Lombardia in bici

salita
Dervio
Artesso e Sommafiume
(LC)

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Una meta panoramica, con gli ultimi due tratti immersi nei boschi. La strada partendo da Dervio sale nel primo tratto della selvaggia Valvarrone per poi lasciarla deviando verso nord in direzione del lago di Como.

Giunti in cima ad Artesso, un piacevole bosco con un piccolo laghetto e area picnic vi attende per un meritato riposo, per poi scendere in visita a Sommafiume.

 


Laghetto di Artesso 1217m


Castello Orezia - Sommafiume - Lago di Artesso  

Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
32,6km
a/r
1058m
asfal/sterr
stradale
7% - 15%
✩✩✩✩
✩✩

✩✩✩✩

 

 

 

 

 

 

 

 


La mappa con curve di livello danno una idea concreta su come ci si muove nel territorio e la sua conformazione.

Da questa carta si può osservare che il fondovalle è privo di insediamenti abitativi, che invece occupano livelli sopra i 600m. La stessa valle mostra pendenze ripide sui due versanti.

Da notare sulla destra il monte Legnoncino, teatro di un altro report partendo sempre da Dervio, di cui condivide il percorso sino in prossimità di Introzzo.




Alto Lario

Questo é il contesto in cui ci si trova salendo ad Artesso e poi a Sommafiune. La strada pur risalendo per un breve tratto la Valvarrone, poi se ne discosta piegando verso nord. In pratica ci si ritrova dove il Lago di Como ha il suo inizio.

Da Sommafiume é possibile vedere la foce del Fiume Adda che si getta nel lago. Purtroppo la fitta vegetazione copre un pò la visuale ed occorre cercare degli scorci fra i rami degli alberi.

Sopra e alla destra di Artesso e Sommafiume si trova la cima del Legnoncino, mentre il picco all'estrema destra é il monte Legnone. Da Sommafiume é possibile vedere anche il Pian di Spagna, sarebbe la zona di terreno alluvionale creata dal fiume Adda che si estende fra: Colico, Sorico e Dubino. Questo terreno é stato accumulato nel corso del tempo quando ancora il fiume Adda sfociava nel suo percorso naturale a nord, fra Dubino e Verceia, precisamente a Bocca d'Adda. Per le frequenti esondazioni dell'Adda che rendeva la zona paludosa e malsana nel 1858 fu portata a termine l'opera di canalizzazione della foce del fiume Adda, scavando un canale che da Sant'Agata porta direttamente nel lago di Como.

Osservando la mappa soprastante si vede benissimo il canale rettilineo che parte all'incirca a sx. della cima del monte Legnone.

Per ultimo sempre guardando la mappa non posso che suggerirvi altri report che ho pubblicato, come il Sentiero Valtellina, La ciclabile della Valchiavenna , il percorso da Sorico a San Bartolomeo, il percorso da Sorico a Dascio, e volendo dopo Chiavenna La Ciclabile della Valbregaglia


Quote e dislivelli dei vari tratti



   

 

Il percorso

Si tratta di una salita riservata a chi é già allenato e permette dopo 1000 metri di dislivello di arrivare in una zona tranquilla in mezzo ad un bosco con un piccolo laghetto.

Un bel percorso specie il tratto nel bosco, e naturalmente bei scorci sul lago di Como e su parte della Valtellina raggiungendo Sommafiume.



Come arrivarci

Raggiunto Lecco si prende la superstrada in direzione per la Valtellina uscendo a Bellano. Scesi a Bellano dopo aver passato il passaggio a livello della ferrovia, si prosegue verso il centro sulla SP72 (ex. SS) svoltando a dx. verso Dervio.


Distanze

Da Milano: 93km , 70km da Bergamo, 60km da Como, 31km da Lecco.

Dove parcheggiare

Arrivati a Dervio dopo essere usciti dalla galleria, troverete sulla vs. dx. l'indicazione per la Valvarrone, bene, quella é la strada che si dovrà prendere per salire in bici,
ma immaginando che sarete arrivati in auto, dovrete parcheggiare, per cui invece
di svoltare per la Valvarrone procedete diritti, subito dopo a sx. troverete delle vie dove sarà possibile parcheggiare, come in via Santa Cecilia o in via Guglielmo Marconi.

Seguendo l'indicazione per la Valvarrone si percorre la via Duca d'Aosta, la vecchia provinciale, passando davanti alla Chiesa di San Quirico e Giulitta, risalente all' VIII sec. con campanile romanico del XI-XII sec. con bifore alla sommità, un tipo di costruzione rara nel territorio del Lecchese.

Superata la chiesa si passa sul ponte di San Quirico dove sotto scorre il fiume Varrone. In centro alla foto la località Castello, mentre a dx. si vede la cima del monte Legnoncino.

