Veneto in bici
Tour dolomitico

da Strigno a Povo
(TN)
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Undicesima tappa del nostro tour, tappa conclusiva del nostro lungo tour che ci porterà a Povo sopra Trento dove ci eravamo fermati durante la prima tappa. Da lì scenderemo a Trento per prendere il treno che ci riporterà a casa.



LE TAPPE

1- Rivoli Veronese - Trento
2-
Trento - Bolzano
3-
Bolzano - Bressanone
4-
Bressanone - Monguelfo
5-
Monguelfo-Lienz
--
Visita Dobbiaco e San Candido
6-
Dobbiaco-Cimabanche
6-
Cimabanche-Tai di Cadore
7-
Tai di Cadore Belluno
8-
Belluno-Arsiè
9-
Rocca d'Arsiè - Bassano del Grappa
10-
Arsiè - Strigno

   
Borgo Valsugana - Castel Telvana



Lago di Caldonazzo - Passo del Cimirlo - Trento Castello del Buonconsiglio


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
41,5km
400m
asfalt/sterr
Cicl/strad
2% - 12%
✩✩✩✩
✩✩
✩✩✩
✩✩✩✩

 

 

 

 

 

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La mappa del percorso. Sul sito Garmin Connect, dopo che ci si è registrati, è possibile convertire le miglia in km e viceversa, nelle preferenze. Inoltre è anche possibile scaricare la traccia per i GPS Garmin




IL PERCORSO

Si segue la ciclabile della Valsugana sino al Lago di Caldonazzo per poi dirigersi verso la salita per il Passo del Cimirlo. Fino ai piedi della salita sono circa 30km con un centinaio di metri di dislivello. Se poi si affronta il passo del Cimirlo sono 300m di dislivello da fare in 3km, il che si traduce in pendenze anche superiori al 10%. Per chi vuole fare un percorso meno impegnativo, consigliamo di proseguire lungo la Valsugana in direzione di Trento.

La nostra scelta di Povo anziché Trento è stata dettata semplicemente dal fatto di non aver trovato un alloggio a Trento, chiaro che Trento sia all'andata che al ritorno sarebbe stata meno faticosa da raggiungere, eliminando inutili salite.



UNDICESIMA E ULTIMA TAPPA
da Strigno a Povo - Trento

 

Lasciamo Strigno salutando i nostri amici e scendendo ancora in Valsugana prendendo la direzione di Trento. Dopo 5km lungo il Fiume Brenta nelle vicinanze di Borgo Valsugana si staglia il Castel Telvana

Castel Telvana, risale al XIII sec. ed è posto sul monte Ciolino poco sopra Borgo Valsugana.



Il piccolo cartello indica la direzione per Trento sulla ciclabile della Valsugana.

In questo momento stiamo attraversando Borgo Valsugana e poco più avanti entreremo nel cuore del paese con il suo mercato e la folla cittadina!

Approfittiamo di un bar per prenderci due brioche vista l'esperienza del giorno prima! Mai andare in bici senza avere con sé qualcosa da mangiare! Soprattutto se non si conoscono i posti e il punto di ristoro più vicino!

Il percorso continua in mezzo ai campi...questa monotonia un po' ci stufa e non vediamo l'ora di arrivare al Lago!

Dopo 23km nei pressi di Caldonazzo la pista ciclabile si snoda in mezzo ad una località produttiva per poi sbucare in una via di case del paese. Non troviamo le indicazioni per il Lago, quindi chiediamo a dei passanti per raggiungerlo!




Secondo le indicazioni in fondo alla via di caseggiati svoltiamo a dx, proseguiamo la strada in discesa fino ad incontrare la chiesa di San Giuseppe, che vedete nella foto. Proseguiamo lungo la strada che affianca la chiesa fino ad incontrare una rotonda. Alla rotonda prendiamo la seconda a dx e superiamo un sottopasso ferroviario. La strada ci porta finalmente sul lago attraversando un viale che porta a vari campeggi.



Raggiungiamo le rive del Lago di Caldonazzo...per un momento mi sembra di essere in vacanza al Mare!



