
piena estate hanno un tutt'altro aspetto con le
loro chiome verdi e rigogliose Qui a
Lavagna si lascerà lo sterrato per passare a
sx sul ponte che porta sulla nuova ciclopedonale
che conduce a Comazzo , il Comune a cui appartiene
la frazione di Lavagna. Se si
proseguisse diritti si arriverebbe ad attraversare
la strada che porta a dx a Lavagna e a sx a
Comazzo; proseguendo diritti si arriverebbe a
Vaiano e poi a Merlino. Le cose
però non si ridurrebbero solo a questo
perchè da questo crocevia ho fatto passare
alcuni percorsi: Il
giro delle tre Province
Questi
ponti sono stati inaugurati quest'anno e vanno a
collegarsi con la nuova ciclopedonale che conduce a
Comazzo. Il primo
ponte scavalca la Roggia Brivio mentre il secondo
la Roggia Codogna La strada
che conduce da Lavagna a Comazzo è molto
stretta ed è sempre stata molto frequentata
dai ciclisti per cui questa nuova opera va
senz'altro verso la sicurezza di
quest'ultimi. Di fronte
alla cascina Beccia due curve spezzano i due
rettilinei Questa
ciclopedonale come ho scritto è stata
inaugurata quest'anno, ma direi che per quanto
riguarda la segnaletica non ci siamo
proprio. 1) Come al
solito in modo erroneo sono stati posti i cartelli
blu di fine ed inizio del percorso
ciclopedonale 2) Mancano
le strisce per l'attraversamento pedonale e
ciclabile vedi
stralcio qui sotto Dopo cinque
anni suppongo che i preposti ai lavori pubblici da
poco realizzati abbiano assimilato le normative
vigenti! L'arrivo a
Comazzo segna il "giro di boa" per cui si
prenderà la via del ritorno in direzione
Corneliano Bertario. Il tratto
fra Comazzo e Corneliano Bertario mi è
sempre piaciuto perchè è movimentato
con curve abbinate a degli strappi, dove non di
rado si vedono ciclisti impegnati a scollinare
mettendosi d'impegno. Dove si
trova il palo è il punto di scollinamento di
questo tratto Si scende e
poi ci si trova davanti questo lungo rettilineo che
termina in fondo con una curva secca a dx in salita
Più
o meno in questo punto si passa di nuovo il
confine, si lascia la Provincia di Lodi per
rientrare in quella di Milano Affrontata
la curva si guarda il cielo o meglio, visto che si
è in salita, si guarderà l'asfalto
per chi si alzerà a danzare sui pedali alla
Pantani Terminato
il breve strappo, in fondo al rettilineo troverete
il cimitero di Corneliano Bertario posto sulla
curva. Se vi serve dell'acqua lì troverete
una fontanella. Dopo il
cimitero un rettilineo e poi una breve discesa con
curve dove potrete rilanciare l'andatura prima di
arrivare sotto allo strappo che sale a Corneliano
Bertario
Si entra
nel Parco Adda Nord Da qui la
strada inizia a salire con lo strappo finale fra le
case Terminato
lo strappo svoltate a dx dove vi ritroverete a dx
il Castello Borromeo Francamente
non ricordo quante volte sia passato davanti a
questo Castello, ma sempre mi sono chiesto dove
fosse l'ingresso carraio. Visto che
la strada a fianco del castello non era sbarrata,
ho voluto dare un'occhiata e.... ....
finalmente una volta entrato dalla strada che si
vede a dx, poco più avanti ho trovato
l'ingresso della porta carraia con tanto di nicchie
sopra di essa che erano riservate ai leveraggi del
ponte levatoio. Naturalmente
anche questa corte non l'avevo mai vista
Il limite
della corte dà sulla depressione che
parecchi secoli fa dava sul Lago Gerundo di cui
però non si hanno descrizioni storiche, ma
sta di fatto che molti paesi che si trovano su
quelle che potrebbero essere le sue rive vi si
trovino dei toponimi ad esso dedicati. Già
che c'ero riguadagnando l'uscita dalla corte ho
voluto deviare a dx sulla strada in discesa che
porta a quello che era il Lago Gerundo Si scende a
fianco della chiesa arrivando qui . In alto a sx si
vede la costruzione che si trovava nella
corte
Basta
proseguire verso i campi per trovarsi nella
depressione dell'ex lago Gerundo La strada
di campagna si perde poi nei campi verso il fiume
Adda. Si pensi che l'ipotetico Lago Gerundo doveva
estendersi da qui sino al fiume Serio, quindi in
ampiezza era attorno ai 18 km, misura un po'
superiore a quelle del Lago di Garda Dopo
parecchi decenni finalmente ho cambiato il solito
punto di vista panoramico su Corneliano Bertario!
