Veneto in bici
Tour dolomitico

da Belluno a Rocca d'Arsié
(BL)
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Ottava tappa del nostro tour, lasciamo Belluno e ci dirigiamo verso Feltre per fare sosta a Rocca d'Arsié.



LE TAPPE

1- Rivoli Veronese - Trento
2-
Trento - Bolzano
3-
Bolzano - Bressanone
4-
Bressanone - Monguelfo
5-
Monguelfo-Lienz
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Visita Dobbiaco e San Candido
6-
Dobbiaco-Cimabanche
6-
Cimabanche-Tai di Cadore
7-
Tai di Cadore Belluno

   
Feltre, il cuore della città , Piazza Maggiore



Peron di Sedico - Certosa di Vedana - Feltre


Lunghezza
Diff.
Dislivello
Fondo
Percorso
Pend. med./max.
Panoramico
Fontanelle
Punti ristoro
mio Voto
55km
870
asfaltato
stradale
2% - 6%
✩✩✩
✩✩
✩✩
✩✩✩✩

 

 

 

 



Ormai il GPS Garmin é diventato solo un peso e non ne vuole sapere di funzionare, quindi anche questa volta i dati sono ricavati da Google Earth.




Anche in questa tappa il malfunzionamento del GPS della Garmin non ha permesso l'acquisizione dei dati reali, questi sono stati ricostruiti a posteriori. Il tracciato si sviluppa lungo la fascia pedemontana, tralasciando le statali sul fondovalle. Questo ha comportato l'affrontare diversi sali scendi è lo scotto da pagare se si vuole viaggiare in sicurezza ed evitare le strade trafficate. C'è comunque il vantaggio di passare attraverso borghi che sanno offrire di più, rispetto al passaggio nelle statali.



IL PERCORSO

Il percorso fino a Cesiomaggiore affronta salite e discese, poi si passa alla discesa fino ad Arsié per poi riprendere una salita verso Rocca d'Arsié.



OTTAVA TAPPA
da Belluno a Rocca d'Arsié


Lasciato Belluno ci dirigiamo verso nord prendendo la via Vezzano, la strada è in salita

Dopo circa 4km e 160m di dislivello, si passa da Bolzano di Belluno. Questa è la chiesa di SS. Pietro e Paolo apostoli. Sotto a destra è la frazione di Gioz, noi svoltiamo a sx verso Tisoi

 



A poco più di 1 Km da Bolzano di Belluno si arriva a Tisoi a 559 slm, piccolo paese di circa 700ab.




Alberto si ferma a chiedere informazioni sul percorso visto che abbiamo abbandonato la SS50 e stiamo facendo percorsi alternativi sulle colline.

Un paesano incuriosito dai nostri bagagli si ferma a farci qualche domanda. Come si può notare sul palo di fianco ad Alberto c'è il cartello che indica la direzione del percorso, non ci si può proprio sbagliare!




Tisoi è un piccolo paese, come del resto gli altri che attraverseremo in seguito, ed è noto per la fabbricazione delle pietre da macina per i mulini.
Alle spalle di Tisoi il monte Talvena 1502m.

Il traffico è quasi inesistente e molto spesso ci fermiamo in mezzo alla strada a fare le foto!



Proseguiamo verso Mas, sullo sfondo le dolomiti Bellunesi, in primo piano dovrebbe essere il monte San Giorgio



Uno scenario sulle dolomiti Bellunesi, sopra il capannone e oltre lo sperone si apre la valle del Mis con il lago omonimo. Questa valle dopo la costruzione della diga per l'invaso del Mis ha decretato il suo abbandono di insediamenti umani e risulta disabitata dal 1972. Questa valle collega Sospirolo in Vallebelluna a Sagron Mis nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.



Il gruppo dei Monti del Sole, qua ci troviamo in Valbelluna, oltre i Monti del Sole si trova l'Agordino. Queste sono tutte cime attorno ai 2000m.




Prati per il foraggio, piantagioni di mais, boschi, montagne e cascinali, il classico quadretto montano.
Mi fermo frequentemente a immortalare questi paesaggi meravigliosi che meritano la rinuncia alla discesa libera….




Alberto invece, come un bambino, si è fiondato a ben oltre i 50 Km/h in discesa e non vedendomi arrivare ha fatto in tempo ad andare a Palermo prendere un cannolo e tornare!
E' già arrivato al bivio per Mas, sullo sfondo ancora i Monti del Sole.




In alto a sx sul palo è posto un cartello turistico e Alberto si ferma per consultarmi sul da farsi.

Appena lo raggiungo di fianco a noi si ferma una Porsche con alla guida il sosia, in tutto e per tutto del "papi" (Guido Nicheli). Gli chiediamo se le due strade portano a Mas e ce lo conferma.
Decidiamo di scendere e prendere la strada a dx



In questa panoramica si apprezza meglio lo stacco fra le due catene montuose poste ai lati della Valle del Mis, quello a sx è il gruppo del Pizzocco.