Decidiamo di fermarci a pranzo e sarà l'ultimo del nostro giro Dolomitico, ma con un tipico menù marinaresco!




Il lago è una calma superficie d'acqua dove attorno vi sono alcuni insediamenti turistici per sfruttare la balneazione.

Dopo giorni passati sempre in sella decidiamo di concederci un breve riposino in riva al lago all'ombra delle fronde spioventi di un albero.


Ci divertiamo ad immortalare una riunione di folaghe!

Tengo per mano le "gemelle" è l'ultima tappa e loro si sono comportate bene, anche se le abbiamo caricate come piccoli muli, ma si sa, fare 15gg in bici richiede comunque un minimo di ricambi. Da tenere poi presente che il clima sulle dolomiti può cambiare anche in modo repentino, per cui occorre anche un minimo di abiti caldi se il clima diventa freddo.

Le nostre bandierine di bellitaliainbici le abbiamo fatte sventolare per oltre 700km, ambasciatrici della nostra bella Italia da visitare in bici.

Ritorniamo verso il paese per poi prendere la pista ciclabile. Per nostra gioia si rimane in riva al lago e possiamo ancora bearci della sua vista!


Ogni scorcio é buono per mettersi in posa!


Sull'altra sponda Tenna...


...e poco più avanti sempre sull'altra sponda Ischia


Alberto si diletta a riprendere l'avifauna


Nel gruppo c'è sempre il dissidente!



Una folaga

Lungo la strada incontriamo molti meleti

L'entrata del Parco minerario di Calceranica al Lago, ormai ex miniera!

Lasciamo il tranquillo lago di Caldonazzo


La pista a tratti costeggia la linea ferroviaria che si può vedere a dx. In questo momento sto per scorgere nuovamente la mia vista sul lago, mentre prima rimaneva coperta dalle fronde degli alberi.




Due giovani Svassi


Per raggiungere Povo, la nostra destinazione per il pernottamento abbiamo due soluzioni: seguire il percorso per Trento aggirando La Marzola, un percorso non impegnativo, oppure salire al Passo del Cimirlo a fianco del Monte Celva, percorso più breve ma come risulterà, assai più impegnativo!

Purtroppo i consigli ricevuti strada facendo da un cicloturista, ci hanno fatto intraprendere la salita al Cimirlo.

La scelta si è rivelata un disastro per me, costretta più volte a scendere di sella, sia per le pendenze ed anche per il fondo irregolare



Più che una strada si tratta di una carrabile -mulattiera non asfaltata.




In alcuni tratti addirittura scesa dalla sella, facevo fatica a spingere gli oltre 30KG di bici su salite oltre il 10%. Alberto un po' più potente di me è riuscito a non scendere mai di sella!


Per fortuna prima di partire sono stata fornita di bici con sospensioni decenti, se avessi dovuto affrontare lo stesso giro con la MTB rigida... non so come me la sarei cavata! Qui un tratto in discesa lastricato.



Capite bene che il percorso è molto bello, ma poco adatto a cicloturisti molto carichi, qui se non si hanno bici più che solide è facile perdere qualche pezzo per strada!



Nelle salite meno impegnative però non demordevo e ritornavo in sella, boia chi molla!




Intanto usciti dal bosco si apre una panoramica sulla valle e si intravede Trento.



Alla vista del cartello, il mio pensiero è andato a chi ci ha suggerito questa scorciatoia!




Nonostante tutto, Alberto mi strappa un sorriso dopo l'impegnativa prova per il mio fisico e poso per la foto ricordo, che per me resterà ben impresso nella memoria, penso per un po' di tempo.


Dopo la faticosa salita facciamo una meritata discesa , Povo ormai dista pochi Km!

Oggi riusciamo ad arrivare a destinazione molto presto...e mi sa che è la prima volta in 15 gg!