Tutto sommato una bella veduta
pittorica. In centro
si vedono i fabbricati che sono nella corte esterna
del castello dalla parte dell'ingresso
carraio. Soddisfatto
dalla nuova scoperta dell'altra faccia del borgo,
ho ripreso la strada verso Truccazzano inserendomi
nella Pista ciclopedonale segnalata dai cartelli
marroni che riportano anche le distanze. Corneliano
Bertario è una frazione di
Truccazzano. Questa
ciclopedonale arriva ad intercettare il canale
Muzza nel punto in cui in precedenza si aveva
incontrato l'inizio del tratto sterrato; In
corrispondenza della curva alla fine del rettilineo
si arriverà a vedere di nuovo il canale
Muzza. Da qui si rifà il percorso fatto
all'andata sino al ponte sulla Muzza vicino al
Cimitero di Truccazzano Dopo essere
passati davanti al cimitero proseguite nel
parcheggio che si vede a dx
In fondo al
parcheggio, a dx troverete l'alzaia sulla sponda
del canale Muzza che porta ad Albignano. Questa
è la sponda sx del canale Si ritorna
sull'alzaia con fondo sterrato abbastanza
compatto Più
avanti il percorso diventa più bello
affiancato da più vegetazione Il canale
non è scomparso è solo nascosto dagli
alberi e la vegetazione Quando
d'estate fa caldo qui si sta bene e spesso tante
persone prediligono questo tratto per passeggiare
al fresco. In questo
periodo dove la vegetazione incomincia a
defogliarsi lascia più spazio alla vista sul
canale Nei pressi
di Albignano si trova l'altra sbarra che preclude
al traffico i mezzi non autorizzati Giunti allo
stop si proseguirà diritti, ma già
che ci siete date pure uno sguardo a sx verso
Albignano Albignano
frazione di Truccazzano visto dal vecchio ponte
storico
Accattivante
questa vista sul canale e sulle case
colorate Se dal
ponte si proseguisse diritti si andrebbe a fare
questo
report.
Per proseguire si svolterà a sx sino a
trovare una strada in salita a sx che porta su un
altro ponte sulla Muzza. Prima di
arrivare al ponte troverete dei cartelli di divieto
di transito alle bici. Quindi
occorrerebbe procedere a piedi spingendo la
bici. Dopo il
ponte giunti alla rotatoria si andrà
diritti, nella direzione dell'auto salendo dopo sul
ponte che passa sopra la nuova autostrada
Bre.Be.Mi. Scesi dal
ponte e giunti alla successiva rotatoria si
prenderà la strada a sx verso Trecella. Risalendo
si troverà un'altra rotatoria dove a sx
prenderete questa ciclopedonale verso Pozzuolo
Martesana rifacendo poi il percorso inverso fatto
all'inizio di questo report per tornare al punto di
partenza a Melzo.
Questo giro
fra le due Province di Milano e Lodi mostra ancora
una parte di territorio fruibile in bici senza
grossi problemi di traffico restando a lungo su
percorsi protetti. L'ambiente come si evince dalle
numerose foto è molto accattivante
|
buone
pedalate a tutti, Outside |
pagina creata:17-11-2017 ultimo aggiornamento: 21-11-2017 Percorsi Ciclabili- torna su Ogni uso o sfruttamento dei miei progetti a scopo commerciale, senza un preventivo accordo scritto, é vietato. La riproduzione di questo sito in toto o in parte é vietata senza il consenso scritto dell'autore. |
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