Arriviamo a Mas e sullo sfondo gli immancabili Monti del Sole


Da Mas facciamo una deviazione verso la località Peron di Sedico per attraversare il Cordevole.

Qui sono presenti diverse targhe dei Partigiani caduti in combattimento nell' ultima Guerra del 1945.

Alberto è all'ingresso della passerella e questa volta al diavolo la galanteria (prima le signore…) lo faccio passare per primo, concedendogli l'onore di fare da cavia!



Alberto è all'ingresso della passerella, passa per primo, gli concedo l'onore di fare da cavia!



Ammirate che bello spettacolo con lo sfondo delle dolomiti Bellunesi

La tappa Dobbiaco - Tai di Cadore ha lasciato il segno, il pneumatico anteriore nonostante la lavata è rimasto sporco dell'argilla trovata nei pressi del lago di Landro. Questo è il mio destriero carico come un somarello, ora mi tocca attraversare il ponte "tibetano", reggerà ? se ha retto Alberto...

Il ponte ciondola e vibra ad ogni minimo movimento e per un momento mi sembra di essere la protagonista di un film d'avventura!


Il ponte passa sul torrente Cordevole, principale affluente del Piave che assieme ad esso è il più importante corso d'acqua delle Dolomiti, in quanto segna il confine tra le Dolomiti Occidentali (a ovest del Cordevole) e le Dolomiti Orientali (a est del Cordevole).




Le sue acque assumono un bel colore turchese.

Vista la calura alcune famiglie si sono recate sulle sue rive per un po' di fresco.


Il ponte ha retto il nostro "dolce peso", con tutti i dolci che ci siamo mangiati direi proprio che è un dolce peso! Siamo oltre i 500km che stiamo spingendo i nostri muletti di oltre 30kg su e giù per le valli e un po' di energia rapida serve!


 


Ai piedi dei monti la chiesa di San Gottardo




Passiamo accanto al torrente in un bel sentiero avvolto nel verde.

La frazione Case Barp, in lontananza si nota spuntare un campanile è quello della Certosa di Vedana



La Certosa di Vedana

La facciata principale della Certosa di Vedana.
La Certosa si trova in una zona di quiete, tranquillità e bellezza inappagabile.




Procediamo verso Sospirolo passando per diverse frazioni




Alcune viste sui monti guardando indietro che interrompono qua e là il paesaggio collinare coperto da distese infinite di prati verdi.


La strada è bella ed anche il panorama. Tutto è per merito di faticosi sali scendi che affrontiamo. Sullo sfondo i Monti del Sole.



Alberto spinge sui pedali siamo a Sospirolo, effettivamente un sospiro di sollievo l'ho tirato quando sono arrivata alla fine della salita!

Forse una bella bici da corsa da 6kg in luogo della mia da 30kg mi avrebbe fatto comodo... si ma poi noi non avremmo avuto le ammiraglie al seguito!

Certo che pensare di mettere ad un corridore del giro d'Italia uno bello zaino con dentro un canestro da 25litri pieno d'acqua e poi fargli fare una tappa in salita, mi verrebbe da ridere, voi che ne pensate?




La facciata della chiesa di Sospirolo


Una panoramica della valle del Piave dalla strada verso la frazione Maras, dopo Sospirolo.

Alberto sta chiedendo informazioni per un panificio, dal momento che siamo a mezzodì e abbiamo il "pancino" vuoto.


Come si può vedere, belle strade e scarsamente frequentate se non da traffico locale e la scelta di un percorso collinare abbastanza impegnativo è ripagata con splendidi panorami. Il caldo però si fa sentire con tutto questo sole e senza zone d'ombra!




Proseguiamo sul nostro percorso, ecco una villa padronale a San Zenon



Il monte Cimone


Un falco in volo in perlustrazione sul territorio di caccia. Sta transitando da troppo tempo sulle nostre teste, vorrà mica papparci le mini provviste, o forse spolparci un polpaccio? E' mezzogiorno anche per lui!





Panorama sulla Vallebelluna, il profilo delle colline più in basso nasconde Belluno, da dove siamo partiti questa mattina.



Si sale verso San Gregorio Nelle Alpi e qua ce né da salire! La strada sale per 6 lunghi tornanti!

La salita è resa più difficile dal fatto che siamo a mezzogiorno, l'acqua inizia a scarseggiare e abbiamo fame.

Io ogni tanto mi devo fermare per riprendere fiato, ma più ci si ferma e più si fa fatica a ripartire!

Ho voluto la bicicletta!!? E ora pedalo!



Il cartello della Porta del Parco delle Dolomiti Bellunesi ci accoglie arrivando a San Gregorio nelle Alpi. Il calo di zuccheri inizia a farsi sentire!