Arrivati a Povo ci rechiamo presso il B&B lasciamo li le nostre "gemelle" e ci dirigiamo, questa volta in BUS a Trento. Qui sopra il castello del Buonconsiglio


Le bandiere sventolano sulla torre



Ci addentriamo fra viuzze verso il centro di Trento



La chiesa di San Pietro in stile Gotico risale al 1465-1485 ed è situata nella omonima contrada.
La facciata come la si vede attualmente è stata rifatta nel 1848-1850 su disegno del marchese Selvatico, rettore dell'Accademia delle Belle Arti di Venezia.



Il Duomo di Trento


Fontana del Nettuno con alle spalle il Duomo



Fontana del Nettuno, il Palazzo Pretorio con spalti merlati e il Duomo



La torre Civica e al suo fianco il Palazzo Pretorio con merlature





Una torre inserita fra vecchie abitazioni in una via del centro storico.



La chiesa di Santa Maria Maggiore. In questa zona venne edificata la prima chiesa paleocristiana dell'allora Tridentum.




Chiesa barocca XVII sec di San Francesco Saverio, a sx il Palazzo Geremia XV-XVI sec. con facciata affrescata. Oggi è sede del Comune


Palazzo Quetta Alberti-Colico con facciata affrescata del 500'




E' sera e molti si radunano al fresco della fontana del Nettuno




Concludiamo la serata con una cena a base di risotto ai mirtilli.




Alberto conclude con una Grappa



Il giorno successivo ritorniamo a Trento da Povo con le nostre bici e ci dirigiamo verso la stazione dove troviamo in un parco questa enorme papera in legno




Prima di lasciare Trento, ultima foto, di quella che per me è stata la prima impresa di un lungo viaggio/vacanza fatto in bici. Una esperienza assolutamente da ricordare con piacere e che ha toccato una molteplicità di aspetti che fanno parte del patrimonio di conoscenze che si accumulano durante gli anni.


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    Editoriale di bellitaliainbici

     

    Finalmente è stato portato a termine il lavoro di redazione per pubblicare tutte le tappe che compongono questo ampio giro. Attraversando il Veneto, il Trentino, l'Alto Adige e una puntata in Austria, per poi fare ritorno al punto di partenza, si chiude un anello di 700km con 4.500m di dislivello. Gran parte del percorso, circa l'80% è su piste ciclabili, il rimanente su strade secondarie a basso traffico.

    Per la tipologia del giro che va ad interessare molti Comuni, Province e Regioni, ben difficilmente un lavoro simile si sarebbe potuto fare a livello Istituzionale, ma bellitaliainbici non essendo legata a nessuno, ha potuto programmare, attuare e porre a termine questa impresa divulgativa su un'ampia zona a vocazione turistica posta nel nord-est Italia.

    Tutto questo lavoro è stato fatto per verificare che fosse possibile fare un giro a tappe che percorresse le ciclabili o brevi tratti di strada a basso transito veicolare, fattibile anche da giovani alle loro prime esperienze in bici e senza molto allenamento specifico alle loro spalle ed inoltre carichi con tutto il necessario per viaggiare 15gg in bici.

    Lo start effettivo del giro è possibile farlo da Verona, un nodo ferroviario raggiungibile da tutta Italia senza grossi problemi, essendo su due direttrici di rilevante importanza: La Milano - Venezia - Trieste e la Brennero e le linee per Mantova, Bologna e per Rovigo

    Ritengo importante che questo ampio giro possa essere preso ad esempio come turismo a largo respiro in mobilità lenta, che possa intersecarsi con le varie realtà ciclabili già esistenti e laddove non lo sono, provvedere con interventi che mettano in parte in sicurezza i tratti più "pericolosi" per un cicloturista.

    Mi complimento con i giovani inviati Debora e Alberto che con spirito di adattamento hanno intrapreso questo lungo viaggio, pur senza esperienze in tal senso, dimostrando che anche in Italia possiamo offrire uno spettacolare giro turistico che molti all'estero ci invidieranno di certo, senza temere alcun confronto con i più blasonati giri e percorsi noti del centro e nord Europa.

    Cosa aspettate a provarlo?

Un foto racconto di Cadore designer © 2013
pagina creata: 23-02-2013
ultimo aggiornamento: 09-06-2015
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