Sopra una rupe sorge il Castello di Orezia che domina Dervio sin dal XIV sec. costruito per sbarrare la strada che mette in comunicazione con la Valsassina

 

 

 

Dopo qualche tornante si arriva al Castello di Orezia, sullo sfondo le montagne hanno un residuo di neve che quest'anno da queste parti ha fatto una scarsa e breve comparsa e queste scarse precipitazioni hanno lasciato il segno con una vegetazione rinsecchita. Il mio destriero d'acciaio scalpita per la prima uscita stagionale in salita e non vede l'ora di ripartire per uscire dal letargo invernale.


 

 Ad un tornante mi ha fatto impressione questo bosco che sembra attendere un pò d'acqua da non so quanto tempo.

 

Anche risalendo la Valvarrone si nota la vegetazione rimasta a "secco"



L'ingresso della Valvarrone a sx. é dominato dalla cima del Monte Legnoncino già soggetto di un mio report nel passato. Dalla cima del Legnoncino poi si gode di una vista panoramica eccezionale! 


 

Questo é l'anticipo di ciò che potreste vedere sul Lago di Como salendo in cima al Legnoncino mentre questo é il report dedicato.

 

 

Tornante dopo tornante si sale in quota e pur essendo in una giornata di sole e senza nubi, l'assenza di vento fa innalzare della foschia sul lago di Como. In effetti a sx. dove vedete la foschia, lì si sarebbe dovuto vedere il lago di Como, poco male per mé che ormai l'ho visto da tutte le angolazioni.
La cima che vedete a sx. é il Monte Tremezzo, altro
report pubblicato, che consiglio caldamente.



La frazione di Vestreno con la foschia sul lago di Como, per una volta dovrete scoprire da voi il panorama andandoci di persona!




Guardando indietro la Valvarrone è là sotto, con la frazione di Introzzo in bella mostra.




Dopo aver lasciato la strada che porta a Introzzo, si prende il bivio a sx. in direzione Sueglio, Artesso, Sommafiume. Qui é la chiesa di Sueglio.



Un piccolo ponte in pietra sopra un ruscello a Sueglio.



La parrochiale di San Martino



Giunto a Sueglio fa un certo effetto non vedere il lago di Como



Fra una selava intricata di cavi elettrici una panoramica su Sueglio.
Alle volte mi chiedo se quelli dell'Enel lo facciano apposta per deturpare i paesaggi Italiani dove negli scorci più significativi mi ci trovo sempre di mezzo i cavi elettrici!



Vi consiglio comunque di fare una sosta a Sueglio, perché fidatevi, il lago sotto di voi c'é e lo vedrete!






Si sale ancora e gli alberi del bosco ancor spogli fanno intravedere la Località Tocco




Una panoramica della frazione di Tocco
 

 
Una vista dai tetti di Tocco verso la Valvarrone


Dalla frazione di Tocco guardando la cima del Monte Legnoncino potrete scorgere la croce, che é quella che avete visto in una foto precedente scattata proprio in cima al monte.




Giunti a questo bivio se proseguite andrete a Sommafiume, mentre a dx. salirete per Artesso


Ecco il Lago di Artesso é il 1° Marzo ma il laghetto é ancora ghiacciato. Qui troverete una fontanella e alcune panche e tavoli.


Niente male come zona relax in un bel bosco di larici



Una foto ricordo prima di scendere a Sommafiume


Aggirata la montagna la strada scende verso Sommafiume, sullo sfondo il monte Legnone



Arrivati a Sommafiume verrete ripagati con un bel panorama sull'alto Lario e il Pian di Spagna con le foci del fiume Adda e del Fiume Mera e il lago di Mezzola. 


La panoramica su Sommafiume 1097m



La strada principale che dà l'ingresso a Sommafiume ricoperta ancora di ghiaccio e neve.

C'é da tener presente che Sommafiume é ormai un centro di seconde case perlopiù abitate nella stagione estiva.
Qui d'inverno il sole non arriva mai o quasi, é il 1° Marzo, circa l'una del pomeriggio e il sole nella parte alta non c'é!



Sfruttando gli spazi liberi da neve e ghiaccio sono sceso sino a dove la strada termina in una pozza di ghiaccio, qui era difficile stare in piedi per cui per non incorrere in eventuali cadute ho evitato di esplorare Sommafiume, tra l'altro mi aspettava la risalita al 15% fra sterrato neve e ghiaccio per ritornare sulla strada asfaltata in uscita al paese.

Che dire, gli ambienti sono belli e mi sono piaciuti, certamente visitati in un altro periodo assumeranno un altro fascino, anche se tutto sommato questo fine inverno ha comunque il suo particolare fascino.


 

 

 

 

 

buone pedalate a tutti, Outside

 

Un foto racconto di Cadore designer © 2012
pagina creata: 01-03-2012
ultimo aggiornamento: 10-06-2015
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