Ci addentriamo in San Gregorio, ma in giro non si vede nessuno, infatti saranno tutti a casa a pranzare! Vediamo molte abitazioni senza l'ombra di un punto di ristoro.

Vista l'ora tarda siamo fortunati e troviamo un piccolo negozio di alimentari dove ci facciamo fare dei panini con del buon formaggio e speck!

La piazza principale di San Gregorio Nelle Alpi. Una veduta della piazza principale. Andiamo a preparare la panchina perché finalmente mangiamo.




Particolare della fontana. Ci riforniamo le borracce anche perché ci rimane molta strada e non abbiamo più la frescura delle montagne a rinfrescarci


Simpatici disegni su un edificio


Approfittiamo di una panchina in ombra per una sosta e consumare il nostro meritato pranzo! Mi siedo e mi appresto ad imbandire la "tavola"


Con lo "stomachino" satollo di panini, riprendiamo la strada verso Feltre, attraversando il territorio di Santa Giustina.




Destra o sinistra? La discesa a sinistra è allettante ma preferiamo salire a destra.


Nubi di condensa pomeridiana fanno da contrasto alle brulle e rocciose cime dei monti.




Saliamo ancora un po' sotto questo sole, bello pedalare ma... c'è da sudare!


Panorama fra i tetti


Eccoci a Cesiomaggiore dove si trova il ...



... il Museo della Bicicletta, purtroppo chiuso a quest'ora !




La strada per Feltre presenta una lunghissima discesa che intraprendiamo senza fermarci. un po' di frescura leva il sudore dalla nostra pelle.

Arriviamo così a Feltre. Proseguendo verso il centro cerchiamo una porta attraverso cui accedervi. Incontriamo una porticina, ma conduce ad una scalinata in pietra e impossibilitati dalle bici proseguiamo alla ricerca di un altro accesso.


Arriviamo ad un altro accesso, entriamo passando dalla Porta d'Oria


Stemmi sulla strada. La cittadina medioevale si sta apprestando al suo storico palio. Gli stemmi sulla strada indicano che la contrada è Port'Oria (da qui il nome alla porta)



Feltre la Piazza Maggiore. Le due statue dedicate a: Vittorino de Rimbaldoni da Feltre e a Panfilo Castaldi





Gli organizzatori del palio stanno allestendo le impalcature nella piazza Maggiore.




Un palazzo in piazza Maggiore (anche se intitolata a posteriori a Vittorio Emanuele II, per i Feltrini è Piazza Maggiore !)



Vittorino de Rimbaldoni da Feltre, illustre letterato. La sua statua è posta in contrapposizione a quella di Panfilo Castaldi nella piazza Maggiore.





A sx la statua dedicata a Panfilo Castaldi nato a Feltre nel 1398, fu uno dei primi tipografi e forse inventore dei caratteri mobili per la stampa.




Un Palazzo adornato di antichi stemmi cittadini



Altri preparativi per l'imminente palio



Un passaggio sotto una vecchia abitazione. Si può notare il sostegno al pavimento del piano superiore che ha le travi in legno in bellavista.




Lasciamo Feltre e imbocchiamo una strada di campagna che ci conduce ad un dislivello da affrontare. La salita non è impegnativa ma l'assenza di ombra ci fa dilapidare le risorse idriche.

A metà salita, vicino ad una cascina fotografo Alberto vicino ad una collinetta di letame. Nonostante il caldo l'odore non è forte e pungente come si potrebbe pensare, comunque siamo in una "green way"!

 

Una panoramica dei bucolici borghi appena attraversati



Case immerse nella tranquillità del verde



La salita prosegue su una stradina stretta che aggira la collinetta. Si aprono scorci meravigliosi sulle dolomiti bellunesi



Superata la collinetta intraprendiamo sali e scendi molto veloci su una strada poco trafficata, arriviamo a .... Il gps è come sempre fuori uso quindi ci accontentiamo di chiedere a un passante, purtroppo leggermente brillo quindi poco affidabile. Comunque riusciamo a trovare un cartello che indica la via per Rocca d'Arsiè.




Arriviamo a Rocca d'Arsiè. Telefoniamo alla proprietaria del B&B per farci dare le indicazioni.

Dopo un po' arriva il marito con il quad a farci strada.




Il B&B si trova in prossimità del lago artificiale




Un altro sguardo sul lago del Corlo



Come sempre a coronamento degli sforzi giornalieri a cui ci sottoponiamo, poi una "licenza dolciaria" ce la regaliamo! Come potevamo coronarlo al meglio? Ovvio con due splendidi e buonissimi dessert!





CONCLUSIONE

Questa tappa ci ha riservato un ottimo e costante panorama accompagnato da uno splendido tracciato sulle colline bellunesi.

Non perdetevi la prossima tappa!

Un foto racconto di Cadore designer © 2013
pagina creata: 17-02-2013
ultimo aggiornamento: 08-06-2015
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